minori a san patrignano

VIAGGIO NELLA SAN PATRIGNANO DEI PIÙ GIOVANI DOVE CRESCE LA DOMANDA PER L’INGRESSO DI MINORENNI: “QUI HO SCOPERTO DI NON ESSERE L’UNICO, DI NON ESSERE SOLO” – ORMAI NON CI SONO SOLO DROGATI, MA RAGAZZI CON PROBLEMI DI ALIMENTAZIONE, BULLISMO, PROSTITUZIONE – IVAN, IL PIÙ GIOVANE, HA 14 ANNI: VOLEVA SCIMMIOTTARE I TRAPPER E HA UN CURRICULUM COSTELLATO DI PICCOLI REATI – C’È CHI VENDEVA IL PROPRIO CORPO PER UNA DOSE DI COCAINA E IL 16ENNE CHE HA SPESO 20MILA EURO ALLE SLOT…

Estratto dell'articolo di Stefano Landi per www.corriere.it

 

minori a san patrignano 3

Era il 1994. Qui dentro si stringevano 1.800 persone. La morte di Vincenzo Muccioli un anno dopo. Chiunque conosceva almeno una persona che si era bucata via la vita. Eroina, ovunque. La serie di Netflix ha riacceso i riflettori su San Patrignano, ha tramandato quel disastro sociale a giovani che non erano manco nati quando la nuvola tossica era la cartolina di una generazione travolta dalle sue fragilità. Questa è un’altra storia. Perché oggi sta succedendo qualcosa di molto diverso. […] Adolescenze diverse, uscite a pezzi da due anni di clausura pandemica.

minori a san patrignano 4

 

In 45 anni di storia, San Patrignano è diventato uno specchio delle curve buie della società. Oggi ti affacci e scopri facce pulite. Giovani. «Abbiamo appena finito i lavori per ospitare un terzo centro minori», dice Antonio Boschini. Che qui entrò a pezzi sotto i colpi dell’eroina, per poi diventare responsabile terapeutico della comunità. A San Patrignano cresce la domanda di minorenni. Il loro è un percorso diverso. Arrivano paracadutati dall’alto. Non l’hanno scelto, anzi gli fa pure schifo, come a tutti i ragazzini quando parli di regole.

 

san patrignano

[…] possono andare a scuola la mattina, mescolandosi con il mondo esterno. Possono scrivere, sentire e vedere i genitori prima degli altri, anche se il rapporto con le famiglie non sempre è un affare. Il tentativo di fagli vivere in modo sano l’adolescenza. Che per molti significa un giro al centro commerciale o un panino da McDonald’s cetriolo compreso.

 

Ivan sembra un bambino. Ha 14 anni, è il più piccolo di tutti qui dentro. Ormai ha imparato a misurare i secondi del fumo di ogni sigaretta.  […] Ivan si è fatto solo qualche canna per gioco. La droga è un dettaglio. La sua è una carrellata di piccoli reati fatti per dimostrare qualcosa a qualcuno. È cresciuto a Bressanone in uno slalom tra assistenti sociali e forze dell’ordine: «Ho iniziato a stare in giro 6 anni fa quando hanno arrestato mio padre. La mia vita era andata: volevo quello che avevano altri e siccome i miei non me lo davano me lo prendevo». […]

minori a san patrignano 2

 

 

Luigi, 16 anni, l’hanno acchiappato per il collo dopo che era finito a scommettere 20 mila euro. Blackjack, videopoker, Superenalotto. Ludopatia. I soldi da perdere se li procurava rubando. «Rapina a mano armata, furti in abitazioni. L’azzardo era un’ebbrezza. Qui ho scoperto di non essere l’unico, di non essere solo. Lavoro per superare la mia impulsività».  […] Sono soprattutto le ragazze qui ad aver perso la sfida con le droghe. Michelle sta sfiorando i 18 anni. È qui da due: l’ha deciso con suo padre, che anni fa era stato salvato dall’eroina. «A 13 anni mi prostituivo per trovare i soldi per comprarmi il crack.

 

SAN PATRIGNANO 1

Ho vissuto mesi di spaesamento, ora lavorare in cucina mi insegna l’autocontrollo. Ho imparato la cura di me stessa, iniziato a volermi bene».

Ginevra invece sarebbe rimasta nella sua Albania dove viveva con mamma, sorella e con i nonni. «Mio padre era venuto in Italia, aveva problemi con la legge. Quando ci siamo trasferiti qui la situazione è precipitata. A casa era un incubo: alcol, violenze, mamma con gli occhi viola. Una sera sono scappata per fuggire dai suoi pugni. Ho iniziato rubare per le canne, la ketamina, la cocaina». Iniziano le visite dei carabinieri, degli assistenti sociali.

san patrignano 1

 

Nell’agosto del 2021, San Patrignano. «Ho superato questo cancello che erano le 11,25, pensavo di entrare in carcere. La convivenza con altre ragazze, per me cresciuta unica donna in mezzo a compagnie di maschi, mi terrorizzava». Oggi tira di boxe, gioca a pallavolo, sta per iniziare un corso da parrucchiera. «Il confronto con altre persone che hanno visto in faccia la sofferenza ti cambia, la rabbia diventa motore positivo».

 

[…]

vincenzo muccioli san patrignano sanpa luci e tenebre di san patrignanosan patrignano 3san patrignano 2san patrgnanominori a san patrignano 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…