RAI, DI TUTTO DI PUS! – DOPO IL CASO DELLA CENSURA AD ANTONIO SCURATI, UN DURISSIMO COMUNICATO, FIRMATO DAL SINDACATO USIGRAI, È STATO LETTO OGGI IN TUTTI I TG E GIORNALI RADIO RAI: “IL CONTROLLO DEI VERTICI DELLA RAI SULL'INFORMAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI FA OGNI GIORNO PIÙ ASFISSIANTE. I DIRIGENTI NOMINATI DAL GOVERNO INTERVENGONO BLOCCANDO OSPITI NON GRADITI” – LA REPLICA DELL’AZIENDA: “NESSUN CONTROLLO SULL'INFORMAZIONE E NESSUNA CENSURA SONO STATE OPERATE” – VIDEO
Nuovo comunicato Usigrai al Tg1 delle 13.30: "Ci dissociamo dalle decisioni dell'azienda. Siamo di fronte a un sistema pervasivo di controllo" Poi la replica di Rai #Scurati pic.twitter.com/HIsvOix6YJ
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) April 21, 2024
Estratto dell’articolo di www.corriere.it
TG1 - LETTURA COMUNICATO USIGRAI SUL CASO SCURATI
«Il controllo dei vertici della Rai sull'informazione del servizio pubblico si fa ogni giorno più asfissiante. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal governo intervengono bloccando anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori». E' il testo del comunicato dell'Usigrai letto in onda oggi in tutti i tg e giornali radio della Rai e pubblicato sui siti di Rainews, TgR e Televideo.
«La stessa azienda - continua il comunicato - che ha speso 6 milioni di euro per il programma Avanti Popolo, ora avanza motivazioni di carattere economico per l'esclusione di Scurati. Motivazioni già smentite dai fatti. Siamo di fronte ad un sistema pervasivo di controllo che viola i principi del lavoro giornalistico.
L'assemblea dei Comitati di redazione della Rai - si ricorda - mercoledì ha proclamato lo stato di agitazione e approvato 5 giorni di sciopero. Gentili telespettatrici e telespettatori, noi ci dissociamo dalle decisioni dell'azienda e lottiamo per un servizio pubblico indipendente, equilibrato e plurale».
La replica dell'azienda
«Nessun controllo sull'informazione e nessuna censura sono state operate dall'azienda nei confronti di programmi e conduttori. La Rai è patrimonio di tutti gli italiani ed esprime oggi più che mai i valori del pluralismo e della libertà di espressione». Così la Rai replica alla nota dell'Usigrai sul caso Scurati, letta oggi nei Tg e Gr del servizio pubblico.
«Sforzo dell'azienda è quello di aggiungere, innovare, sperimentare nuovi contenuti e nuove narrazioni. Aggiungere opinioni, idee e punti di vista vuol dire essere ancora più pluralisti di come la Rai è stata in passato. Nessuno ha mai messo in discussione la possibilità di partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione `Che sarà´ condotta da Serena Bortone, la cui presenza era stata ampiamente annunciata», sottolinea la nota. […]
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