scimmia

UNITI CONTRO I BAGARINI - PINK FLOYD, RADIOHEAD E PROMOTER VARI CHIEDONO AL PARLAMENTO BRITANNICO UNA LEGGE CHE REGOLI IL MERCATO SECONDARIO DEI BIGLIETTI DEI CONCERTI, FINORA GESTITO DAI PROFESSIONISTI DELLA SPECULAZIONE

da www.rockol.it

 

bagarini 5bagarini 5

Più di ottanta tra musicisti - quali Nick Mason dei Pink Floyd, Ed O'Brien dei Radiohead e Sandie Shaw - e personalità di spicco dell'industria musicale d'oltremanica come Harvey Goldsmith, promoter che cura gli interessi di - tra gli altri - Iron Maiden e Arctic Monkeys, oltre che ai manager dei cinque One Direction, si sono uniti per chiedere al parlamento britannico di approvare una legge ad hoc che elimini il mercato secondario di biglietti per gli eventi dal vivo: l'iniziativa si è concretizzata in una lettera aperta pubblicata dall’edizione domenicale dell’”Independent”, per mezzo della quale i firmatari hanno chiarito le proprie ragioni.

 

"In quanto rappresentanti dell'industria degli spettacoli dal vivo, dagli eventi sportivi di risonanza internazionali ai concerti più intimi, passando per gli spettacoli teatrali più apprezzati, è nostro compito che il pubblico possa ricevere la miglior esperienza di intrattenimento possibile al giusto prezzo", si legge nella lettera-manifesto: "Il modo in cui è permesso operare al mercato secondario sta seriamente minando i nostri sforzi: è tempo che il governo prenda provvedimenti nei confronti della piattaforme di “secondary ticketing”, scegliendo finalmente di accordare agli appassionati i propri favori".

bagarini 4bagarini 4

 

Bersaglio della richiesta, è quasi superfluo specificarlo, sono siti come “Viagogo”, “Seatwave” e “StubHub”, che permettono la compravendita di tagliandi online ai singoli utenti iscritti: secondo recenti ricerche effettuate nel Regno Unito, la maggior parte dei tagliandi sarebbe immessa sul mercato secondario non episodicamente da fan costretti, per diverse ragioni, a disfarsi di un biglietto, ma da veri e propri professionisti della speculazione, tanto veloci a reperire la materia prima dai canali ufficiali quanto solerti nel rivenderli. Bagarini digitali, insomma, per i quali i firmatari dell'appello auspicano - essendo le piattaforme di “secondary ticketing” operanti sul mercato a norma di legge - vengano resi obbligatori, dagli stessi siti che ospitano la compravendita (trattenendo, ovviamente, una parte a titoli di commissione) il nome all'anagrafe del venditore, il prezzo originale e la collocazione esatta del posto messo in vendita.

 

bagarini 3bagarini 3

Quella del “secondary ticketing” è una vexata quaestio che sta tenendo banco da quando le prevendite online sono diventate il canale principale di approvvigionamento tagliandi per gli appassionati, non solo in ambito musicale ma anche (e soprattutto) in quello sportivo: in Italia il problema fu affrontato di petto da Celentano nel 2012, che in occasione dei suoi due concerti all'Arena di Verona elaborò con “TicketOne” uno speciale biglietto nominale virtualmente impossibile da rivendere.

bagarini 2bagarini 2

 

A livello istituzionale, nel 2013,  lo stato autraliano del New South Wales discusse una proposta di legge per sanzionare le piattaforme colte a mettere in vendita biglietti a prezzi “palesemente speculativi”. E, benché i primi nemici del mercato secondario siano gli appartenenti all'industria dello spettacolo, c'è anche chi ha tentato di collaborare con una delle piattaforme incriminate: lo scorso mese di aprile gli organizzatori del festival sull’isola di Wight hanno rinnovato per tre anni un contratto con “Viagogo”, scegliendolo addirittura come partner ufficiale per la vendita dei biglietti della manifestazione.

bagarini 1bagarini 1

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…