Attività fisica e salute del cuore: i consigli del cardiologo



L’attività fisica è un prezioso strumento di prevenzione contro i principali fattori di rischio cardiovascolari modificabili, ossia quelli su cui è possibile intervenire direttamente, attraverso uno stile di vita sano.



A spiegarci il ruolo dello sport nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e a fornirci consigli pratici per praticarlo in sicurezza è il professor Daniele Andreini, responsabile dell’Unità di Cardiologia Universitaria e Imaging Cardiologico presso l'IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio e della sezione di Cardiologia dello Sport a Palazzo Della Salute - Wellness Clinic.

Sport e fattori di rischio cardiovascolari modificabili

I fattori di rischio cardiovascolari modificabili comprendono condizioni come colesterolo alto, ipertensione, iperglicemia, sovrappeso, sedentarietà e fumo. L’attività sportiva può avere un impatto diretto su alcuni di questi aspetti, in particolare su:

  • Ipertensione arteriosa
  • Glicemia alta (iperglicemia)



Per quanto riguarda il colesterolo alto (dislipidemia), l’attività fisica è un supporto importante, ma non sempre sufficiente da sola. “L’attività fisica consente a volte da sola, nelle fasi iniziali, di andare a sistemare questi fattori di rischio senza bisogno di farmaci o comunque, insieme ai farmaci, può contribuire a sistemarne le patologie”, sottolinea il professor Andreini.

Il ruolo dello sport nell’ipertensione arteriosa

L’ipertensione essenziale, o idiopatica, è la forma più diffusa di ipertensione e colpisce prevalentemente tra i 40 e i 60 anni. “Nell’ipertensione essenziale non esiste una causa attribuibile al malfunzionamento di un organo o apparato che possa determinare il rialzo di pressione - spiega il cardiologo -. È la classica ipertensione che viene diagnosticata tra i 40 e i 60 anni”.

Questa condizione è un fattore di rischio per eventi cardiovascolari importanti, come l’ictus. L’attività fisica aiuta a regolare la pressione arteriosa, evitando picchi pericolosi. “L’ipertensione arteriosa trae giovamento da qualsiasi tipo di attività di endurance come:

  • camminata a passo spedito;
  • salire le scale;
  • usare la cyclette a casa;
  • passeggiate in montagna”.



Attività fisica e glicemia
“La glicemia è la misurazione standard con cui si stima la presenza e la concentrazione dello zucchero, o glucosio, nel sangue – spiega Andreini -. I livelli di glucosio nel sangue, se non corretti (quindi, troppo alti o troppo bassi), possono determinare complicanze anche pericolose per la salute”.

L’esercizio fisico è in grado di ridurre i livelli di zucchero nel sangue grazie al suo effetto ipoglicemizzante. “Ha infatti un effetto detto ipoglicemizzante, capace cioè di abbassare la concentrazione di glucosio nel sangue. Lo sport stimola l’ingresso di glucosio nelle cellule dei muscoli eliminandolo dal sangue”, afferma lo specialista.



Dislipidemia: lo sport come alleato
La dislipidemia si riferisce all’aumento del colesterolo plasmatico e dei trigliceridi nel sangue. Tuttavia, il parametro più critico da monitorare è il colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”. “Quello che interessa di più, però, tra i vari parametri che possiamo monitorare è il colesterolo LDL, quello volgarmente definito colesterolo cattivo.

Le particelle LDL altro non sono che quelle che trasportano il colesterolo del fegato depositandolo a livello della tonaca intima dei vasi, la parte più interna dei vasi, creando placche e sclerosi”.

Dato che il 90% del colesterolo LDL è prodotto dall’organismo stesso, la sola attività fisica non è sufficiente a contrastarlo. “Lo sport può essere solo un valido alleato nel contrastarlo: la terapia, infatti, prevede sempre l’uso di farmaci dedicati”.



I consigli del cardiologo
“L'attività fisica è dimostrata come un fattore protettivo per la salute cardiovascolare. Sono utili sia le attività aerobiche, di endurance, sia gli esercizi isometrici, di forza”.
Tra le attività più consigliate dal professor Andreini ci sono:

  • camminata veloce (7-8 km/h);
  • corsa leggera;
  • ciclismo;
  • nuoto;
  • salire le scale;
  • passeggiate in montagna.



Perché lo sport sia realmente efficace e sicuro, è importante seguire una progressione graduale:

  1. Iniziare con moderazione, 2-3 volte a settimana per 30 minuti, con camminata o cyclette a bassa intensità.
  2. Aumentare gradualmente la frequenza, fino a 4-5 volte a settimana.
  3. Incrementare la durata, passando da 30 a 45-60 minuti per sessione.
  4. Solo alla fine aumentare l’intensità, ad esempio, aggiungendo tratti in salita o aumentando la velocità.



Seguendo questi semplici consigli, l’attività fisica può diventare un’abitudine salutare e un potente strumento di prevenzione per il benessere cardiovascolare.