peter todd satoshi nakamoto

IL PIÙ GRANDE MISTERO DELLE CRIPTOVALUTE STA PER ESSERE SVELATO? - NEL DOCUMENTARIO HBO "MONEY ELECTRIC: THE BITCOIN MYSTERY", IL REGISTA CULLEN HOBACK SOSTIENE DI AVER SCOPERTO LA VERA IDENTITÀ DI "SATOSHI NAKAMOTO", IL MISTERIOSO INVENTORE DEL BITCOIN: SAREBBE L'INFORMATICO CANADESE PETER TODD - SONO ANNI CHE SI CERCA DI SCOPRIRE L'ALTER EGO DEL "PADRE DEL BITCOIN" E LE SPECULAZIONI SONO NUMEROSE: DA ELON MUSK FINO A UN CRIMINALE INTERNAZIONALE - L'ULTIMA "APPARIZIONE" IN RETE DI NAKAMOTO RISALE AL 2011 E AVREBBE UN PATRIMONIO DI...

Satoshi Nakamoto

Estratto dell'articolo di Roberto Cosentino per il "Corriere della Sera"

 

Un fantasma inafferrabile dal 2011, scomparso nelle pieghe della rete. Un fantasma che vale 57 miliardi di euro. Il mito di Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore del Bitcoin, è cresciuto anno dopo anno proprio perché nessuno conosce la verità: è una persona reale […]? […] Ogni volta qualcuno è convinto di aver scoperto la verità, ogni volta piovono smentite e il gioco riparte. L’ultimo tentativo non lo ha fatto un tipo qualunque.

 

Peter Todd

Cullen Hoback è un produttore e regista americano che negli anni scorsi ha messo a segno un colpo, rivelando le figure dietro al movimento complottista QAnon. Ora ci ha riprovato con Nakamoto, convinto che si tratti di Peter Todd, un reputato informatico e crittografo canadese. […] Nel documentario Money Electric: The Bitcoin Mystery , trasmesso negli Usa dalla Hbo, uno spaesato Todd nega tutto: «Non sono Satoshi. È una domanda inutile, perché anche Satoshi lo negherebbe».

 

cullen hoback

Bisogna tornare al giorno di Halloween dell’anno 2008. Una persona (o un gruppo di persone) che usava il nickname Satoshi Nakamoto pubblica un documento intitolato «Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System». Nove pagine che descrivevano il funzionamento di una moneta digitale, il Bitcoin. […] Da allora l’identità di Nakamoto ha acquisito uno status leggendario. […]

 

Satoshi Nakamoto 2

Le speculazioni attorno al suo (o ai suoi) alter-ego si sono ciclicamente ripetute. Più volte i sospetti si sono concentrati attorno a volti più o meno noti della tecnologia, della crittografia o dell’informatica in generale, chiamando in causa persino Elon Musk. Alcuni si sono fatti avanti dichiarando di essere Satoshi, ma la comunità che gira intorno ai Bitcoin e in alcuni casi anche i giudici hanno acclarato che si trattava di pure millanterie.

 

La ricerca è anche una vera e propria caccia al tesoro. E che tesoro: si sa che circa un milione di bitcoin sono stati «minati» (cioè generati in base ai complessi calcoli che regolano il protocollo) da Satoshi e che dal 2010 questo patrimonio, che al cambio vale 57 miliardi di euro, non è stato prelevato, utilizzato o trasferito. […]

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