enrico letta laura boldrini dario franceschini

DI MALE IN SEGGIO: I MILITANTI DELLA BASE SI RIBELLANO AI CANDIDATI “PARACADUTATI” DA ROMA! – IL PD COME AL SOLITO HA PIAZZATO I NOMI FORTI NEI COLLEGI SICURI, FACENDO SLOGGIARE I CANDIDATI LEGATI AL TERRITORIO. QUALCHE ESEMPIO? LA MARCHIGIANA BOLDRINI IN TOSCANA O FRANCESCHINI E SPERANZA IN CAMPANIA. I DEPUTATI LOCALI SULLE BARRICATE, QUALCUNO SI RIFIUTA ADDIRITTURA DI CANDIDARSI – IL CASO PUGLIA, DOVE DOMINANO EMILIANO E BOCCIA: “LE LISTE NON SONO SOLO INVOTABILI, MA ANCHE ILLEGALI”

Enrico Marro per il “Corriere della Sera”

 

enrico letta

Gli avversari del centrodestra li chiamano «i paracadutati». Sarebbero i candidati che il centrosinistra ha presentato in collegi estranei per territorio alle storie personali dei personaggi proposti ma idonei a garantire agli stessi un'elezione in discesa. Scelte che però hanno creato malumori nella base.

 

Per esempio, i sostenitori di un big come Piero Fassino pensano che l'ex segretario dei Ds non avrebbe avuto alcun problema a presentarsi nella sua Torino, dove l'ex sindaco godrebbe ancora di un ampio seguito, anziché in Veneto, nel proporzionale.

 

le profezie di piero fassino meme.

Il diretto interessato, comunque, accetta la sfida in chiave positiva e dice: «Letta a Vicenza, Fassino a Venezia e Nordest indicano la volontà e il coraggio del Pd di spendere i dirigenti nazionali in territori difficili e nello stesso tempo di rappresentare aree molto dinamiche per l'economia e il lavoro. Ed è una scelta complementare alla promozione di una nuova classe dirigente, tant' è che la capolista del mio listino è Rachele Scarpa, una ragazza di 25 anni».

 

beatrice lorenzin foto di bacco

Tuttavia, le scelte del leader del Pd Enrico Letta hanno creato discussioni tra i militanti sul territorio che si sono visti appunto piovere dal cielo candidati provenienti da aree molto distanti. Vediamo un po' di casi. Debora Serracchiani, oltre a correre nella sua regione, il Friuli Venezia-Giulia, sarà capolista per Montecitorio nel collegio 1 di Torino. Beatrice Lorenzin, invece, ex ministra della Salute, romana e con una lunga storia politica nella Capitale non correrà né a Roma né nel Lazio ma figura terza in lista per il Senato a Torino e capolista a Verona, Vicenza e Padova. Un altro romano, Riccardo Magi (+Europa), è candidato nell'uninominale di Torino 1.

 

laura boldrini si mette i guanti 1

Indicativo il caso Campania. La direzione dem ha piazzato il ministro per la Cultura Dario Franceschini, ferrarese doc, nel capoluogo campano.

 

«Un orgoglio essere il capolista Pd a Napoli» al Senato, ha twittato. Percorre invece una distanza minore il potentino Roberto Speranza: il ministro della Salute viene infatti candidato nel collegio proporzionale Napoli 1. Ai due rappresentanti del governo si aggiunge Susanna Camusso, ex segretaria della Cgil, milanese, anche lei candidata in Campania come capolista nella circoscrizione 2.

 

DE LUCA, FRANCESCHINI A POMPEI

Contro i «paracadutati» protesta Federico Conte, deputato napoletano di Articolo uno, rifiutando di candidarsi. Tensioni anche in Puglia. Per Fabiano Amati, consigliere regionale Pd della regione «le liste in Puglia non sono solo invotabili ma anche illegali». Abbinamenti fuori casa anche per l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, nata a Macerata, che correrà nel collegio proporzionale in Toscana, e per il romano Angelo Bonelli, leader dei Verdi, candidato nel collegio di Bologna-Imola.

 

alessia morani con la mascherina

Per il segretario salernitano del Psi, Enzo Maraio, è riservato un posto nel listino proporzionale nel collegio Roma-Ciampino-Fiumicino. Anche la sindacalista genovese Annamaria Furlan, new entry dei Dem, respirerà un'aria diversa da quella di casa: sarà capolista in Sicilia. Debutto in politica anche per la romana Ilaria Cucchi, candidata a Firenze per il Senato. Infine, mentre Alessia Morani ci ripensa e annuncia che correrà a Pesaro, restano da sciogliere i nodi delle candidature di Stefano Ceccanti ed Enzo Amendola.

IL MINISTRO FRANCESCHINI ALLA MOSTRA POMPEI MADRE

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