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IN CELLA CON APICELLA? SCHERZI A PARTE, IL CANTANTE PARTENOPEO E PARTE-ARCORE PROVA A TIRARE SU IL MORALE AL BANANA: CANTANDO!

Da il Corriere della Sera

«Il dottore è determinato ad andare avanti, non mollerà mai». Parole di un fedelissimo del «dottore», ovvero Silvio Berlusconi: Mariano Apicella. Il suo alter ego musicale cantante di musica napoletana incontrato il 24 maggio del 2001 al ristorante Caruso dell'hotel Vesuvio di Napoli e mai abbandonato.

Apicella, la sua voce e la sua chitarra, sono un balsamo per i momenti di sconforto e mai come ora la sua presenza è gradita dal Cavaliere. Infatti in questi giorni di agosto, il cantante è stato per qualche giorno, prima di Ferragosto, ad Arcore.

Soggiorno amichevole, per far svagare il «dottore». Che Apicella ha trovato piuttosto giù, «amareggiato e preoccupato, ma deciso a far valere la sua innocenza». Non solo. Secondo Apicella, Berlusconi, mai domo, sarebbe «pronto a lottare e a lanciare la nuova Forza Italia».

Nel frattempo, però, bisogna far passare il tempo in attesa del D-day, la data del 9 settembre, quando la giunta per le Elezioni del Senato dovrà esprimersi sulla sua decadenza da senatore, dopo la condanna per frode fiscale.

I processi e gli impegni politici stavolta hanno impedito al Cavaliere di dedicarsi a una delle sue vecchie passioni: la musica e la composizione di testi inediti di canzoni napoletane. Unico strappo, in occasione di un pranzo a Villa San Martino, quando il leader azzurro ha chiesto ad Apicella di intonare le strofe di «Meglio ‘na canzone», il brano scritto insieme nel Natale del 2001 a Villa La Certosa, che racconta un flirt a Ischia tra una turista francese e un seduttore isolano.

«Vista la situazione politica attuale, non riusciamo a trovare tempo per scrivere nuove canzoni. Gli ho proposto di suonare e lui mi ha chiesto di cantare il suo brano preferito».

 

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