landini renzi

RENZI ROTTAMA L’ARTICOLO 18 E LANDINI SPARA: “IL PREMIER NON HA IL CONSENSO DELLE PERSONE ONESTE. RISPONDE SOLO AI POTERI FORTI” – MATTEO DIFESO DA ORFINI, PRESIDENTE PD: “OFFENDE MILIONI DI LAVORATORI CHE NEL PD CREDONO”

Da www.ansa.it

 

Matteo Renzi Maurizio LandiniMatteo Renzi Maurizio Landini

Matteo Renzi non cede di una virgola sul tema del mercato del lavoro e, di fronte alla platea dei leader confindustriali europei, lancia una provocazione: tolto l'"ostacolo" dell'articolo 18, ora si può investire in Italia. Resta dunque alta la tensione con i sindacati. "Renzi - è la replica a stretto giro del leader Fiom Maurizio Landini in corteo a Napoli - non decida lui dalla sera alla mattina, da solo non cambia il Paese. Da solo risponde solo ai poteri forti". E ancora: "Riconosca che non ha il consenso delle persone oneste, dei lavoratori e di chi cerca lavoro".

 

RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI  RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI

Sul mercato del lavoro - dice il premier al Business Europe presentando il jobs act - "l'idea è quella di provocarvi: liberiamo il sistema tradizionale italiano, l'art.18 simbolo di una tradizione italiana ora non è più un ostacolo e possiamo ridurre le imposte". "Ci sarà un decreto attuativo a gennaio - spiega - dopo che l'ultimo voto in Parlamento sarà il 9 dicembre".

RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI RENZI MARCEGAGLIA SQUINZI

 

"Noi - dice ancora - siamo sicuri della necessità di cambiare l'Ue ma prima dobbiamo cambiare noi stessi. Dobbiamo dare un messaggio di cambiamento radicale".

 

Renzi parla della legge elettorale. "In Europa se c'è un accordo tra i partiti è tutto è chiaro, in Italia non è così e quindi preferirei evitare le coalizioni". Le riforme in Italia sono come "una password" per sbloccare il sistema e "il cambiamento radicale deve avvenire attraverso 7 riforme". Il premier Matteo Renzi, incontrando al Business Europe i presidenti di Confindustria europei, elenca le 7 priorità del governo: la riforma della scuola, "per me è la prima", la fiscalità che "va semplificata anche perchè in Italia è impossibile renderla più difficile", la riforma della P.A, della giustizia civile, la riforma del lavoro, quella della legge elettorale e del Senato.

RENZI MARCEGAGLIA SQUINZIRENZI MARCEGAGLIA SQUINZI

 

 

orfini @orfini

Dire che governo nn ha consenso delle persone oneste offende milioni di lavoratori che nel Pd credono. Spiace che a farlo sia un sindacalista

10:51 - 21 Nov 2014

matteo orfinimatteo orfini

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…