1. ALLEGRIA! QUASI TUTTI I FILM TOCCANO IL SIMPATICO TEMA DELLA CRISI, CON UNA BELLA DOSE DI SUICIDI, DISOCCUPATI E SFIGHE VARIE. COME SE NON CI BASTASSE LA VITA DI TUTTI I GIORNI 2. COSA POSSIAMO CONSIGLIARVI? SICURAMENTE I DOCUMENTARI. A COMINCIARE DA "THE UNKWON KNOWN", INTERVISTA AL POTENTE MINISTRO DELLA DIFESA DI BUSH, RUMSFELD 3. ATTESISSIMO "SACRO GRA" DI GIANFRANCO ROSI, UN VERO EVENTO MULLERIANO: UN RITRATTO DEL GRANDE RACCORDO ANULARE DI ROMA ATTRAVERSO SETTE PERSONAGGI CHE CI VIVONO. ROSI HA PASSATO ANNI A GIRARE, MONTARE E PERFEZIONARE QUELLO CHE DOVREBBE ESSERE IL SUO CAPOLAVORO (FAN DELLA GRANDE BELLEZZA ASTENERSI, PREGO) 4. BARBERA & CHAMPAGNE: GLI STRAVAGANTI GLI OMAGGI A LINO MICCICHE', A BERLINGUER, A FRANCESCO ROSI, A CARLO LIZZANI, AD ANNA MAGNANI NON FANNO UN PO' TROPPO PAGINA CULTURALE PER NOVANTENNI DI "REPUBBLICA"? UN PO' DI GIOVENTU' NON AVREBBE GUASTATO

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'SACRO GRA'' di Gianfranco Rosi - promo: http://www.youtube.com/watch?v=iRMMSxs7844

Marco Giusti per Dagospia

Donald RumsfeldDonald Rumsfeld 7m36 marco giusti7m36 marco giustiMatteo Garrone e Marco MullerMatteo Garrone e Marco Muller

Venezia 70. Prepariamo i bagagli va. E mettiamo in valigia golf, impermeabile e ombrello. Sono previsti freddo e pioggia al Lido. Quanto ai film, quasi tutti toccano il simpatico tema della crisi, con una bella dose di suicidi, disoccupati e sfighe varie. Come se non ci bastasse la vita di tutti i giorni. Allegria, insomma. Cosa possiamo consigliarvi? Sicuramente i documentari del concorso.

A cominciare da "The Unkwon Known", intervista-ritratto del potente Segretario della Difesa di Bush, Donald Rumsfeld, diretto dal grande Errol Morris, che gia' fece un'operazione analoga su Robert McNamara. Imperdibile. Non sarebbe stata la stessa cosa fare un documentario su Ignazio La Russa.

Alberto BarberaAlberto Barbera

Poi l'attesissimo "Sacro Gra" di Gianfranco Rosi, un vero evento mulleriano, perche' Rosi e' stata una scoperta di Muller che ha seguito le fasi della lavorazione del film, un ritratto del Grande Raccordo Anulare di Roma attraverso sette personaggi che ci vivono. Rosi ha passato anni a girare, montare e perfezionare quello che dovrebbe essere il suo capolavoro.
Fan della Grande bellezza astenersi, prego.

gianfranco rosi porta a venezia sacro gra foto il cinema italianogianfranco rosi porta a venezia sacro gra foto il cinema italiano

Promettono bene anche i film americani del concorso. Soprattutto "Joe" del regista di culto David Gordon Green ("George Washington", "Strafumati") con un Nicolas Cage che si dice tornato in vita dopo le ultime prove disastrose. E' lui il Joe del titolo in cerca di redenzione in un paesino del Texas. Siamo in Texas anche con l'opera seconda di James Franco, "Child of God", tratto dal romanzo omonimo di Cormac McCarthy, probabilmente un'altro dei suoi esperimenti di trasposizione cinematografiche di un'opera letteraria importante.

venezia lidovenezia lido

A Cannes ci provo' con Willial Faulkner con risultati alterni, ma qui, sembra che le cose gli siano riuscite meglio. Il Texas, anzi, Dallas e' protagonista del curioso "Parkland" di Peter Landesman, giornalista del "New York Times" qui alla sua opera prima, tratta da un libro di Vincent Bugliosi sugli strani eventi che capitano al Parkland Hospital proprio il giorno dell'assassinio di John Kennedy. Bel cast: Zac Efron, Marcia Gay Harden, Billy Bob Thornton, Paul Giamatti.

Consiglierei anche "Night Moves" di Kelly Reichardt con Jesse Eisenberg, Dakota Fanning e Peter Sarsgaard nei panni di tre ambientalisti che devono far esplodere una diga. La Reichardt e' una regista molto amata dalla critica, anche se non da Tarantino che detesto' il suo western "Meek's Cutoff" presentato tre anni fa a Venezia. Da tenere d'occhio "Tom a' la ferme" del giovanissimo regista canadese Xavier Dolan, ornmai di culto dopo il successo di "Laurence Anyways".

John KennedyJohn Kennedy

Di questo film e' lui stesso protagonista nei panni di Tom, un ragazzo che cerca di curarsi una profonda depressione andando a trovare la famiglia del suo amante morto da poco. Li' scopre che nessuno sapeva del loro amore. Magari sara' di culto presto anche "Via Castellana Bandiera", opera prima della nostra stella teatrale Emma Dante, che lo interpreta pure assieme a Alba Rohrwacher e a Elena Cotta.

Tratto da una sua piece, vede l'incontro-scontro di una serie di personaggi femminili che rimangono intrappolate a Palermo nella via del titolo dove due macchine insieme non possono passare. L'altro film in concorso e' "L'intrepido" di Gianni Amelio con un Antonio Albanese nei panni di un disoccupato in cerca di lavoro nella Milano di oggi. Almeno e' un film sulla realta'.

ZACK EFRONZACK EFRON

Grandi ritratti femminili offrono "Tracks" di John Curran e "Underr the Skin" di Jonathan Glazer. Nel primo trionfa Mia Wasikowsa come la scrittrice Robyn Davidson che nel 1977 decise di intraprendere un viaggio di 2700 chilometri attraversando l'Australia assieme a un cane quattro cammelli. Nel secondo si offre a Scarlett Johansson il ruolo di una aliena che gira le autostrade americane in cerca di prede.

ALBA ROHRWACHERALBA ROHRWACHER

Sara' sicuramente una sorpresa, speriamo positiva, "The Zero Theorem", ritorno al cinema di Terry Gilliam dopo lo sfortunato "Dottor Parnassus". Almeno qui, durante le riprese non e' morto nessuno e tutto e' filato liscio. Cast stellare, Christoph Waltz, Matt Damon, Melanie Thierry, Tilda Swinton, e trama ovviamente bizzarra sul senso dell'esistenza umana sulla terra.

Con "Philomena" di Stephen Frears, Judy Dench punta direttamente all'Oscar. E' una donna irlandese che con 50 anni di ritardo si mette alla ricerca del figlio illegittimo che aveva dovuto abbandonare. Scoprira' che e' un avvocato gay di Washington che si sta buttando in politica. Saranno lacrime per tutti.

Lacrime anche per il nuovo Philippe Garrel che in "La jalousie" mette in scena la storia di quando suo padre, l'attore Maurice, verra' lasciato dalla mamma. Lui tentera' anche il suicidio. Per fortuna che, assieme al nasuto Louis Garrel, nel ruolo del nonno, c'e' la bellissima Anna Mouglalis.

Terry Gilliam e la figlia produttrice AmyTerry Gilliam e la figlia produttrice Amy

Ovviamente sara' imperdibile l'ultimo film di Hayao Miyazaki, "Kaze Tachinu", mentre sembra che sia piuttosto deludente l'ultimo di Tsai Ming Liang, "Jiaoyou", storia di uno sfigato di Taipei, disoccupato, con due figli a carico e pure abbandonato dalla moglie. Tra i film fuori concorso segnaliamo sicuramente "The Canyons" di Paul Schrader con Lindsay Lohan e James Deen, che le note ci dicono "riflessione sulla Hollywood contemporanea" da un testo di Brett Easton Ellis.

JUDI DENCHJUDI DENCH

Schrader e' un grande sceneggiatore e un grande regista che non ha avuto la fortuna dei suoi colleghi e amici, come Martin Scorsese e Brian De Palma. Speriamo che sia l'occasione buona per un rilancio. Della vita di Lech Walesa immaginata da Andrej Wajda si puo' fare a meno anche se vi brilla Maria Rosa Omaggio nel ruolo di Oriana Fallaci. Stracult immortale!

SUL SET DI THE CANYONS JAMES DEEN E LINDSAY LOHANSUL SET DI THE CANYONS JAMES DEEN E LINDSAY LOHAN

Sara' bellissimo, invece, il documentario che Fredrick Wiseman ha dedicato all'universita' di Berkeley, "At Berkeley", anche se di lunghezza proibitiva, per non parlare delle qiattro ore dell'ultima parte di "Heimat" di Edghar Reitz. Per gli altri film, si vedra'.

Certo, non ci sono cross-over con l'arte, a parte un gran ritorno di Marina Abramovic, più dilagante di Marina Ripa di Meana non ci si e' buttati sul genere, a parte qualche film notturno buttato un po' li, ne' sullo stravagante. Se non riteniamo gli stravaganti gli omaggi a Lino Micciche', a Berlinguer, a Francesco Rosi, a Carlo Lizzani, a Anna Magnani. Ma non fanno un po' troppo pagina culturale per novantenni di "Repubblica"? Un po' di gioventu' non avrebbe guastato.

 

 

 

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