L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - PERCHÉ NAPOLITANO SI ARROCCA SULLE DIFESE COSTITUZIONALI? - ABBIAMO LIQUIDATO UN PREMIER SULLA BASE DI INTERCETTAZIONI NOTTURNE BASATE SUL TOCCAMENTO O MENO DI MINORENNI, COME FACCIAMO A DIRE AGLI ITALIANI CHE ESISTONO SEGRETI INVIOLABILI NELLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO LA MAFIA E DINTORNI? DISTRUGGERE I NASTRI ALIMENTEREBBE PER MESI UNA CAMPAGNA DI DIFFIDENZA DEVASTANTE....

Condividi questo articolo


Barbara Palombelli per "il Foglio"

BARBARA PALOMBELLIBARBARA PALOMBELLI

Conosco Antonio Padellaro da una quantità imbarazzante di decenni (passava a prendere la mia povera cugina Cristiana con una Lambretta bellissima... ero bambina), ho sempre apprezzato la sua correttezza, ho anche lavorato un paio d'anni con lui al Corriere quando dirigeva la redazione romana del quotidiano guidato da Ugo Stille e Giulio Anselmi. Ho fatto un salto sulla sedia - dunque - quando ho visto che prendeva di mira il Quirinale con gli editoriali e gli articoli del Fatto.

ANTONIO PADELLAROANTONIO PADELLARO

Ho seguito la vicenda della trattativa fra stato e mafia come i tanti colleghi che ricordano quel terribile periodo per averlo vissuto e in parte raccontato nei propri pezzi. A volte, viene da pensare che si potrebbe chiudere con il passato, altre volte invece la curiosità retroattiva ci racconta molto sul presente. Dopo mesi di campagna solitaria, va dato atto a Padellaro e Travaglio di non aver mollato la presa.

I presidenti della Repubblica, anche stavolta la tradizione è stata rispettata, quando si avviano alla fine del mandato spesso inciampano in quella che le volpi del Transatlantico chiamano "la maledizione del Colle". Sono veramente addolorata nel vedere che, in tempi così difficili per le istituzioni e la politica, l'ultimo baluardo intatto vacilli davanti agli interrogativi legittimi di giornalisti ovviamente non prevenuti. Ci sarebbero stati tanti modi alternativi per reagire alla richiesta di spiegazioni.

Attaccarsi alle difese costituzionali, farsi spalleggiare dal fondatore di Repubblica (giornale che soffre molto la concorrenza della testata di Padellaro), invocare il conflitto di attribuzione... tutto legittimo, ma siamo fuori tempo massimo. Chi sfoglia distrattamente i giornali, chi li guarda la notte o al mattino presto in tv, chi segue in canottiera e ventilatore i titoli dei tg ha capito una cosa sola, brutta.

Giorgio NapolitanoGiorgio Napolitano

Il capo dello Stato, che è capo della magistratura e capo delle Forze Armate, primo in tutti i sondaggi e in tutti i gradimenti possibili fino a poche settimane fa, ha qualcosa da non dire agli italiani. Sa cose che noi umani non dobbiamo sapere? Certo, può tacere, chiudersi, negarsi.

Intendiamoci. Nessuno mette in dubbio la ottima fede dei protagonisti di questa vicenda. Prova ne sia che anziché riunirsi in segreto, hanno parlato al telefono di tutto e di più. E allora? Perché non spalancare la casa di vetro a tutti? Viviamo tutti in una sorta di grande fratello permanente, siamo controllati h24, dalla cassa del supermercato allo scontrino dell'autostrada.

EZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpegEZIO MAURO FOTO AGF REPUBBLICA jpeg

Abbiamo liquidato un premier sulla base di intercettazioni notturne basate sul toccamento o meno di minorenni peraltro piuttosto precocemente invecchiate dalle fatiche causate dal mestiere più antico del mondo, come facciamo a dire agli italiani che esistono segreti inviolabili nelle questioni che riguardano la mafia e dintorni? Distruggere i nastri o segretarli, se esistono, alimenterebbe per mesi una campagna di diffidenza devastante nei confronti delle altissime autorità pubbliche di ieri e di oggi.

Ho il dubbio che, in questi mesi, Giorgio Napolitano non sia stato ben consigliato da chi gli sta vicino. Lo stimo, gli voglio bene, da giornalista e da italiana. Mi piacerebbe che il suo ultimo anno ci consegnasse molte verità, quelle che aspettiamo da tempo sui tanti misteri della nostra acciaccata repubblica. Mi dispiace se si arrocca, si spaventa, o se offre un'immagine appannata a un Paese che lo aveva eletto come simbolo di unità e di forza. Il prezzo che pagheremmo se questo scontro dovesse continuare sarebbe troppo alto. Anche per il nostro posto nel mondo, già così precario in queste ore.

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO