Marco Leardi per www.davidemaggio.it
“Nessun dissidio in azienda“. Fedele Confalonieri ha commentato così le indiscrezioni di stampa secondo cui all’interno di Mediaset si starebbero consumando frizioni in merito alla gestione dell’informazione. Voci di corridoio, in particolare, riferivano di tensioni tra il Presidente del Biscione e Silvio Berlusconi, intenzionato ad operare un riassetto ai vertici in vista delle elezioni europee.
A dar voce a questi rumor era stato il sito Dagospia, secondo cui Berlusconi avrebbe “messo in soffitta il filo-leghista Fedele Confalonieri“. Incalzato dai giornalisti, però, il Presidente Mediaset ha negato tali ricostruzioni. “Dissidi? Ma quali dissidi” ha chiosato, aggiungendo poi:
“Leggo di tensioni tra me e Berlusconi, dissapori tra me e Letta. Leggo di scontri in Mediaset tra il partito dei populisti e il partito dei non populisti. Su dai. Noi siamo polifonici, lo sanno tutti. Lo siamo sempre stati e continuiamo a esserlo. Saranno invenzioni a più voci? Non certo di Bach“.
La situazione, stando alle rassicurazioni di Confalonieri, non è apocalittica. Eppure, è evidente che proprio in questi giorni a Mediaset stiano avvenendo smottamenti e sommovimenti proprio sul fronte informativo. La drastica fine dell’esperienza di Gerardo Greco alla direzione del Tg4 non sarebbe altro che la punta di un iceberg, l’effetto di una repentina necessità di cambiamento partita dall’alto.
Per la conclusione anticipata del suo incarico – scrive il Corriere – il giornalista chiederà un’adeguata transazione economica per il danno che sostiene di aver subito. In caso di mancato accordo, andrà in causa con l’azienda. La settimana prossima debutterà invece Dritto e rovescio, il nuovo talk show di Paolo Del Debbio: il conduttore, un tempo accantonato proprio perché ritenuto troppo populista, sarà davvero espressione di quella polifonia citata da Confalonieri?
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