Marco Giusti per Dagospia
Siete pronti per la Berlinale? Cerco di capirci qualcosa in questa massa davvero ponderosa di film che verranno mostrati presto al 73° Festival di Berlino diretto dall’italiano Carlo Chatrian. Tra i 18 film del concorso (6 diretti da donne) vi dico subito che c’è un solo film italiano, “Disco Boy”, opera prima di Giacomo Abbruzese, che da anni vive in Francia con il già mitico Franz Rogowski, star del cinema tedesco, ma anche protagonista di “Freaks Out” di Gabriele Mainetti, qui nel ruolo di un immigrato arrivato a Parigi che per ottenere un passaporto si arruola nella Legione Straniera.
pierfrancesco favino l ultima notte d amore 1
Gli altri film italiani presenti al Festival sono il fuori concorso “L’ultima notte d’amore” di Andrea Di Stefano con l’immancabile Pierfrancesco Favino, Linda Caridi, Antonio Gerardi e Francesco Di Leva, il documentario che Mario Martone ha dedicato a un mito dello spettacolo napoletano, Massimo Troisi, il documentario “Le mura di Bergamo” di Stefano Savona, duro colpo alla gestione della pandemia in quel di Bergamo, l’opera prima “Incroci” di Francesca De Fusco con Eleonora De Luca. Vedo anche sparsi qua e là “La proprietà dei metalli” di Antonio Bigini.
Nella sezione serie spunta una nuova serie italiana, “The Good Mothers”, diretta da Elisa Amoroso, regista del non scordato documentario su Chiara Ferragni, e Julian Jarrold con Gaia Girace, Valentina Bellé, Barbara Chichiarelli e Michela Ramazzotti. Vengono riproposti anche, in versione restaurata penso, “Sogni d’oro” di Nanni Moretti, mentre Martin Scorsese ha scelto come film del cuore “Prima della rivoluzione” di Bernardo Bertolucci con Francesco Barilli, quello dove Gianni Amico ci ricorda che “non si può vivere senza Rossellini”.
racconto crudele della giovinezza 2
Luca Guadagnino ha invece scelto come film del cuore “Racconto crudele della giovinezza” di Nagisa Oshima. Super omaggio ai 100 anni della Disney e a Steven Spielberg, già pronto per l’incoronazione agli Oscar. Omaggio anche alla direttrice della fotografia Caroline Charpentier, che ha fotografato più di 100 film, e tra questi opere di Chantal Ackermann, Leos Carax, François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Claude Lanzmann e Margarethe von Trotta.
In concorso troviamo, dopo due anni di pandemia, un film cinese, il romantico “Bai Ta Zhi Guang”(The Shadowless Tower) di Zhang Lu, che già venne a Berlino nel 2007, il film americano reduce dal Sundance, dove è stato accolto benissimo, “Past Lives” di Celine Song, l’ultima opera di Philippe Garrel, “Le grand chariot”, con tutti i Garrel, Louis, Esther e Lena. Debutta in concorso il regista sudafricano John Trengove con “Manodrome,” che vede protagonisti Jesse Eisenberg, Adrien Brody e Odessa Young.
Un film sul senso di mascolinità oggi. Annamo bene. Dopo il documentario sulla storia del Nokia uscito in questi giorni, a Berlino verrà presentato un film di fiction canadese sulla storia del Blackberry, il mio smartphone preferito ingiustamente tolto dal commercio (ancora lo rimpiango). Si tratta di “BlackBerry” di Matt Johnson con Jay Baruchel, Glenn Howerton e Cary Elwes. Da non perdere.
Tra i film tedeschi trovate l’ultimo film di Christian Petzold (“Undine”, “Babrbara”), “Roter Himmel” con Paula Beer, Thomas Schubert, su un gruppo di amici nel Baltico che si ritrovano in mezzo a un incendio, ma anche il biopic di Margarethe von Trotta “Ingeborg Bachmann” con Vicky Krieps, la protagonista un po’ gatta-morta del “Corsetto dell’imperatrice”. Dal Giappone viene un notevole anime, “Suzume” di Makoto Shinkai, molto amato in Giappone dove è uscito a novembre con grande successo.
Erano vent’anni che non si vedeva un film di animazione giapponese in concorso a Berlino, e dall’Australia un attesissimo “Limbo” di Ivan Sen e “The Survival of Kindness” di Rolf de Heer, già presentato al Festival di Adelaide. Tra le cose che mi vedrei un documentario HBO su Donna Summer, “Love to Love You” di Roger Ross Williams, uno su Joan Baez pieno di materiali rari, “Joan Baez I Am a Noise” di Karen O’Connor. Attesissimo anche l’ultimo film del coreano Hong Sangsoo, “In Water”.
Non promette benissimo il biopic su Golda Meir, “Golda” di Guy Nattiv malgrado la presenza di Helen Mirren come protagonista. Magari è curioso il fantascientifico diretto da Brandon Cronenberg (figlio di David), “Infinity Pool” con Alexander Skarsgaard (figlio di Stellan) e Mia Goth (nipote di Marua Gladys). Vi segnale anche il tedesco “Seneca” di Robert Schwentke con John Malkovich e Geraldine Chaplin, il forse più appetibile e romantico “She Came To Me” di Rebecca Miller con Peter Dinklage, Marisa Tomei, Anne Hathaway e Joanna Kulig.
volodymyr zelensky sean penn superpower1
E l’immancabile documentario su Zelensky, stavolta diretto dal suo amico Sean Penn e da Aaron Kaufman, “Super Power”. Ricordiamo che Sean Penn si trovava in Ucraina a girare un film proprio su Zelensky quando scoppiò la guerra un anno fa.
INTERNATIONAL COMPETITION LINEUP
- “20,000 Species of Bees” by Estibaliz Urresola Solaguren (Spain)
- “The Shadowless Tower” by Zhang Lu (China)
- “Till the End of the Night” by Christoph Hochhausler (Germany)
- “BlackBerry” by Matt Johnson (Canada)
- “Disco Boy” by Giacomo Abbruzzese (France/Italy/Poland/Belgium)
- “The Plough” by Philippe Garrel (France/Switzerland)
- “Ingeborg Bachmann – Journey into the Desert” by Margarethe von Trotta (Germany/Switzerland/Austria/Luxembourg)
- “Someday We’ll Tell Each Other Everything” by Emily Atef (Germany)
- “Limbo” by Ivan Sen (Australia)
- “Bad Living” by Joao Canijo (Portugal/France)
- “Manodrome” by John Trengove (U.K./U.S.)
- “Music” by Angela Schanelec (Germany/France/Serbia)
- “Past Lives” by Celine Song (U.S.)
- “Afire” by Christian Petzold (Germany)
- “On the Adamant” by Nicolas Philibert (France/Japan)
- “The Survival of Kindness” by Rolf de Heer (Australia)
- “Suzume” by Makoto Shinkai (Japan)
- “Totem” by Lila Avilés (Mexico/Denmark/France)
BERLINALE SPECIAL GALA
- “Superpower” by Sean Penn, Aaron Kaufman (U.S.)
ENCOUNTERS FILMS
- “The Klezmer Project” by Leandro Koch, Paloma Schahmann (Argentina/Austria)
- “The Adults” by Dustin Guy Defa (U.S.)
- “The Echo” by Tatiana Huezo (Mexico/Germany)
- “Here” by Bas Devos (Belgium)
- “In the Blind Spot” by Ayse Polat (Germany)
- “The Cage is Looking for a Bird” by Malika Musaeva (France/Russia)
- “My Worst Enemy” by Mehran Tamadon (France/Switzerland)
- “White Plastic Sky” by Tibor Banoczki, Sarolta Szabo (Hungary/Slovakia)
- “In Water” by Hong Sangsoo (South Korea)
- “Family Time” by Tia Kuovo (Finland/Sweden)
- “The Walls of Bergamo” by Stefano Savona (Italy)
- “Orlando, My Political Biography” by Paul B. Preciado (France)
- “Samsara” by Lois Patino (Spain)
- “Eastern Front” by Vitaly Mansky, Yevhen Titarenko (Latvia/Czechia/Ukraine/U.S.)
- “Living Bad” by Joao Canijo (Portugal/France)
- “Absence” by Wu Lang (China)
manodrome 1 pierfrancesco favino l ultima notte d amore 2 past lives infinity pool 2 pierfrancesco favino l ultima notte d amore 3 racconto crudele della giovinezza 1 donna summer love to love you suzume 2 the survival of kindness 1 the survival of kindness 2 suzume 1 she came to me 1 roter himmel 2 she came to me 2 bai ta zhi guang 2 disco boy. 3 incroci 1 incroci 2 laggiu qualcuno mi ama di mario martone 1 laggiu qualcuno mi ama di mario martone 2 le grand chariot helen mirren golda infinity pool 1 ingeborg bachmann 2 infinity pool 3 john malkovich seneca 2 joan baez i am a noise le mura di bergamo roter himmel 1
volodymyr zelensky sean penn superpower2 racconto crudele della giovinezza 3