BRACCIA E VOCE TORNATE ALL’AGRICOLTURA - MADAME: “DOPO IL SUCCESSO MI SONO SDOPPIATA. HO FATTO UN VIAGGIO IN GIORDANIA DA SOLA, MI SONO CANCELLATA DAI SOCIAL. HO COLTIVATO I CAMPI, HO DISINSTALLATO LE APP DEI SOCIAL DAL TELEFONO NEGLI ULTIMI TRE MESI, CI SONO APPENA RIENTRATA, PERCHÉ…" - E DURANTE IL CONCERTO I SUOI FAN URLANO COSE INCONFESSABILI: "MI MANGIO LE CACCOLE..." - VIDEO

-

Condividi questo articolo


Andrea Laffranchi per corriere.it

 

 

madame madame

Non sembra «il primo concerto del primo tour» come lei stessa annuncia dando il benvenuto al pubblico alla prima data (3 maggio, replica il 4) all’Alcatraz di Milano che inaugura la sua carriera live con un tour nei club che proseguirà poi nei festival estivi. Non è (solo) una questione di come Madame sta sul palco. Che, per inciso, è molto più variegato e fisico di quello che aveva mostrato al Festival di Sanremo 2020, quello che l’ha rivelata al grade pubblico.

 

C’è un’intimità col suo pubblico che sembra nascere da un rapporto rodato e che invece ha alle spalle solo qualche apparizione ad eventi e festival e alcuni concerti, di quelli a capienza ridotta col pubblico seduto per le limitazioni covid, della scorsa estate. C’è un momento, lei lo chiama «confessionale», in cui Madame chiede alla platea di «urlare cose che non avete mai detto, perché qui siamo in una zona di assenza di giudizio». Qualcuno non prende la faccenda sul serio («mi mangio le caccole») ma la maggior parte si racconta nell’intimo, sebbene attorno ci siano 3 mila persone: «Sono lesbica», «Ho sbagliato tutto nella vita», «Sono bisessuale».

 

madame madame

Il sostegno degli altri è confermato dal boato e alla fine parte «L’eccezione», il nuovo singolo scritto per la colonna sonora della serie Bang Bang Baby. «Sono stata l’eccezione delle regole del mondo», canta lei. E Madame, vero nome Francesca Calearo, lo è stata. Una fra i primi a far capire che anche nelle canzoni l’amore non è solo fra lui e lei (e infatti sul palco piovono reggiseni), una che usa l’autotune anche dal vivo ma quando toglie l’artificio digitale la voce non ne risente.

 

Madame è fra i nomi che hanno cambiato il panorama della musica italiana di questi anni. «Spero di far parte di questa rivoluzione. Non era un obiettivo, faccio quello che mi piace e se ne viene qualcosa di buono come in questo caso è una sensazione piacevole». Ci sono anche momenti meno piacevoli, ma quelle sono cose personali. la pressione si è fatta sentire. «Ho staccato: ho fatto un viaggio in Giordania da sola, ho coltivato i campi, ho disinstallato le app dei social network dal telefono negli ultimi tre mesi, ci sono appena rientrata, perché a volte li hai troppo addosso, anche la pubblicità è sempre lì...». Il pubblico non si stacca invece dai cellulari e gli schermi accesi punteggiano la platea.

 

madame alle iene madame alle iene

 

Sanremo è stata la svolta, non solo per una carriera che aveva gia hit come «Sciccherie» e «Clito»: «Mi sono sdoppiata: Francesca nella vita reale e Madame sul lavoro. Sono persone con ritmi di vita diversi e idee diverse, ad una interessa di più la tranquillità, la pace, la salute mentale all’altra un po’ meno. Bisogna nutrire entrambe le parti, quindi ho fatto un po’ e un po’».

 

La band, coordinata da Luca Farone, è fatta da tastiere, basso e batteria e un deejay. Fa impressione non vedere una chitarra. «È una sfida avere una band per una che viene da un mondo urban variegato come il mio — diceva lei nei camerini —. Che cosa sia urban non lo so definire, è la definizione che è stata usata adi giornali per me: ho una matrice rap, una cantautorale e una rock. Ogni pezzo ha una necessità di un proprio genere, se usi solo uno strumento un genere finisce per far sempre la stessa canzone».

sangiovanni e madame foto di bacco (1) sangiovanni e madame foto di bacco (1) caterina caselli saluta madame foto di bacco (3) caterina caselli saluta madame foto di bacco (3) madame marea 12 madame marea 12 madame marea 8 madame marea 8 madame marea 13 madame marea 13 madame marea 3 madame marea 3 madame marea 1 madame marea 1 madame foto di bacco (1) madame foto di bacco (1)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...