LA CANNES DEI GIUSTI - È UN GRANDE E TRISTE FILM WESTERN QUESTO “THE HOMESMAN” DIRETTO E INTERPRETATO DA TOMMY LEE JONES, CON HILARY SWANK CHE LO DOMINA TOTALMENTE (SARÀ DIFFICILE NON PREMIARLA)

Il film, che era stato proposto una quarantina d’anni fa a Paul Newman come regista e protagonista, è di fatto un western protofemminista e offre grandi cammei di Meryl Streep, John Lithgow, James Spader e di Tim Blake Nelson….

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Marco Giusti per Dagospia

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Notizie da Cannes. Dopo l'invasione dei "Mercenari 3" di Stallone e Scharzenegger, delle api delle sorelle Rohrwacher, delle escort russe dello Strauss Kahn di Dépardieu, è tempo di western. Se ne sentiva il bisogno. Meglio così. Perché è un grande e triste film western questo "The Homesman" diretto e interpretato da Tommy Lee Jones e tratto dal romanzo omonimo di Glendon Swarthout, che già fornì i soggetti per film indimenticabili come "Cordura" e "Il pistolero".

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Il film, che era stato proposto una quarantina d'anni fa a Paul Newman come regista e protagonista, e probabilmente era stato pensato per anche per sua moglie Joanne Woodward, è di fatto un western protofemminista e offre oggi un'altra grande occasione a Hilary Swank, che lo domina totalmente, sarà difficile non premiarla, assieme allo stesso Tommy Lee Jones, e a grandi cammei di Meryl Streep, John Lithgow, James Spader e di Tim Blake Nelson.

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Incredibilmente fotografato da Rodrigo Prieto nel New Mexico è decisamente più classico e realistico del precedente western di Tommy lee Jones, "Le tre sepulture", che si portò a casa la Palma d'Oro (ma anche questo non scherza come possibilità). In un posto non precisato del Nebraska, Mary Bee Cuddy, cioè la Swank, manda avanti da sola una fattoria e ha non pochi problemi a trovare un uomo, "Mi vuoi sposare?"-"No", a causa del suo carattere troppo autoritario e maschile.

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Quando il prete del posto, John Lithgow, raduna i cittadini per capire chi possa portare tre femmine pazze nel Missouri, dove la moglie di un altro reverendo, Meryl Streep, è pronta a accoglierle e a curarle, la scelta cade casualmente su Mary Bee Cuddy, anche se è una donna. Lo farà, ma deve trovarsi uno straccio di maschio in grado di accompagnarla fra indiani e banditi.

Il suo uomo lo incontra con una corda al collo poco dopo. E' George Briggs, cioè Tommy Lee Jones, un avventuriero che aveva osato prendersi la casa di un paesano che era andato verso Est a cercarsi una moglie dopo aver rifiutato proprio Cuddy. In cambio della vita salvata e con la promessa di 300 dollari di ricompensa, Briggs la aiuterà a guidare una sorta di diligenza infernale che rinchiude le tre femmine pazze, Miranda Otto, Grace Gummer e Sonja Richter, in un viaggio lunghissimo attraverso il paese nel freddo dell'inverno.

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Ovvio che il viaggio, come in tutti i grandi western, cambierà i rapporti e mostrerà i veri volti delle persone. Ci saranno incontri pericolosi, indiani, un cacciatore di donne, un gruppo di damerini antipatici che rifiutano di ospitare le donne, ma si capirà anche che la follia delle donne era legata ai rapporti violenti che avevano avuto coi loro mariti e alla difficoltà di adattarsi ai posti selvaggi e solitari.

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Le femmine pazze del west, come insegnava John Ford, hanno sempre dietro di loro una violenza, dei bambini morti, ma fanno molta più paura di indiani e banditi. Siamo dalle parti de "Il grinta" nella versione Coen, con la stessa struttura di racconto e di rapporto fra i personaggi, e infatti c'è pure un'apparizione finale della bella Hailee Steinfeld, ragazzina protagonista del film ora cresciuta.

Perché è soprattutto un western al femminile, più interessato a celebrare le vite oscure di donne massacrate dalla violenza e dalla stupidità che a celebrare l'avventura. Bellissimo film, uno dei migliori visti finora nel concorso.

Non male a "Un certain regard" il film svedese "Turist" diretto da Ruben Ostlund, al suo quinto lungometraggio, molto apprezzato dal pubblico dei critici e costruiti con un sicuro talento visivo. Una famiglia svedese modello, un marito, Tomas, Johannes Kuhnke, una bella moglie, Ebba, Lisa Loven Kongsli, e due figli, sono in vacanza sulle alpi francesi.

“THE HOMESMAN”“THE HOMESMAN”

Tutto perfetto. Ma quando una valanga li coglierà mentre stanno mangiando in un ristorante all'aperto, mentre Ebba acchipperà i ragazzi per proteggerli, Tomas si preoccuperà solo di prendere l'I-phone e mettersi in salvo da solo. L'incidente, che non ha provocato fortunatamente nessun danno, e che è costruito dal regista alla perfezione con grande gusto formale, inclina i rapporti della coppia.

E' tutto giocato dapprima su piccoli elementi di risentimento e di malessere, poi, quando arriva un loro amico, con la fidanzata giovane, la rabbia di Ebba scoppia. E Tomas, che non sa cosa rispondere scoppierà a sua volta più tardi. Molto piaciuto a tutti.

 

 

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