CERCASI SPONSOR PER SANREMO: L’ASSO NELLA MANICA SI CHIAMA FIORELLO. DOPO IL DIVORZIO CON TIM (CHE HA FATTO PERDERE ALLA KERMESSE 8,5 MLN DI EURO) LA RAI SPERA CHE LA PRESENZA DI FIORELLO ALL'ARISTON SPINGA WINDTRE, ALLA QUALE LO SHOWMAN È DA ANNI LEGATISSIMO COME TESTIMONIAL, A FARSI AVANTI CON RAI PUBBLICITÀ - MA SI GUARDA ANCHE A FERRERO… - DOMANI FINALE DI SANREMO GIOVANI. AMADEUS AUMENTERA' IL NUMERO DEI BIG IN GARA?

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Mattia Marzi per "il Messaggero"

 

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Torna ad essere Fiorello l'asso nella manica di Amadeus e della Rai all'indomani dell'ufficializzazione del divorzio con Tim, che in seguito ai cambi di poltrone interni alla società ha deciso dopo cinque anni quattro dei quali da sponsor unico di non rinnovare il proprio supporto economico al Festival di Sanremo, facendo perdere alla kermesse una sponsorship da 8,5 milioni di euro (la cifra sborsata quest' anno).

 

Il motivo? L'auspicio, più di viale Mazzini che del conduttore e direttore artistico, che di contratti e carte proprio non ne vuole sapere, è che la presenza dello showman all'Ariston spinga WindTre, alla quale Fiorello è da anni legatissimo come testimonial, a farsi ora avanti con Rai Pubblicità.

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LE ALTERNATIVE «Stiamo già lavorando per trovare alternative. Non ci sarà più Tim, ma per sponsorizzare Sanremo 2022 c'è la fila. Gli spazi pubblicitari legati a Sanremo sono sempre richiestissimi, niente preoccupazioni». Sono proprio ambienti Rai a confermare che la notizia dell'assenza di Tim al Festival di Sanremo 2022, in programma dall'1 al 5 febbraio, avrebbe già creato un certo fermento tra le aziende dello stesso settore che in questi anni non si erano fatte avanti perché il ruolo di sponsor unico se l'era già assicurato la compagnia. Non solo.

 

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Si guarda anche a Ferrero, che ha sostenuto in questi anni la manifestazione fuori dall'Ariston, basti pensare al Nutella Stage di piazza Colombo, dove nel 2020 si esibirono Emma, Ghali e Mika. A proposito, il palco tornerà anche a febbraio, perché l'idea di Rai e comune di Sanremo è quella di ricreare pandemia permettendo il clima di festa che quest' anno era venuto a mancare, e chissà che non sia brandizzato proprio Ferrero. Suzuki, dal 2014 tra gli sponsor del Festival, avrebbe invece già rinnovato il proprio supporto alla kermesse. Alla vigilia della prima serata di Rai1 dedicata alla finale di Sanremo Giovani, in diretta domani dal Teatro Casinò della città dei fiori, a Rai Pubblicità l'atmosfera sarebbe tranquilla.

 

Dello stato delle trattative con Fiorello, che qualche giorno fa ha pure raggiunto al Teatro Rossini di Civitanova Marche (dove era in scena con il suo spettacolo Fiorello presenta!), Amadeus sarà sicuramente chiamato a parlare oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione della serata.

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Con lui ci saranno anche i 12 artisti che domani si contenderanno i due posti per partecipare al Festival direttamente tra i big: Esseho e Yuman, da Roma, sono tra i favoriti insieme a Tananai (milanese, classe '95: piace a Fedez, che ha inciso con lui Le madri degli altri), Martina Beltrami (da Amici), Matteo Romano (cuneese, classe 2002, ha vinto due Dischi di platino con Concedimi), ma sognano l'Ariston anche Bais, Destro, Littamè, Oli?, Samia, Senza_Cri e Vittoria.

 

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LA GIURIA Niente televoto: a scegliere saranno Amadeus e i suoi collaboratori, il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo, Gian Marco Mazzi, l'autore tv Massimo Martelli e il direttore d'orchestra Leonardo De Amicis. Domani sera l'accesso al Teatro sarà vietato ai giornalisti. Misure anti-Covid, la versione Rai. Ma c'è già chi è pronto a scommettere che oltre ai 22 artisti già annunciati, da Emma ed Elisa a Morandi e Massimo Ranieri («Torno a 70 anni con una canzone bella come Perdere l'amore, dice il cantante), passando per Mahmood e Blanco, tutti fisicamente in studio, Amadeus si sia riservato almeno un paio di sorprese, come aveva già fatto nel 2020, portando a 26 il numero dei big in gara. Una brutta sorpresa è invece l'assenza di Pippo Baudo, che avrebbe dovuto partecipare all'evento: l'85enne conduttore, che di Festival ne ha condotti addirittura tredici, è bloccato a Roma a causa di una sciatalgia e ha dovuto rinunciare alla trasferta.

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