CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - DA "RAI NEWS": "UNA BIMBA È NATA IERI SERA NELL’AUTO DEI SUOI GENITORI, IN UNA STRADA DEL QUARTIERE BORGHESE DI PRATI. LA BAMBINA PESA '3.340' KG E STA BENE". CHE STIA BENE, GIÀ GRANDE OBESA ALLA NASCITA, CI PARE IMPROBABILE. LA STRABILIANTE NOTIZIA CONQUISTA I TITOLI ANCHE SUI SITI DEL "MESSAGGERO", DEL "MATTINO" E DEL "CORRIERE ADRIATICO". IN TUTTO FANNO 13.360 CHILI. LE FAMOSE NOTIZIE UN TANTO AL CHILO...

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lapresse, rescissione dell'aorta lapresse, rescissione dell'aorta

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

L’agenzia di stampa LaPresse informa che «Giulia Cecchettin è morta per dissanguamento in seguito alla rescissione dell’aorta». Si dà il caso che rescissione sia un termine del diritto il cui significato è «annullamento, risoluzione: rescissione di un contratto» (Lo Zingarelli 2024).

 

Qui andava usato tutt’al più il sostantivo recisione («il recidere; taglio: la recisione di un ramo secco»). Ma l’aspetto più clamoroso della faccenda è che lo sfondone di LaPresse, copiato forse dal referto di qualche anatomopatologo analfabeta, viene preso per oro colato e schiaffato online dai siti dei seguenti mezzi d’informazione: La Repubblica, Il Secolo XIX, Il Gazzettino, Il Tempo, L’Unità, L’Identità, Fanpage, Secolo d’Italia, Corriere dello Sport, segno che i giornali hanno rescisso da tempo il contratto con la lingua italiana.

 

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alessandro sallusti - e sempre carta bianca alessandro sallusti - e sempre carta bianca

Massimo Delfino sul sito della Stampa si occupa di una sparatoria a Tortona: «Nella ricostruzione della vicenda compiuta dai carabinieri il cinquantaseienne si sarebbe presentato a casa dei due stranieri come appartenente alle forze dell’ordine esibendo la paletta della Polizia di Stato: una volta all’interno dell’appartamento ha sparato con una pistola all’indirizzo del trentunenne al colpendolo al mento, il quale è riuscito a fuggire da una finestra». Il famoso mento sfuggente.

 

rai news, neonata pesa 3.340 chili rai news, neonata pesa 3.340 chili

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Nel suo editoriale di prima pagina, Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, scrive: «Resta incomprensibile il tentativo di buttarla in politica come ha fatto ieri anche la sorella di Giulia, Elena, con un post forse telecomandato da qualcuno o qualcuna a lei vicina».

 

Se lei la butta in politica, lui la butta in sgrammaticatura. Magari sarà più femminista accordare l’aggettivo a qualcuna, ma sarebbe stato più equo e corretto usare il plurale vicini.

 

corriere adriatico, neonata pesa 3.340 chili corriere adriatico, neonata pesa 3.340 chili

Oppure, per non scontentare nessuno, acconciarsi a ricorrere all’avverbio unisex vicino. Insomma, avremmo visto bene «qualcuno o qualcuna vicino a lei», oppure «a lei vicini». Poi Sallusti dà un consiglio amorevole però abbastanza suicida: «A Elena, a cui va il nostro abbraccio, vorrei dire due cose e raccomandarle, per quanto possibile in queste ore disperate, di stare attenta a cadere in trappole che amici interessati potrebbero tenderle».

 

il messaggero, neonata pesa 3.340 chili il messaggero, neonata pesa 3.340 chili

Sallusti – se l’italiano ha ancora un senso – la invita cioè a farsi intrappolare. Lapsus freudiano o banale dimenticanza di un salutare non? Elena stia perciò «attenta a non cadere in trappole».

 

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Da Rai News: «Una bimba è nata ieri sera nell’auto dei suoi genitori, in una strada del quartiere borghese di Prati, a quell’ora trafficatissima. Il primo vagito nell’auto con cui il papà stava accompagnando la moglie in clinica. Con loro anche il figlio di tre anni. La bambina è nata verso le 20, pesa 3.340 kg e sta bene».

 

il mattino, neonata pesa 3.340 chili il mattino, neonata pesa 3.340 chili

Che stia bene, già grande obesa alla nascita, ci pare improbabile. La strabiliante notizia conquista i titoli anche sui siti del Messaggero, del Mattino e del Corriere Adriatico. In tutto fanno 13.360 chili. Le famose notizie un tanto al chilo.

 

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Titolo del Sole 24 Ore per un editoriale di Alberto Martinelli: «Quando la scienza promuove la pace per risolvere i conflitti». Diremmo che, in generale, la pace serve a risolvere i conflitti, anche se a promuoverla non è la scienza.

 

ANDREA SCANZI ANDREA SCANZI

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In un’intera paginata sul Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi magnifica «un’apoteosi attesa, sperata e sognata 47 anni: l’Italia torna a vincere la Coppa Davis» e rileva come «questa squadra sia fortissima, forse persino più di quella giustamente epica di Panatta, Barazzutti, Bulgarelli e Zugarelli». Noi ricordavamo che era formata da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, mentre Giacomo Bulgarelli giocava a calcio nel Bologna, se la memoria delle figurine Panini di 60 anni fa non c’inganna.

 

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la repubblica, rescissione dell'aorta la repubblica, rescissione dell'aorta

Sommario dal Corriere della Sera: «Ha sopportato 45 minuti di viaggio, mentre ci avevano detto che ne sarebbe stata in grado». Qualunque cosa le fosse accaduta.

 

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Felice Accrocca sull’Osservatore Romano scrive che Pio XII «morì il 10 ottobre 1958». Il pur erudito arcivescovo di Benevento non ricorda con esattezza una data che invece è rimasta celebre anche per un clamoroso infortunio giornalistico. Infatti papa Pacelli, come racconta il vaticanista Benny Lai (I segreti del Vaticano da Pio XII a papa Wojtyla, Laterza, pagina 12), «si spense all’alba del 9 ottobre.

 

Ma la sua morte fu anticipata di ventiquattro ore da tre quotidiani romani usciti listati a lutto, in edizione speciale, perché il collega che manteneva i contatti con Galeazzi Lisi (l’archiatra pontificio, ndr), sollecitato dalle urgenze della concorrenza giornalistica, aveva stretto un patto suppletivo con il medico: quando una certa finestra si fosse aperta, quando Galeazzi Lisi, stando nel vano spalancato, si fosse soffiato il naso con un fazzoletto bianco, il cronista appostato sulla piazza avrebbe dovuto guardare l’orologio e annunziare la morte del papa. Una tendina bianca mossa casualmente era stata scambiata per un fazzoletto dai due cronisti in attesa del segnale».

 

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la stampa, il mento fugge dalla finestra la stampa, il mento fugge dalla finestra

Camilla Golzi Saporiti sul Giornale descrive Sabbioneta: «Patrimonio Unesco a mezz’ora da Mantova, gioiello rinascimentale voluto nel 1559 come esempio di città ideale da Vespasiano». Vespasiano, imperatore romano nato 1550 anni prima, ringrazia per il primato di longevità, ma Sabbioneta fu fondata da Vespasiano I Gonzaga, morto nel 1591.

 

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In una scheda sul Corriere della Sera leggiamo che Giulia Bongiorno, avvocata, senatrice della Lega, ministra per la Pubblica amministrazione nel primo governo Conte, «ora difende la ragazza che accusa il figlio di Beppe Grillo e tre amici di stupro». La sventurata è sul banco degli imputati? No? Allora Bongiorno non la difende: la assiste.

andrea monda foto di bacco andrea monda foto di bacco

 

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Dalla rubrica La domanda del Vangelo (tenuta sull’Osservatore Romano dal direttore Andrea Monda in persona, temiamo, visto che è siglata A.M.): «Gesù continua a farci domande e quella di oggi sembra la domanda di un cameriere che chiede cosa desideriamo». Il giornale della Santa Sede è proprio diventato una bettola.

 

 

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