CHE FISCO CHE FA: OMBRELLO DA OSCAR DI SOFIA LOREN, ACCOLTO IL RICORSO CONTRO L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Ok della Cassazione al ricorso di Sofia Loren: ha il diritto di pagare le tasse ridotte sui redditi del 1974 (60% e non 70% come sosteneva il fisco) - La Loren scontò 17 giorni di carcere nel 1982 per evasione fiscale - “Finalmente si chiude una storia che è durata quaranta anni!”

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Da LaStampa.it
Via libera dalla Cassazione alla mano leggera del fisco nei confronti di Sophia Loren, alla quale viene riconosciuto il diritto a pagare le tasse ridotte sui redditi del 1974. Così il condono fiscale del 1982 viene applicato su un imponibile minore rispetto a quello accertato.

MARIO DE BIASI SOFIA LORENMARIO DE BIASI SOFIA LOREN

Con la sentenza 24017 depositata oggi dalla Sezione tributaria della Cassazione, la Suprema Corte ha accolto il ricorso di Sofia Scicolone, in arte Sofia Loren, contro il verdetto della Commissione tributaria di Roma che le aveva ingiunto di pagare le tasse sul 70% del reddito accertato anziché sul 60% come sosteneva l'attrice. Adesso c'è il via libera allo sgravio fiscale in favore della Loren che pagherà le tasse solo sul 60% di poco più di un miliardo di vecchie lire non dichiarato nel modello 740 di 39 anni fa.

Per i suoi problemi con il fisco Sophia Loren finì il 19 maggio 1982 nel carcere femminile di Caserta dopo l'arresto avvenuto appena atterrata all'aeroporto di Fiumicino, di ritorno dalla Svizzera dove risiedeva con la famiglia. Scontò 17 giorni di detenzione per aver omesso di presentare la denuncia dei redditi (poi definiti in 112 milioni di lire di imponibile per l'imposta complementare del 1963-1964).

«È una vicenda kafkiana durata quaranta anni quella vissuta dalla signora Loren, per di più per delle tasse correttamente pagate: adesso la Cassazione ha reso, finalmente, il fisco "giusto". Ma l'amministrazione tributaria, senza arrivare a disturbare la Cassazione, avrebbe potuto autocorreggersi da sola prendendo atto delle dichiarazioni in autotutela presentate dalla contribuente Loren anni orsono!».

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Così l'avvocato Giovanni Desideri che ha difeso Sophia Loren nel ricorso in Cassazione, insieme al collega Roberto Aloisio, ha commentato il verdetto degli ermellini spiegando che non fu per questa vicenda, legata alla dichiarazione del modello 740 relativa all'Irpef del 1974 - anno per il quale l'attrice con il marito Carlo Ponti dichiararono zero lire - che la Loren scontò 16 giorni di prigione nel carcere di Caserta nel 1982. La condanna al carcere era relativa ad altre vicende fiscali della diva due volte premio Oscar: nel 1962 per la sua interpretazione ne "La Ciociara" di Vittorio De Sica, e nel 1991 come riconoscimento alla sua carriera.

È «felice» anche Sophia Loren per il verdetto e al telefono con lo stesso avvocato Giovanni Desideri, uno dei legali che la ha assistita, ha commentato la sentenza esclamando: «Finalmente si chiude una storia che è durata quaranta anni!»

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