1. CHI VINCE? OVVIO LA GERONTOFILIA. LE VOCI DANNO SICURA LA COPPA VOLPI A ELENA COTTA, GRANDE PROTAGONISTA OTTANTENNE DI "VIA CASTELLANA BANDIERA" DI EMMA DANTE, CHE SE MAGNA QUELLA BUZZICONA DI JUDI DENCH E QUELLA CHIAPPETTONA DI SCARLETT 2. QUALCHE GROSSO PREMIO DOVREBBE AVERLO VINTO ANCHE "SACRO GRA" DI ROSI, MIGLIOR FILM ITALIANO DEL FESTIVAL, E PER LA STAMPA INGLESE MIGLIOR FILM DEL CONCORSO 3. PER IL LEONE D'ORO SE LA BATTONO IL GRECO "MISS VIOLENCE" DI ALEXANDROS AVRANAS, PIU' CHE UNA TRAGEDIA GRECA UN FILM GRECO CHE E' UNA TRAGEDIA PER LO SPETTATORE, IL TEDESCO "LA DONNA DEL POLIZIOTTO" DI PHILIP GROENIG, E SOPRATTUTO IL MELO GAIO CANADESE "TOM A LA FERME" DIRETTO E INTERPRETATO DAL VENTENNE XAVIER DOLAN 4. PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA "PHILOMENA" DI FREARS. PER IL MIGLIOR ATTORE MASCHILE DUELLO TRA SCOTT HAZE PER "CHILD OF GOD" E EISENBERG PER "KNIGHT MOVES"

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

Chi vince? Ovvio la Gerontofilia. Le voci per ora darebbero sicura la Coppa Volpi, udite udite, alla nostra Elena Cotta, grande protagonista ottantenne di "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante, che aveva esordito con nel 1953 con "La leggenda del Piave", capolavoro di Riccardo Freda.

Via Castellana Bandiera locandina LVia Castellana Bandiera locandina L

Se e' vero, esultiamo, se magna pure quella buzzicona di Judi Dench e quella chiappettona di Scarlett Johnasson. Qualche grosso premio dovrebbe averlo vinto anche "Sacro Gra" di Gianfranco Rosi, miglior film italiano del festival, assieme al bellissimo "Bertolucci on Bertolucci" di Guadagnino e Fasano, e per la stampa inglese miglior film del concorso. E' anche quello con maggiore presenza di (non)attori coatti. Ce se deva sta'. O Rosi o rosichi, ha gia' detto uno di loro. Piu' che contento. Onore a Nicolini, al cinema Romano contro le Film Commission del Triveneto e al loro vino.

Via Castellana Bandiera nVia Castellana Bandiera n

Quanto al Leone d'Oro dicono che se la battono il greco "Miss Violence" di Alexandros Avranas, piu' che una tragedia greca un film greco che e' una tragedia per lo spettatore, il tedesco "La donna del poliziotto" di Philip Groenig, e soprattuto il melo gaio canadese "Tom a la ferme" diretto e interpretato dal ventenne Xavier Dolan.

under the skin scarlett johanssonunder the skin scarlett johansson

Tutti film fuori da ogni sospetto di nouvelle vague e da ogni nepotismo bertolucciano. Pesantucci pure a parte il film di Dolan che se non e' piu' divertente gioca un po' tra il thriller e l'horror. Ma sono film decisamente moderni. Per la migliore sceneggiatura sembra sicurissimo il premio a "Philomena". Il premio per il miglior attore maschile potrebbe andare a Scott Haze per "Child of God" o a Jesse Eisenberg per "Knight Moves".

JUDI DENCHJUDI DENCH

Ma nel giro di dover dare premi un po' a tutti, anche a noi italiani, potrebbero anche esserci sorprese. Certo se "Still Life" e "Locke" fossero stati in concorso se lo sarebbero diviso gli attori inglesi, Eddie Marsan e Tom Hardy, di gran lunga i piu' bravi visti a Venezia. Qualcosa Bertolucci dovra' dare anche a "Sacro Gra", gia' riconosciuto dalla critica inglese come il miglior film della Mostra, e sicuramente il miglior film del gruppone italiano, e a Philippe Garrel, anche se non potra' che scontentare i troppi amici presenti per non sembrare troppo passatista.

rosi sacro gra regista Customrosi sacro gra regista Custom

Certo, non si e' visto nessun grande film quest'anno, nessun "Prenom Carmen" per intenderci. Magari non c'erano neanche tutti questi grandi film in giro. Barbera avrebbe potuto pero' inserire qualche film delle sezioni minori nel concorso, i film inglesi erano davvero buoni, o pescare qualcosa di piu' dalle cinematografie emergenti. "Les terrasses" dell'algerino Merzak Allouache, visto ieri sera da un pubblico non proprio vasto ma attento, dimostra la vitalita' della cultura araba dopo le rivoluzioni nordafricane.

Costruito su cinque terrazze di cinque diverse zone di Algeri, dove seguiamo cinque storie diverse, il film si svolge seguendo le cinque preghiere del giorno e della notte. C'e' la cantante che ha una storia d'amore platonica con una vicina che la guarda da un'altra terrazza. C'e' una bambina che parla con un misterioso nonno incatenato dentro una soffitta di un'altra terrazza. C'e' un vecchio poliziotto comunista che indaga sull'omicidio di suo genero e parla del povero quartiere della sua infanzia.

Tom a la Ferme de Xavier Dolan Photo c Clara PalardyTom a la Ferme de Xavier Dolan Photo c Clara Palardy

Ogni storia finisce violentemente, ma ogni storia ci mostra uno spaccato di una societa' dalle ferite ancora aperte ma pieno di una toccante vitalita'. La musica, l'amore, il passato, la jihad, tutto finisce per formare un quadro di una Algeri mai vista, meravigliosa e misteriosa, ma che si apre al vento, al mare, al canto. Un film bello e inatteso che avrebbe merita qualche attenzione in piu'.

Qualche attenzione in piu' avrebbe meritato anche l'arrivo di Leiji Matsumoto, l'ideatore e disegnatore di "Capitan Harlock", vera star del cartoon giapponese presente per la prima della nuova versione di "Harlock" in 3D, che e' passato per la nostra stampa, troppo tesa a parlarci dei film italiani, un po' troppo inosservato.

Children of GodChildren of God" di James Franco

Alla fine e' davvero triste Venezia come nota stamane l'Aspesi? Ma no, c'e' un bel sole. E al Lido ancora la gente va a farsi al mare. E' triste per gli albergatori che dicono di avere le camere vuote. Non come quando c'era quell'altro direttore... Come si chiamava? Ecco, non se ne ricordano neanche piu'. Povero Muller.

PAOLO BARATTA MARCO MULLERPAOLO BARATTA MARCO MULLER ROBERT REDFORD BARBERA E GIORGIO NAPOLITANO A VENEZIAROBERT REDFORD BARBERA E GIORGIO NAPOLITANO A VENEZIA

E povero Barbera, costretto a combattere con i piani sequenza di Amos Gitai, i piani fissi su un muro di Tsai Ming Liang, i tram di Gianni Amelio non tanto il fantasma sempre piu' sdiadito dell'altro direttore, che faceva un bel po' piu' di casino, sia con la presenza ingombrante del nuovo direttore della Biennale Arte, Massimiliano Gioni, cosi' cool, cosi' giusto, cosi' giovane e di successo, cosi amato dai padroni della moda che ha riempito di feste, soldi, eventi la Biennale di paron Baratta.

ALBERTO BARBERAALBERTO BARBERA

E lo stesso ci si aspetta dalla Biennale Architettura di Rem Koolhas l'anno prossimo. In fondo il cinema, almeno quello che si e' visto qui, potrebbe essere davvero, come sostiene il grande Sergio Rubini nell'unica scena che mi convince di "Scola racconta Fellini", la settima arte nel senso che viene dopo le altre, di sicuro dopo l'Architettura e l'Arte. Un'arte che non riesce a ritrovare il filo della sua grandezza e si rifugia in un passato glorioso. Inutile oggi. O utile solo per portare al Lido i critici. Ma sappiamo che non e' proprio cosi'. Che basterebbe un po' aprirsi al mondo esterno, all'arte, al video. Uscire dai piani sequenza, dai muri cinesi, alla cinefilia. Smetterla con la necrofilia felliniana. Magari occupare le terrazze del Palazzo del Cinema.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO