IL CINEMA DEI GIUSTI – UNA DONNA PER LA PRIMA VOLTA FIRMA UN FILM D’ANIMAZIONE DELLA DISNEY E TRASFORMA LA ‘REGINA DELLE NEVI’ DI ANDERSEN IN UN MUSICAL IN 3D…

Senza arrivare agli eccessi degli americani che trovano in “Frozen” la migliore vena della Disney dai tempi de “La sirenetta”, il cartone-musical di Jennipher Lee (164 milioni di dollari già incassati in Usa) è un grande spettacolo per tutti – Tra i doppiatori anche la Autieri e Brignano…

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Marco Giusti per ‘Dagospia'

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Brrrr... arrivano le reginette delle nevi, le renne sapienti e i pupazzi chiacchieroni. Si rispolvera un vecchio classico, difficile da trasportare al cinema perché troppo dark, come "La regina delle nevi" di Hans-Christian Andersen, gli si aggiungono un bel po' di canzoni, firmate da Kristen Anderson-Lopez e Roert Lopez, in modo da farne un musical come ai bei tempi di "La sirenetta" e "Alladin", si fa attenzione a non farlo passare per un film di principessine, perché non hanno funzionato bene ultimamente, gli si trova una chiave nuova e femminile, e il più è fatto. Sembra facile...

Però, forte dei 164 milioni di dollari già incassati dalla sua uscita americana, non si può dire che non sia già uno strepitoso successo per la Disney/Pixar di John Lasseter questo nuovo film animato in 3D di principessine, "Frozen - Il regno di ghiaccio", diretto da Chris Buck, esperto regista di "Tarzan" e "I re delle onde", e da Jennifer Lee, già sceneggiatrice di "Ralph Spaccatutto", che firma qui la sua opera prima. Anzi.

Diciamo che è la prima volta in assoluto che alla Disney (udite! udite!) una donna diventa regista di un lungometraggio. Crediamo che si debba soprattutto a lei la non facile trasformazione della favola di Hans Christian Anderson, dove la Regina delle Nevi era un personaggio di cattiva e non c'era nessuna sorellina buona e pasticciona, in un cartone animato per bambini con un taglio moderno. Perché tutto il film non insegue l'amore tra una principessa e un bel principe, ma l'amore perduto e poi ritrovato fra due sorelle che sono anche orfanelle.

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Oltre all'accettazione, da parte della Regina delle Nevi, dei suoi terribili poteri e quindi, in qualche modo, della sua diversità. Mettiamoci anche, e in questo Chris Buck deve essere stato fondamentale, vista la sua lunga esperienza prima con Tim Burton per il corto "Frankenwenee" poi per la serie tv "Family Dog" poi alla Disney sui personaggi principali di "La sirenetta" e "Pocahontas", un trattamento che mischi il lato oscuro della favola nordica con la dolcezza delle principessine disneyane.

Elsa, che ha da adulta la voce nell'edizione originale di Idina Menzel da noi quella di Serena Autieri, scopre ben presto di poter trasformare in ghiaccio tutto quello che tocca. In sé non è un potere negativo, ma lo può diventare se non sa dominarlo, come dimostra provocando un brutto incidente alla sorellina Anna, che avrà la voce da adulta di Kristen Bell e da noi di Serena Rossi.

Il re suo padre decide di nascondere al mondo il suo potere e la separa brutalmente da tutti, anche dalla sorellina che crescerà nella sofferenza di non poter dividere nulla con Elsa. Morti in mare i genitori, le due sorelline crescono nella cupa separazione, ma il giorno della sua maggiore età, Elsa si presenta al mondo, e alla sorella, con un grande ballo di corte. Proprio in occasione del ballo, dopo un attrito con Anna, che incontrato un bel principe, Hans, lo vorrebbe subito sposare, Elsa si rivela come una specie di strega del ghiaccio e scappa sulle montagne portando ovunque l'inverno.

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Mentre Elsa costruisce un suo castello di ghiaccio sulle montagne, Anna parte alla sua ricerca, convinta che solo il loro amore ritrovato potrà far tornare il caldo nel regno e riportare la pace a palazzo. Si uniscono a lei un venditore di ghiaccio, il ragazzone Kristoff, la sua renne sapiente Sven e un buffo pupazzo di neve, Olaf, troppo simile al Mr Potato di "Toy Story", che rappresenta un po' l'infanzia gioiosa delle due ragazze. Se a Olaf, doppiato da noi da Enrico Brignano, spetta la parte comica del racconto, alle due ragazze e al loro amore ritrovato spetta il cuore della storia e tutte le canzoni. Visto che stiamo parlando di un vero e proprio musical, che andrebbe visto in inglese.

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Senza arrivare agli eccessi degli americani che trovano in "Frozen" la migliore vena della Disney dai tempi de "La sirenetta", è comunque un gran divertimento e un grande spettacolo per tutti, con degli effetti in 3D strepitosi ogni volta che il ghiaccio e la neve fanno da padroni della scena. Elsa, la Regina delle Nevi, è un grande e complesso personaggio e la sorellina Anna è deliziosa. In sala dal 19 dicembre. Ovviamente andrà benissimo.

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