IL CINEMA DEI GIUSTI - “QUINTO POTERE” SOPORIFERO - SI PUÒ FARE UN FILM SU WIKILEAKS, SOCIAL NETWORK E I LORO GURU SENZA CHE IL PUBBLICO SI ADDORMENTI IN SALA?

Ma è vero pure che le interpretazioni dell’incredibile Daniel Bruhl, già Niki Lauda in Rush, come Daniel Domscheit-Berg, e dell’ancor più incredibile Benedict Cumberbacht, già Khan in Star Trek Into Darkness, come Julian Assange, sono talmente fuori dalla norma che valgono da sole il biglietto del film…

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Marco Giusti per Dagospia

Il quinto potere di Bill Condon

E' possibile fare un film su Wikileaks e sulla figura di Julian Assange come sui social network e i loro guru senza che il pubblico si addormenti in sala? Mah! Una specie di thriller, poi? Ari-mah! Veramente un po' mi sono addormentato anch'io. E come me gran parte del pubblico e della critica americana che ha trovato questo Quinto potere (The Fifht Estate) di Bill Condon un po' soporifero e lo ha ribattezzato "Zero Dumb Thirty" o "The Sociopath Network".

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

E ne hanno scritto come "128' di non cinema" o "un film sull'audacia senza alcuna audacia" o "un debole dramma reazionario", forti del fatto che la sceneggiatura di Josh Singer è tratta da due libri decisamente anti-Assange, quello di David Leigh e Luke Harding e quello del suo vecchio amico-nemico Daniel Domscheit-Berg, che lo descrivono come un genio fanatico e vanesio pronto a bruciare tutte le sue fonti per la causa, tanto che lo stesso guru di Wikileaks ha sbugiardato l'operazione come falsa e reazionaria. Ma in tutto ciò c'è un problema.

E' vero che il film di Bill Condon, regista di buon livello e di qualche ambizione, come dimostrano i suoi primi horror (I delitti della palude, CandyMan 2) e il pnotevole Gods and Demons, ma di non grande ritmo, come dimostrano i vari Kinsey, Dreamgirls e i due ultimi Twilight, è solo una buona ricostruzione hollywoodiana tendenziosa, cioè di parte, del caso Wikileaks.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

Ma è vero pure che le interpretazioni dell'incredibile Daniel Bruhl, già Niki Lauda in Rush, come Daniel Domscheit-Berg, e dell'ancor più incredibile Benedict Cumberbacht, già Khan in Star Trek Into Darkness e presto Smaug in The Hobbit: The Desolation of Smaug, come Julian Assange, sono talmente fuori dalla norma che valgono da sole il biglietto del film.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

Se Bruhl è un attore alla Christoph Waltz, e non a caso proviene anche lui dal cast di Inglorious Bastards, cioè in grado di interpretare qualsiasi ruolo in qualsiasi lingua, Cumberbacht ha già il glamour della grande star inglese, come Daniel Day Lewis o Ian McKellan, che vai a vedere per il piacere di vederlo recitare un ruolo inconsueto.

THE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKSTHE FIFTH ESTATE IL FILM SU ASSANGE E WIKILEAKS

E il suo Assange è totalmente inconsueto. Insomma più il film naviga nella piattezza da ricostruzione troppo vicina agli eventi trattati, come si fa a mettere in scena un film su una caso che è ancora così presente?, più è nella media del medio prodotto di Hollywood, con bella fotografia e buoni attori, da David Thewlis a Stanely Tucci, più Cumberbacht ruba al film il suo protagonista principale e trova in Bruhl la grande spalla per poterlo fare.

corona assangecorona assange

Mentre in Rush era l'Hunt di Chris Hemworth, bello ma non così sottile, a permettere al Niki Lauda di Bruhl di emergere, qua accade, giustamente, l'inverso. Ma al di là del valore storico o politico del film, e della sua più o meno riuscita costruzione narrativa, complessa trattandosi di gente che vive attaccata a un computer, l'interpretazione di Cumberbacht è di quelle che lanciano per sempre la stella di un attore.

Assange, e il presidente dell'Ecuador,Assange, e il presidente dell'Ecuador,

Inoltre, malgrado la posizione tendenziosa del film su Assange, penso che il personaggio non sia così diverso da come viene descritto nel film. Fascinoso e terribile, insopportabile ma anche magnetico, una specie di guru libertario che si porta dietro molte ombre legate alla sua stessa passione. Certo, quando il povero Bruhl, che è lì pronto a scoparsi la fidanzata, la bellissima Alicia Vikander, viene disturbato da Assange che non sa dove andare a dormire e questo gli si piazza a casa come amico rompicoglioni, il film e anche il suo personaggio fanno un po' ridere.

ASSANGE E IL SUO LEGALE GARZONASSANGE E IL SUO LEGALE GARZON

Comunque. Se il Mark Zuckerberg di Jesse Einsberg era un supernerd furbo e pericoloso, ma totalmente chiuso nella sua passione, Assange è più fascinoso e pronto a contagiarti. Ma decisamente The Social Network di David Fincher, anche se ugualmente noioso e troppo vicino all'argomento trattato, era un film più riuscito e complesso di Quinto potere di Bill Condon. In sala dal 24 ottobre.

 

 

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