IL CINEMA DEI GIUSTI - THRILLER ESOTERICO ALLA CATALANA QUESTO “RED LIGHTS” DEL CELEBRATO RODRIGO CORTÈS, PIENO DI BRAVI ATTORI MA NON MOLTO RIUSCITO - LA STORIA PERò È ORIGINALE: DUE ACCHIAPPAFANTASMI CHE DEVONO SMASCHERARE LE FREGATURE DI CIARLATANI DEL PARA-NORMALE, SI RITROVANO DAVANTI UN SENSITIVO CIECO E CAZZUTO (DE NIRO IN UN INUTILE CAMEO), E LE COSE CAMBIANO COMPLETAMENTE…

Condividi questo articolo


Marco Giusti per Dagospia

red lights Sigourney weaverred lights Sigourney weaver

Brrr.... Effetti paranormali alla catalana in questo ricco, ma non riuscitissimo thriller esoterico di coproduzione canado-iberica diretto dal celebrato Rodrigo Cortés, il giovane regista catalano che aveva molto stupito la critica e il pubblico con "Buried", il film tutto girato dentro una bara. Qua si cambia del tutto genere, anche se i mezzi e il ricco cast sembrano non aver aiutato particolarmente il regista, piuttosto imbarazzato sulla via da seguire durante il corso del film. Si comincia come in un horror.

red lights cillian murphyred lights cillian murphy

Seguiamo due acchiappa fantasmi, la grande Sigourney Weaver, nei panni della serissima dottoressa Margaret Matheson, e il suo giovane assistente Cillian Murphy, in quelli di Tom Buckley, alle prese con una casa infestata. In realtà sono due scienziati, poco pagati dall'università (ti pareva, tutto il mondo è paese...), che vanno a caccia di sole, nel senso romano del termine, del paranormale.

Red LightsRed Lights

Cioè dei paraculi che, con la scusa di possedere chissà quali poteri, fanno saltare i tavolini, sconfiggono fantasmi e distruggono i cucchiaini. Nella prima scena, quella della casa infestata, li vediamo smascherare addirittura una bambinetta che provoca rumori tremendi per spaventare i genitori boccaloni. Per la Matheson, sorta di anti-Giacobbo dei misteri del soprannaturale, non esistono poteri magici, esistono solo truffatori. Peggio della Boccassini.

Red LightsRed Lights

Poi entra in scena il potentissimo cieco Robert De Niro, nel ruolo di Simon Silver, il più potente sensitivo di ogni tempo fermo da 30 anni, e le cose cambiano totalmente. Perché assistiamo a fenomeni inspiegabili, che la povera Sigourney Weaver aveva già sperimentato sulla propria pelle, e che porteranno a un drammatico finale pieno di colpi di scena che ovviamente non sveleremo. Il film sarebbe anche originale, se Cortés riuscisse a mantenere la propria storia entro confini più controllati. La prima parte con i due cacciatori di finti sensitivi, ad esempio, funziona di più della seconda dove trionfano paura e effetti speciali.

red lightsred lights

C'è qualcosa che manca e molto che non funziona in questo "Red Lights", malgrado un cast di serie A, che vede in ruoli di contorni anche Toby Jones, un professore universitario più cialtrone e meglio pagato, Joely Richardson, l'assistente di Simon Silver, Elizabeth Olsen, la ragazza di Murphy, e malgrado l'omaggio che Cortés rivolge al suo idolo, lo scrittore e sceneggiatore di horror e fantastici (per tutti la grande saga degli horror di Roger Corman tratti dai racconti di Poe) Richard Matheson, e non a caso si chiama Matheson proprio la Weaver.

Red lights robert de niroRed lights robert de niro

L'idea di Cortés, insomma, era quella di un grande film di scontri magici, tipo "The Prestige" per intenderci, con qualcosa delle costruzioni macchinose alla Shyamalan, ma con il gusto del fantastico del grande Matheson. Purtroppo la cosa che funziona meglio è l'effetto speciale di presentarci Barcellona fingendo che sia chissà quale cittadina americana.

Cillian Murohy Red LightsCillian Murohy Red Lights

In questo Cortés e i suoi uomini sono stati davvero bravi. Se la Weaver è meglio qui che in altri film, dove è usata ormai come pura presenza, De Niro sforna un altro dei suoi inutili cammei. Ci sarebbe voluto un Vincent Price dei bei tempi di Matheson per il ruolo del magico sensitivo Silver. Ma forse ci sarebbe voluto anche un Roger Corman a dirigere un film così.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO