COMPAGNI CHE SBAGLIANO (IL FILM) - ESCE UN ESILARANTE “SBATTI BELLOCCHIO IN SESTA PAGINA”, ANTOLOGIA DELLE RECENSIONI DEI GIORNALI DELLA SINISTRA EXTRAPARLAMENTARE DAL ’68 AL ’76 - L’UNICA COSA CHE INTERESSAVA ERA CHE I FILM FOSSERO FUNZIONALI ALLA LOTTA DEL PROLETARIATO - I FRATELLI TAVIANI, BERTOLUCCI E SPIELBERG MASSACRATI PERCHE’ TROPPO “BORGHESI” - LA POLEMICA DI AVANGUARDIA OPERAIA CON ROBERTO ROSSELLINI…

Condividi questo articolo


Riccardo Barenghi per "la Stampa"

ALTE CARICHE FICTION FESTIVAL FRANCESCO GESUALDI STEVE DELLA CASA - copyright PizziALTE CARICHE FICTION FESTIVAL FRANCESCO GESUALDI STEVE DELLA CASA - copyright Pizzi

Se siete appassionati di cinema e se, magari, eravate nell'età della ragione negli Anni Settanta, vi divertirete a leggere Sbatti Bellocchio in sesta pagina di Steve della Casa e Paolo Manera edito da Donzelli. Un'antologia - corredata da una prefazione di Marino Sinibaldi e da una postfazione dei due autori - delle recensioni apparse sui giornali della sinistra extraparlamentare dal'68 al '76. Farete un tuffo nel passato, probabilmente vi verranno i brividi di fronte a un certo tipo di linguaggio e a una serie di argomenti non solo datati ma anche alquanto rozzi.

MARCO BELLOCCHIO CON LOCCHIO NEROMARCO BELLOCCHIO CON LOCCHIO NERO

Però avrete anche qualche piacevole sorpresa nello scoprire punti di vista intelligenti,curiosità intellettuale e originalità nell'affrontare un mondo, quello della celluloide appunto, che non era esattamente il centro della lotta di classe, i cortei anche violenti, le occupazioni di case e scuole, l'imminente rivoluzione (mai arrivata ma invocata e creduta possibile), ciò che insomma era l'interesse principale dei gruppi della sinistra estrema e dei loro giornali.

Tuttavia c'è sempre un filo rosso (l'aggettivo in questo caso ha anche un significato politico) che percorre tutte le recensioni, anche le migliori: il film preso in esame deve sempre rispondere alla domanda di fondo, se cioè si tratta di un contributo alla causa oppure se, per quanto animato dalle migliori intenzioni, alla fine risulta un prodotto «borghese». Quindi da stroncare, magari boicottare, comunque bocciare. Gli esempi non mancano.

I FRATELLI TAVIANI VINCONO L ORSO D ORO AL FESTIVAL DI BERLINOI FRATELLI TAVIANI VINCONO L ORSO D ORO AL FESTIVAL DI BERLINO

Leggiamo su Lotta continua a proposito di «Allonsanfàn»: «Incapaci di stabilire un rapporto con la realtà della lotta di classe, incapaci di studiare i nodi del presente e i suoi germi di futuro, i Taviani si uniscono così alla vasta schiera di intellettuali dal pessimismo facile, che cercano giustificazioni alla loro separatezza, al loro isolamento, alle loro scelte revisioniste o reazionarie, con discorsi sempre più metafisici...».

bernardo bertolucci sul set di io e te con jacopo olmo antinoribernardo bertolucci sul set di io e te con jacopo olmo antinori

Oppure, ancora su Lotta continua troviamo un articolo su «Novecento» di Bertolucci, che «propaganda l'ideologia del compromesso storico», non a caso esso «è sostenuto concordemente dal Pci e dalla borghesia estetizzante tardo-capitalista, dalla Rai e insieme dai quotidiani revisionisti».

Ma se vogliamo una sintesi efficace del discorso, basta leggere cosa scrive il Quotidiano dei lavoratori a proposito di «Sugar land express di Spielberg»: «Cosa si può chiedere in positivo a un prodotto della cinematografia borghese? Cosa aspettarsi di valido, dando per scontato il fatto che, per definizione, non nasce da un terreno e da un presupposto rivoluzionario proletario?».

Umberto EcoUmberto Eco

Ovviamente e per fortuna ci sono anche articoli che entrano più nel merito del film, vedi per esempio la polemica tra lo stesso Quotidiano dei lavoratori e Roberto Rossellini (che peraltro simpatizzava con Avanguardia operaia,editore del giornale) a proposito del suo «Anno uno». Oppure discorsi come quello di Umberto Eco sul manifesto (firmandosi Dedalus) in cui invitava i militanti a «usare anche Toro seduto», perché «ogni film può diventare occasione di un discorso politico...».

paolo manerapaolo manera

Tanto che sullo stesso quotidiano, Valentino Parlato scrive che «La classe operaia va in paradiso» «ha il merito di rispecchiare e comunicare questo mondo che conosciamo. Il limite, consistente, è di non essere un film militante e questa mancanza si riverbera sulla stessa narrazione. Tutto quel che il film dice è vero, ma appare insufficiente. Penso a quanto è difficile scrivere una corrispondenza di fabbrica veramente militante e so che i lettori del manifesto vorrebbero qualcosa di più dai film...».

Tuttavia si spera che quei lettori non siano accorsi in massa in qualche saletta fumosa per vedere due documentari realizzati dal «Centro cinematografico del Partito sotto la guida del Comitato nazionale Stampa e Propaganda. Il popolo calabrese ha rialzato la testa e Viva il Primo maggio rosso!». Lo scriveva Servire il popolo il 9 maggio 1969 aggiungendo una frase del presidente Mao: «Bisogna far sì che la letteratura e l'arte entrino a far parte integrante dell'intero meccanismo della rivoluzione,operino come un'arma potente per unire e educare il popolo a combattere come un sol uomo contro il nemico».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO