Antonio D’Orrico per “Sette - Corriere della Sera”
DARIO SALVATORI SI CHIEDE: sarebbe così esaltante la scena di Rocky Balboa che corre per le strade di Philadelphia senza la tromba di Maynard Ferguson in Gonna Fly Now? Leonardo DiCaprio e Kate Winslet non «sarebbero soltanto due turisti suicidi sulla prua del Titanic se non fosse per la melodia di My Heart Will Go On»?
E farebbe così tanta paura la scena di Janet Leigh sotto la doccia in Psycho senza «lo stridio isterico» del violino?
Salvatori cita il regista Robert Bresson: «L'occhio è superficiale, mentre l'orecchio è profondo». Io aggiungo Ruggero Guarini, una delle migliori menti della sua generazione (Napoli 1931), e la sua domanda: «Cosa resta di tanti film se gli levi le canzoni?».
Ho rivisto Il grande freddo, film saldo di un'epoca. La storia che racconta è raccontata principalmente dalle canzoni (stupende) di cui è intessuto. Più che un film è un bellissimo festival di Sanremo americano.
IL SALVATORI 2021 (Iacobelli editore), il dizionario della canzone di Dario Salvatori, è al primo posto, oggi, nella mia Hit Parade personale. Mentre, nel mio personale album Panini, al top è da mesi Luis Muriel, ormai la reincarnazione di Ronaldo (il Fenomeno); 2° Lukaku; 3° Mkhitaryan. Eriksen e Perisic stanno arrivando (al suono della tromba di Maynard Ferguson)
rocky corsa sulla scalinata MY HEART WILL GO ON TITANIC
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