“DE SIERVO NON FA PARTE DELLA “FONDAZIONE BIG BANG” - M5S EMILIA: “BECHIS HA INVENTATO DI SANA PIANTA LA STORIA DI FAVIA E DEGLI INVESTIGATORI PRIVATI” - SEMPRE CONVINTI CHE LA FALLACI AVESSE TORTO? - DELLA VALLE FA LA MORALE. MA LUI NON HA GIA' DELOCALIZZATO ALL'ESTERO? - NESSUNO S’È ACCORTO CHE MONTI STA VENDENDO UN PEZZO DI ENI? - AL SENO DI KATE PREFERISCO IL CULO DI PIPPA…

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Riceviamo e pubblichiamo:

GIOVANNI FAVIAGIOVANNI FAVIA

Lettera 1
Malgrado la mia richiesta di rettifica inoltrata ieri continua ad apparire in bella evidenza sul sito Dagospia la notizia, falsa e pregiudizievole, che il Dott. Luigi De Siervo, dirigente RAI, sarebbe consigliere d'amministrazione della Fondazione Big Bang che presiedo. Le chiedo nuovamente di volerla rettificare con la stessa prontezza che a Dagospia è riconosciuta quando si tratta di rendere noti retroscena e gossip.
Grato di un cortese riscontro, La prego di gradire i migliori saluti
Avv. Alberto Bianchi

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Lettera 2
Se i lettori di Libero amano le storie inventate, potrebbero comprare dei romanzi. E Franco Bechis, scriverli. Il suo nuovo, ‘documentatissimo e verificatissimo' scoop, su una presunta cena di Giovanni Favia con un'agenzia investigativa privata, è pieno di falle.

Primo: a quella cena c'ero io, Andrea Defranceschi, che presiedo il Gruppo Consiliare e firmo ed autorizzo le spese.

Secondo: la spesa rientra in quella che è la mia attività di Consigliere Regionale. Vediamo perché.

Quella sera dell'aprile 2011 mi trovavo a San Benedetto Val di Sambro (BO) per partecipare a un'assemblea pubblica sulla Variante di Valico assieme al locale Comitato. Sulla Variante di Valico ho presentato interrogazioni, domande a risposta immediata, risoluzioni e portato alla pubblica conoscenza molti documenti. Al termine dell'assemblea, ormai a tarda ora, una signora assieme al marito - simpatizzanti del Movimento - mi hanno avvicinato chiedendomi di parlarmi. Mi hanno detto di avere un'agenzia investigativa e volevano propormi dei servizi, peraltro gratuiti, che potessero essere di supporto alle azioni che svolgiamo in Regione.

Dato che non avevo ancora cenato, li ho invitati a parlarne a tavola, prima che l'unica locale osteria chiudesse. Mi hanno spiegato cosa potessero fare loro come agenzia, quali fossero i limiti di legge e la validità delle prove eventualmente raccolte e altro.

Oriana FallaciOriana Fallaci

Quotidianamente mi occupo di abusi edilizi, cave e impianti di lavorazione della ghiaia abusivi, con denunce spesso inascoltate; di consiglieri regionali che dichiarano residenze di dubbia realtà per incassare i rimborsi chilometrici, e altre complesse situazioni. Ritenevo potesse essere utile raccogliere prove documentali da allegare agli esposti che deposito in Procura con una certa costanza, e con qualche buona soddisfazione per la legalità nel territorio.

Ho appreso informazioni interessanti, che sicuramente potranno essermi eventualmente utili per azioni future, ma a oggi né io, né Giovanni (cui ho relazionato l'incontro), abbiamo ritenuto opportuno percorrere questa strada. Non vedo per quale motivo chi denuncia a proprio rischio il malaffare di questo Paese, con coraggio e intraprendenza, non dovrebbe avvalersi, oltre che di geologi, legali, architetti o geometri, anche di seri e onesti professionisti che effettuano legali attività di indagine riconosciute e autorizzate dalle leggi italiane.

Terzo: essendo l'unico soggetto politico di questo Paese che rendiconta puntualmente ogni spesa online, il Movimento 5 Stelle è l'unico cui questi giornalai (con tutto il rispetto per gli edicolanti), pagati dalla politica con milioni di nostri euro, fanno le pulci. Il problema è che non ne azzeccano una. Perché, loro malgrado, la trasparenza premia, sempre e comunque.

Quarto... Ci sentiamo al prossimo romanzo d'appendice di Bechis e soci!

ANDREA DEFRANCESCHI
Capogruppo
Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Lettera 3
Zeman, tutto fumo (dalle narici) e niente arrosto.
Dino Manetta

Sergio Marchionne fiatSergio Marchionne fiat

Lettera 4
ciao dago,
e così, sembra che sta fabbrica italia fosse soltanto ‘na sòla. e magari scopriremo, con il tempo, che marchionne lo svizzero era sì un amministratore delegato, ma delegato solo a portare il patrimonio della grande famiglia in salvo all'estero. come uno spallone qualunque, molto ricco ma senza cravatta.
rob

Lettera 5
Alfano : "Via i rubagalline" ,magari si limitassero alle galline!Ma uno che non è riuscito a mandare via nemmeno l'inutile e ridicola Minetti, come può sperare di mandare via una bella fetta (termine quanto mai adeguato) di amministratori e politici del Pdl?!?
Sanranieri

DIEGO DELLA VALLE jpegDIEGO DELLA VALLE jpeg

Lettera 6
Caro Dago, te la ricordi la bella canzone del film Bagdad Cafè? I'm calling you... un grazioso ministro del lavoro, un amministratore delegato un po' freddino ultimamente...come una coppia qualsiasi...lei aspetta una chiamata....la comparsa di una dannata bustina sul display del cellulare...ma niente...tutti uguali gli uomini ti promettono, ti illudono e poi...I'm calling, can't you hear me...macchè
Ciao
Daniela

Lettera 7
Che diceva la criticatissima Fallaci? Sempre convinti che avesse torto?
Gabriella

Lettera 8
Caro Roberto, può un sindaco in carica fare contemporaneamente una sua personale campagna elettorale in giro per l'Italia ? I Fiorentini non hanno nulla da dire ? e la legge che cosa dice ? Margherita - Venezia

Lettera 9
Carissimo Dago,
dopo la pubblicazione delle foto della principessa Kate sono sicuro che verra' arruolata nel CORPO degli Agenti Segreti Inglesi con il codice ZERO_ZERO_TETTE!
Saluti
Roby67

kate middleton topless closerkate middleton topless closer

Lettera 10
Una domanda per Marchionne.
Come mai un operaio tedesco guadagna il doppio di uno italiano (manodopera + elevata) ma le autovetture tedesche stanno meglio delle italiane sul mercato?
La differenza è data dagli stipendi dei dirigenti italiani a dalla loro incapacità?
Nicola Desiderio

Lettera 11
Caro Dago, quella di Don Diego della Suola contro Kapitan Marpionne e' una sfida che sa di duello, ognuno con le armi piu' consone.
Il mocassinaro sguaina la pochette, risponde l'auto(poche)revole svizzero-canadabruzzese sfoderando un pullover dei suoi.L'articolo di ieri su Repubblica, per le foto delle reali zinne di Kate e conseguente deriva antieditore (Berlusconi), sembra una vera merlata. Pare quasi prospettare una specie di guerra delle Falkland in salsa italiana. Visti i toni c'e' da aspettarsi l'arrivo della flotta della Royal Navy
nelle acque davanti a Villa Certosa e gli aerei della Raf volare bassi sopra Arcore.
Al solo pensarci, vengono i brividi alle nostre repubblicane tette.
Saluti, Labond

LATO B DI PIPPALATO B DI PIPPA

Lettera 12
Della Valle fa la morale. Ma lui non ha gia' delocalizzato all'estero da tempo? Produce all'estero a prezzi bassi, ma vende in Italia a prezzi Italiani.
Cari saluti.
Claudio Baffoni

Lettera 13
Se un grandissimo imprenditore chiama i suoi dipendenti collaboratori, vuol dire che li tratta da schiavetti.

Lettera 14
Caro Dago ma i nostri parlamentari, i nostri giornaloni ostaggio della Grande Finanza, si sono accorti che il Goldman governo di Mario Moody's, dopo aver candidamente ammesso di aver aggravato la crisi economica, sta vendendo, tramite la Cassa depositi e prestiti, quel che ci rimane dell'ENI, l'asset strategico per antonomasia del nostro Paese, quel "cane a sei zampe" che costò la vita al suo artefice, Enrico Mattei ?

Lettera 15
Caro Dago,
esiste solo un modo per salvare la FIAT: che il tesoro o un fondo ad esso collegato rastrelli azioni direttamente sul mercato e entri nel capitale. (un po' come ha fatto la BCE con i bond). Un'OPA ostile ai danni della FIAT, per consegnarla poi a imprenditori più adeguati di Elkann. A quel punto il furbetto con il pulloverino cambierebbe atteggiamento, e come se cambierebbe atteggiamento.

MATTEO RENZI jpegMATTEO RENZI jpeg

Le auto gli italiani le hanno fatte sempre meglio degli americani, e Marchionne siccome è più americano che italiano, di creatività e gusto non ne capisce niente ed è questo (implicito anche nelle parole di Della Valle) il vero fallimento della FIAT: Marchionne crede nella finanza ma non crede nel valore e nella differenza che può fare il prodotto in sè (tipico della filosofia industriale italiana).

Non possiamo consegnare un'azienda agli USA costi che quel costi, il governo dovrebbe intervenire direttamente con il capitale, e non fare incontri inutili che sono solo un'occasione per Marchionne per prenderci in giro. Servono misure concrete.
Alessandro

Lettera 16
Redazione Dago
la necessità di rottamare la classe dirigente del PD non è circoscrivile al solo Fassino
ma a tutti quelli che da oltre 35 anni sta ancora li: gente che ha creduto alle favole
di Breznev e di Gromyko. qualcuno come Uolter ha avuto l'ardire di abiurare la vecchia fede altri come il mago Dalemix di accreditarsi presso l'odiato Yankee
Come si fa a non votare REnzi o Grillo ?
Tralascio ogni considerazione su Rutelli o Bindi per non sprecare del tempo.
Darimatea

PIERLUIGI BERSANIPIERLUIGI BERSANI

Lettera 17
Dago, dammi pure del plebeo ma a me le ciucce aristocratiche della Kate di Middelton non mi attizzano, e lei mi sembra un po' focaccina. Per carita' non voglio sembrare schizzinoso pero' a me ci piacciono di piu' quelle grosse.
Un abbraccio.
Lo scrondo

Lettera 18
Caro Dago,
tante storie per dei seni fotografati che, a dir il vero, non hanno nulla di regale. Al seno della principessa preferisco il lato B della sorella. Gli inglesi, falsi puritani,
dovrebbero tacere, poiché sulle loro riviste hanno pubblicato di peggio e di più.
Cordialmente.
Annibale Antonelli

Lettera 19
Gentil Dago,
A guardar le foto, il sosia di Giulianone Ferrara, ex capogruppo Pdl Lazio, più che Fiorito, dovrebbe chiamarsi Pasciuto....Un buon avvocato, come Taormina, per il notabile di Anagni, che faceva scorpacciate di abbacchi e di voti ? Giusto, ma Berlusconi gli dia il nome del suo dietologo, pardon nutrizionista, com'è più fine definirlo.

MARIO MONTIMARIO MONTI

E a Meloni e Rizzoli, scatenate contro il robusto collega, due domandine :non avreste potuto chiedere ai capataz di bloccarne l'imbarco in lista ? O, allora, i consensi...fioriti eran più che graditi anche se odoravano di cacio, pepe e...?

Il garantismo - vigente per Cosentino, Formigoni e, a suo tempo, per Cesarone Previti -per il consigliere laziale lo aboliamo, solo perchè sembra che fosse di...buon appetito, e non solo a tavola...

Dal Pdl al PD. Nel clan Bersani, da ieri, è aumentato l'ottimismo. Ci si augura, infatti, che il giovin Renzi segua almeno un paio dei consigli, dispensati da Ferrara. Giulianone, come è noto, ha sempre portato fortuna ai suoi politici di riferimento, da Bettino a Silvio....O no ?
Ossequi
Pietro Mancini

Lettera 20
Caro Dago, cosa dici io che ho sempre votato PRI e poi per il Cav ma come probabile elettore di Renzi posso andare a votarlo a quella strana roba che sono le primarie del PD? Mannoni Tg3, ad esempio, trasuda riprovazione al solo pensiero. Per accedere alle primarie bisogna aver votato almeno una volta il "PD CLASSIC"? Ma le elezioni non si vincono al centro? Al gazebo useranno metodi di selezioni lombrosiani? Estetici? Dovrò andare in eschimo?

Nicole Minetti SexyNicole Minetti Sexy

Sarà ancora riprovevole anche se contro Renzi scateneranno ai gazebo tutto l'apparato organizzato del vecchio PCI e del sindacato distorcendo la situazione? Sarà ancora riprovevole pensando a quali infiltrazioni e nefandezze anti Cav attuerebbero se il PDL fosse risucchiato in questa amena prassi che sono le primarie? Ho un solo dubbio: Renzi è maggioranza nel paese ma ultraminoranza nel suo partito. Come farà poi in parlamento? come governa se il 90% dei parlamentari la scelgono gli altri del suo partito che la pensano in modo opposto su quasi tutto?

Lettera 21
Caro Dago secondo alcuni, i primi provvedimenti, del cosiddetto "SalvaItalia" del governo Monti, in particolare la tassa sul lusso, riedizione aggiornata della serie red terror, "facciamo piangere anche i ricchi", si sono rivelati, alla luce dei fatti e degli effetti, delle clamorose idiozie.

Hanno determinato una caduta netta degli introiti Iva del settore noto, ma evidentemente non a tutti, come componente trainante del made in italy, innescando crisi e perdite di posti di lavoro. Il risultato netto, assolutamente negativo. Erano previste, dalla Nautica, entrate per 150 miln €, 350 per tutto il settore, risultato, 23 miln€(da Giannino di r24). Dati comunque facilmente verificabili, assieme alla caduta del pil, alle minori entrate e maggiore disoccupazione.

ANGELINO ALFANOANGELINO ALFANO

E' probabile che, i felici possessori ed acquirenti dei beni di lusso, obbligati all' espatrio, dal loro punto di vista ringrazino, in discreta compagnia con i titolari dei conti parcheggiati abusivamente in Svizzera, o perlomeno di quelli che si sono scordati di averli ancora li. Sembra comunque di comprendere che tra i cosiddetti o sedicenti tecnici sia accertata qualche sorprendente difettosità. Se ancora da quelle parti, sono certo che il gentile dott. Enrico Bondi non si rifiuterebbe per una lezioncina sul punto di pareggio tra ricavi e costi, break even per Monti.
Max

Lettera 22
Caro Dago, ma perchè lo scarparo, dopo che il suo giornale ha appoggiato un governo che ha ulteriormente massacrato l'industria italiana, invece di prendersela con gli industriali che fuggono da questo paese, non si compra lui lo stabilimento di Termini Imerese e ci fa vedere come si fa a produrre e a vendere in Italia auto equivalenti a quelle tedesche, pur avendo un ricarico fiscale pressochè doppio?

O forse è meglio stare dalla parte di quelli che usufruiscono del carico fiscale esagerato imposto alle industrie (tutti concordi a cazziare Marpionne perchè vedono sfumare la loro fonte di reddito da nullafacenti), e cuccarsi i proventi per stampare un giornale da cui poter raccontare tutte le proprie fregnacce?
Oltretutto così si guadagna pure la partecipazione ai salotti televisivi dell'intellighenzia di sinistra, fregnacce a gogo e tante scarpe vendute!
Stefano55

FRANCO FIORITOFRANCO FIORITO

Lettera 23
Caro DAGO, vorrei ricordare che, quando Sarkò e Cameron si imbarcarono nella missione salvatrice in Libia, Berlusconi cercò di starne fuori, poi dovette cedere alle pressioni anche di Napolitano, il quale si premurò di spiegare che l'intervento era di "pace" in appoggio all'immancabile "mandato ONU" e non di guerra (come tale sarebbe stato proibito dall'art. 11 della costituzione).

Premesso che tutt'ora nella mia pochezza non capisco da differenza fra far partire un jet carico di bombe in "missione di pace" e "in missione di guerra", vorrei ringraziare tutti i sopra elencati statisti che ci hanno scodellato Al Qaeda sulla soglia di casa, dove si fa beffe della prima potenza mondiale, figurati di loro e di noi. Noi, il cui peso sul piano internazionale è ben misurato dalla vicenda dei due marò in India. Sempre grazie, Presidente! Arriverà il 2013...Saluti BLUE NOTE

 

 

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