IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA AVETE “ITALIA A MANO ARMATA” E “IL CASO SPOTLIGHT” SU UN GRUPPO DI GIORNALISTI DEL “BOSTON GOLBE” CHE RIVELÒ IL SISTEMA DI COPERTURE FRA CHIESA CATTOLICA, PRETI PEDOFILI E MAGGIORENTI LOCALI, CHE DIVENTÒ UNA BOMBA ATOMICA NON SOLO IN AMERICA, MA ANCHE AL VATICANO. NEMMENO I TRAVAGLIO E I GABANELLI BOYS AVREBBERO OSATO TANTO – IN SECONDA SERATA PASSA IL FILM SUL MONDO DEL PORNO DI HOLLYWOOD NEGLI ANNI DI JOHN HOLMES, “BOOGIE NIGHTS” E “CALORE IN PROVINCIA” IO…” - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

italia a mano armata italia a mano armata

Che vediamo stasera? Su Cine 34 alle 21 passa “Italia a mano armata” di Marino Girolami con Maurizio Merli, Raymond Pellegrin, John Saxon, Mirella D'Angelo, Toni Ucci, il poliziottesco che chiude la trilogia del commissario Betti di Maurizio Merli. Girato a Genova ma con un occhio al triangolo industriale del nord e ai rapimenti di bambini. Bella musica di Franco Micalizzi. Iris alle 21 risponde con un Clint Eastwood d’annata, “Corda tesa”, firmato alla regia dallo sceneggiatore  Richard Tuggle, ma in realtà diretto grandemente dal potente produttore e protagonista Clint Eastwood. Ci sono anche Geneviève Bujold, Dan Hedaya, Alison Eastwood, la figlia di Clint, al suo esordio. Tutto girato a New Orleans.

 

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Canale 27 alle 21, 10 presenta “Mr Crocodile Dundee II”, sequel del divertente film d’avventure australiane diretto stavolta da John Cornell con Paul Hogan, Linda Kozlowski, John Meillon. Troviamo un sequel anche su Rai Movie alle 21, 10, “La pantera rosa 2”, diretto dall’oscuro Harald Zwart con Steve Martin, Jean Reno, Emily Mortimer, Andy Garcia, Yuki Matsuzaki, Alfred Molina. Magari non è male il thriller neozelandese “119 giorni alla deriva” di John Lang con Dominic Purcell, Peter Feeney, Queen Black, Greg Johnson, con quattro uomini su un catamarano diretto all’isola di Tonga che si capovolge in mezzo a una tempesta e i quattro passeranno 119 giorni insieme non proprio allegrissimi.

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Su 7Gold alle 21, 15 vedo che passa un poliziesco tratto da un racconto di Dashiell Hammett e diretto da Bob Rafelson nel 2002, “No Good Deed. Inganni svelati”, con Stellan Skarsgaard, Samuel L. Jackson, Milla Jovovich, Doug Hitchinson. Non ha gran fama, però… Rai Storia alle 21, 15 presenta “Il caso Spotlight” di Thomas McCarthy con Mark Ruffalo, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e Stanley Tucci, thriller giornalistico con scoop che fa tremare Boston ambientato nel 2001, quando i giornali erano ancora giornali.

 

il caso spotlight 6 il caso spotlight 6

Michael Keaton è a capo di un gruppo di pistaroli del "Boston Globe", il gruppo Spotlight appunto, che partendo da una serie di casi di pedofilia, rivelò il sistema di incastri e di coperture fra Chiesa Cattolica, preti pedofili e maggiorenti locali, tutti cattolici irlandesi. Una scoperta che diventò una bomba atomica non solo a Boston, ma si estese a tutta l’America fino a arrivare al Vaticano. Nemmeno i Travaglio e i Gabanelli boys avrebbero osato tanto. Michael Keaton, già Batman e Birdman, veste i panni del vero super-pistarolo Walter Robinson che scoprì appunto che il 6 per cento dei preti cattolici era pedofilo.

 

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Ma se a Boston il 6 per cento dei preti significava 90 preti pedofili, chissà quanti erano a Roma?  Eppure nell'elenco finale dei preti pedofili scoperti in tutto il mondo, mancava solo Roma, anche se il pessimo cardinale Law di Boston venne mandato per punizione a San Maria Maggiore. Detto questo, però, neanche il grande giornalista interpretato da Michael Keaton, e che nella realtà vincerà il Pulitzer per i suoi servizi sui pedofili di Boston, è così innocente. Il suo vecchio capo glielo dice. Avrebbe potuto scoprire molto prima questa pessima storia che pesa sulla città e dove nessuno è fuori dagli intrighi. Aveva pure tutte le prove sotto il naso.

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Su Canale 20 alle 21, 15 il folle “Ghost Rider: Spirito di vendetta” diretto da Mark Neveldine e Brian Taylor con Nicolas Cage, Idris Elba, Ciarán Hinds, Christopher Lambert, Johnny Whitworth. Piuttosto stracult. Preferirei magari vedere il biopic spagnolo “Ignazio di Loyola” di Paolo Dy, Cathy Azanza con Andreas Muñoz, Javier Godino, Julio Perillán, Gonzalo Trujillo, Isabel García Lorca, proposto da Tv2000 alle 21, 20. Piuttosto deludentio e poco interessanti i film proposti dalle generaliste in prima serata

 

ghost rider spirito di vendetta ghost rider spirito di vendetta

. Il drammone familiare “Quando un padre” di Mark Williams con Gerard Butler, Max Jenkins, Willem Dafoe, Alfred Molina, Alison Brie, Gretchen Mol, Canale 5 alle 21, 20, “Faccio un salto all’Avana” di Dario Baldi con Enrico Brignano, Antonio Cornacchione, Francesco Pannofino e Aurora Cossio, che ebbe un piccolo periodo di gloria come quasi fidanzata di Berlusconi, cosa che gli procurò qualche ruolo nel cinema, Rete 4 alle 21, 25.

nicolas cage ghost rider spirito di vendetta nicolas cage ghost rider spirito di vendetta

 

Passiamo alla seconda serata. Ci sarebbe la commedia demenziale “How to Be a Latin Lover” di Ken Marino con Eugenio Derbez, Salma Hayek, Rob Lowe, Kristen Bell, Raphael Alejandro, Michael Cera, Rai Movie alle 22, 45. Non lo ha visto nessuno. Cine 34 alle 23 propone “Un poliziotto scomodo” di Stelvio Massi con Maurizio Merli, Olga Karlatos, Massimo Serato. Francamente modesto il “Geronimo” di Arnold Laven con Chuck Connors troppo alto e troppo bianco per poter essere un Geronimo credibile, infatti venne contestato dalle comunità indiane, Armando Silvestre, Kamala Devi, Pat Conway, Claudio Brook, Adam West, Rai Movie alle 0, 45.

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Occhio alla commedia con le molestie sessuali sul lavoro operate dalle donne manager sui maschi, “prestazione straordinaria” di Sergio Rubini con Sergio Rubini, il molestato, Margherita Buy, la molestatrice, Alessandro Haber, Simona Izzo, Cine 34 alle 0, 55. Iris all’1, 35 presenta l’opera prima di Paul Thomas Anderson ambientata nel mondo del porno di Hollywood negli anni di John Holmes, “Boogie Nights. L’altra Hollywood” con Mark Wahlberg in versione giovane pornostar dotatissima, Burt Reynolds, Heather Graham, Julianne Moore, William H. Macy, John C. Reilly.

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Quanto a sesso non scherzo neanche il documentario “Penissimo” di Gabi Schweiger, Cielo all’1, 50. Nella notte più fonda trovate “Comizi d’amore” di Pier Pasolini, celebre film inchiesta sull’amore in Italia dove parlano Alberto Moravia, Ignazio Buttitta, Cesare Musatti, La7 alle 2, 30, “Nottataccia” di Duccio Camerini con Stefania Sandrelli, Massimo Wertmuller, Stefano Antonucci, Cine 34 alle 2, 40. Mi incuriosisce molto “Traditori”, girato da Herbert J. Biberman nel 1944 con Lloyd Bridges, Nancy Gates, George Coulouris, Paul Guilfoyle, Rai Tre alle 3, 05. Faceva davvero ridere “Vent’anni dopo”/”Stanlio e Ollio teste dure” di John G. Blystone con Stan Laurel, Oliver Hardy, Billy Gilbert, Patricia Ellis, Rai Movie alle 4.

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 Chiudo con “Calore in provincia”, commedia erotica di Roberto Bianchi Montero con Enzo Monteduro, Francesco Mulé, Valeria Fabrizi, Patrizia Gori, Venantino Venantini, Cine 34 alle 4, 10. Girato a Maglie, in Puglia, subito dopo La cameriera da Roberto Bianchi Montero, quando il film ancora si intitolava Peccato e castità e doveva esserci Daniela Giordano al posto di Patrizia Gori. Rimane al suo posto da protagonista, invece, Enzo Monteduro, nato a Scorrano, nel Salento.

 

 Monteduro racconta nella sua intervista a “Cine70”: “Ho bei ricordi di quel film e di quel personaggio. Lo girammo a Otranto, a Maglie. Il titolo originale doveva essere Mafioso di paglia. Lo hanno cambiato perché se tu metti Mafioso di paglia con uno come Monteduro la gente entra e capisce che deve ridere. Perché uno come me mafioso non può essere: se vola uno schiaffo lo prendo senz’altro io… Invece Calore in provincia trasmetteva altre sensazioni… Joe Dallesandro aveva fatto il film Calore e siccome aveva incassato tanto – al Metropolitan è rimasto più di due mesi – allora, genialità dei produttori, si decise di chiamarlo Calore in provincia. (..)

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Anche Antonio De Donno, che aveva scritto la sceneggiatura, lo avrebbe voluto più Il mafioso di paglia, più comico… Francesco Mulè in questo film l’ho voluto io, perché la produzione per la sua parte aveva pensato di scritturare Richard Conte. Non volevano Francesco perché, dicevano, che di attore comico c’ero già io, e quindi non ne serviva un altro. Io li convinsi che con due comici il film avrebbe funzionato meglio. Conte, poi, morì dopo due settimane che avevamo iniziato le riprese…”.

 

Il film, racconta ancora Monteduro era prodotto dallo stesso Montero e da De Donno titolari della Messapia Film, “ma i soldi li mise il presidente di una banca, Vincenzo Tamborino: avevano fatto una società in cui i più poveri erano due notai… Hanno girato 3 o 4 film, tutti in loco”. C’è anche una grande scena di nudo di Monteduro che corre tra gli uliveti. Patrizia Gori, in “99 donne”, ricorda che il vecchio Montero era un po’ “rincoglionito”.

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