IL DIVANO DEI GIUSTI - IN CHIARO AVETE IL VECCHIO “WOLVERINE – L’IMMORTALE” CON HUGH JACKMAN MUTANTE CHE FINISCE IN GIAPPONE TRA YAKUZA E SAMURAI. NON È ANCORA IL CAPOLAVORO CHE SARÀ “LOGAN”, MA POCO CI MANCA - SU CIELO TORNA LA NUDISSIMA TINÌ CANSINO, CIOÈ LA SCELLA PEZZATO DI ARRAPAHO E LA CAMERIERA DI “DRIVE IN”, IN “DELIZIA” DI JOE D’AMATO - ALLA FACCIA DI “DIABOLIK” DEI MANETTI, RIAPPARE LA MITICA “SATANIK” DIRETTA DA PIERO VIVARELLI CON LA BELLISSIMA MANGIAUOMINI MAGDA KONOPKA, INTROVABILE DA ANNI - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

hugh jackman wolverine hugh jackman wolverine

Che vediamo stasera? In chiaro, in prima serata, avete il vecchio “Wolverine – L’immortale” diretto da James Mangold nel 2013 con Hugh Jackman come il mutante Wolverine che finisce in Giappone tra yakuza e samurai, Hiroyuki Sanada, Famke Janssen, Canale 20 alle 21, 05. Non è ancora il capolavoro che sarà Logan, ma poco ci manca.

serena autieri leonardo pieraccioni un fantastico via vai serena autieri leonardo pieraccioni un fantastico via vai

 

Su Rai Movie alle 21, 10 un film di Leonardo Pieraccioni con Serena Autieri che funzionò bene nel 2013, “Un fantastico via vai”, Rai Movie alle 21, 10. Uscì subito dopo la vittoria clamorosa di Matteo Renzi, un giorno dopo una terribile sconfitta della Fiorentina con la Roma, interamente ambientato a Arezzo, scritto assieme a Paolo Genovese.

leonardo pieraccioni massimo ceccherini un fantastico via vai leonardo pieraccioni massimo ceccherini un fantastico via vai

 

La conferenza stampa all’Adriano di Roma vide un Ceccherini in uno stato terribile, dopo una notte in bianco col suo amico Casaglieri che avrebbe dovuto fermarlo, che prendeva per il culo Panariello. “Facci ridere Giorgio, dai, dinne una delle tue”.

 

Scrivevo, allora, che ci sono almeno quattro elementi che mi piaciucchiavano parecchio. Intanto, veniva messo in scena un canino, certo Pantocho, odioso quanto il suo padrone, un nuovo ricco razzista che Giorgio Panariello modellava con accento credo più pistoiese che aretino, e l’animalino non moriva né stritolato da qualche schiacciasassi o soffocato sotto i cuscini del divano o con un volo dalla finestra.

 

il pescatore di sogni. il pescatore di sogni.

Poi, il grande ritorno del Ceccherini, barbuto e con ruolo paterno, come babbo di Chiara Mastalli, romana, e dimostrava di far ridere anche in ruoli più maturi. Il terzo e il quarto elemento ve li salto.

 

Ricordo però un grande inserimento come colleghi bancari di due comici romani così diversi come Marco Marzocca e Maurizio Battista, allora inediti per il cinema. Il Cecche oggi non è più quello della conferenza stampa del film, per fortuna. Ma il Casaglieri, ahimé, come il suo amico Monni, non ci sono più.

 

 

la bambina che non voleva cantare la bambina che non voleva cantare

Su Cine 34 alle 21 vi segnalo “Din Don 2” di Paolo Geremei con Enzo Salvi, Ivano Marescotti e Maurizio Mattioli, ma senza Maurizio Battista.

 

Mi sembra piuttosto interessante anche il film tratto da un romanzo di culto internazionale di Paul Torday come "Il pescatore di sogni” diretto dall’abile regista svedese Lasse Hallstrom con Ewan McGregor, Emily Blunt, Kristin Scott Thomas, dove la portavoce inglese di una sceicco yemenita fissato con la pesca al salmone come esperienza mistica contatta un vero esperto scozzese e lo trascina in Yemen, Iris alle 21.

 

enzo salvi din don 2 enzo salvi din don 2

 

Sembra ancor più interessante “Il libro di Henry”, diretto da Colin Trevorrow e sceneggiato da Gregg Hurwitz con Naomi Watts e Jacob Tremblay, dove in un paesino americano una cameriera con due figli a carico scopre che il più grande, Henry, 11 anni, malato terminale per un terribile tumore al cervello, è un piccolo genio e ha messo in atto un piano per aiutare la mamma e la sua compagna di classe che vive nella casa accanto alla loro, La5 alle 21, 10.

una bugia di troppo. una bugia di troppo.

 

E’ esattamente quello che pensate che sia “Mi presenti i tuoi?”, commedia di Jay Roach con vecchi volti popolari che fanno i consuoceri, Robert De Niro, Barbra Streisand, Dustin Hoffman, Blythe Danner, Canale 27 alle 21, 10. Penso sia terribile, malgrado il titolo clamoroso che tutto spiega, “Airplane vs Volcano” di James Kondelik con Dean Craig, Robin Givens, Cielo alle 21, 15, dove un aeroplano sta davvero per finire in bocca a un vulcano in eruzione. Gnam!!!

melanie griffith tom hanks il falo?? delle vanita melanie griffith tom hanks il falo?? delle vanita

 

Siamo nel pieno di un complotto per uccidere il Presidente americano in “The Sentinel” di Clark Johnson con Michael Douglas, Kiefer Sutherland, Kim Basinger, Eva Longoria, Martin Donovan, canale Nove alle 21, 25. Piuttosto bello, invece, “Il diritto di contare” di Thedore Melfi con Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Rai Uno alle 21, 25, storia di tre ricercatrici afro-americane della Nasa.

la bambina che non voleva cantare la bambina che non voleva cantare

 

Sembra che quando la vera Katherine Globe Johnson abbia visto, a 98 anni, la sua storia sullo schermo, si sia chiesta che cosa avesse di così interessante la sua vita per farci addirittura un film.

 

In realtà, quello che sostiene tutto il lungo racconto, è proprio la storia di Katherine e delle sue amiche, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, matematiche nere, che nei primi anni ’60 contribuirono, in pieno segregazionismo in Virginia, ai calcoli spaziali della Nato che mandarono il primo uomo americano, John Glenn, in orbita nello spazio e poi sulla luna.

 

 

alberto sordi l'avaro alberto sordi l'avaro

In seconda serata avete su Canale 27 alle 22, 55 “Una bugia di troppo” di Brian Robbins con Eddie Murphy, Kerry Washington, Clark Duke, Allison Janney, storia di un agente letterario che parla troppo per accaparrarsi gli scrittori. Al punto che un guru new age gli ha messo in casa un albero magico che perderà le foglie quando lui aprirà bocca. E quando le foglie saranno finite lui morirà…

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Su Rai Premium alle 23 avete la storia di Nada, “La bambina che non voleva cantare”, regia di Costanza Quadriglio con Carolina Crescentini, Sergio Albelli, Paolo Calabresi, Tecla Insolia.

 

don camillo e i giovani d’oggi don camillo e i giovani d’oggi

“Don Camillo e i giovani d’oggi” di Mario Camerini con Gastone Moschin e Lionel Stander, Cine 34 alle 23, fu il film di recupero dopo il disastro di quello che doveva essere l’ultimo vero film della serie con Fernandel e Gino Cervi protagonisti. In un primo momento, infatti, il film era stato iniziato con la regia di Christian-Jacque e la coppia ufficiale, ma dopo poche settimane Fernandel si sentirà male e uscirà di scena.

 

satanik satanik

Cervi e Christian-Jacque non se la sentono di continuare senza di lui e il film passerà al vecchio Mario Camerini con Moschin come Don Camillo e Stander come Peppone, spostando l’azione da Brescello a San Secondo Parmense e inserendo Carole André che non c’era nel primo film.

 

Ovviamente il film, senza i protagonisti ufficiali, non piacerà a nessuno. Massimo rispetto per Camerini, certo, ma viene considerato un vero Don Camillo. Lo aiutò girando anche molte scene la fantastica Sofia Scandurra, che già aveva a lungo lavorato come assistente di Luigi Zampa.

 

tini cansino delizia tini cansino delizia

 

Su Cielo alle 23, 15 torna la nudissima Tinì Cansino, cioè la Scella Pezzato di Arrapaho e la cameriera di “Drive In”, in “Delizia” di Joe D’Amato. Su Rai Movie alle 23, 15 passa “L’avaro” di Molière nell’edizione romana diretta da Tonino Cervi con Alberto Sordi come Arpagone attorniato da un cast che va da Laura Antonelli ancora bella a Miguel Bosé, da Lucia Bosé a Christopher Lee. Non era bellissimo, però, certo Albertone è Albertone. Girato subito dopo “Il malato immaginario”.

 

Su Iris alle 23, 20 segnalo un film di Brian De Palma che non ebbe molta fortuna, stroncato da critica e pubblico, ma che andrebbe rivisto, “Il falò delle vanità”, tratto dal best seller su Wall Street di Tom Wolfe con Tom Hanks, Bruce Willis, Melanie Griffith, Morgan Freeman. Non c’è un critico che ne avesse parlato bene quando uscì…

 

la isla minima la isla minima

“La isla minima” di Alberto Rodriguez con Raúl Arévalo, Antonio de la Torre, Nerea Barros, Rai 4 alle 23, 25, è un bellissimo thriller con serial killer nel profondo sud della Spagna. Vinse molti Goya, gli Oscar spagnoli, nel 2015.

 

the sentinel the sentinel

Su La7D alle 23, 35 avete ancora una volta “Insonnia d’amore” di Nora Ephron con Tom Hanks e Meg Ryan. Nella notte si va dal demenziale “Killer per caso” opera seconda di Ezio Greggio con lo stesso Greggio e veri attori americani, Jessica Lundy, Rudy De Luca, Dom DeLuise, Rete 4 alle 00, 50, a “Caligola e Messalina”, hard in versione soft di Joe D’Amato, Cielo all’1, da “Scherzi da prete” di Pierfrancesco Pingitore con Pippo Franco, Toffolo, Bombolo, Cochi, Cine 34 all’1, al cultissimo “Cobra” di George Pan Cosmatos con Sylvester Stallone armato fino ai denti che fa giustizia a modo suo crivellando di colpi i cattivi, Iris all’1, 45.

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Alla faccia di “Diabolik” dei Manetti su Cine 34 alle 2, 30 riappare la mitica “Satanik” diretta da Piero Vivarelli con la bellissima mangiauomini Magda Konopka, introvabile da anni, sembra che fosse addirittura una spia, Julio Peña, Umi Raho, Luigi Montini, prodotto da Romano Mussolini che perse solo soldi nel cinema, iniziato per lanciare Igli Villani.

 

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Lavora come aiuto per cinque settimane Pupi Avati (“Non c’è nulla di vergognoso nell’aver preso parte ad un film commerciale: è stato il mio primo rapporto con una troupe romana, una prima esperienza che mi ha dato molto coraggio”).

 

Il film non è bello, ahimé, Umberto Raho che sembra un impiegato del catasto, troppi spagnoli, ma la bella Magda Konopka lascia il segno e nei ricordi di Vivarelli sembra che fosse addirittura una focosa, che graffiava sul serio.

 

Tra i film della notte segnalo anche l’interessante commedia sulla realtà italiana “La supertestimone” di Franco Giraldi, con Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Orazio Orlando, Véronique Vendell, Rai Movie alle 2, 55, piuttosto raro, con la Vitti che incastra Tognazzi pappone, poi si pente e lo sposa. E lui la manda a battere.

 

 

magda konopka magda konopka

Su Rete 4 alle 3, 05 arriva “Il figlio della sposa” commedia iberico-argentina di Juan José Campanella con Ricardo Darín, Héctor Alterio, Norma Aleandro, Eduardo Blanco. Cultone della notte è il thriller-erotico fino a poco mai visto da nessuno “A.A.A. massaggiatrice bella presenza offresi” diretto col proprio nome (strano, eh?) da Demofilo Fidani con Simonetta Vitelli, Jerry Colman, Raffaele Curi, Carlo Gentili, Ettore Manni, Jack Betts più noto come Hunt Powers negli spaghetti western, ma soprattutto con Yvonne Sanson e Paola Senatore. Film a lungo ricercato e riapparso solo grazie a Cine 34…

 

Iris alle 4, 45 risponde con il decameroneide “Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno” di Bitto Albertini con Antonio Cantafora, Margaret Rose Keil, Mario Frera, Fortunato Arena. Sub-Decameron record della stagione ’72-’73 con 900 milioni d’incasso. Il protagonista, Antonio Cantafora, mi ricordava che al tempo avevano anche fatto gli slip, a via Condotti con la scritta di Metti lo diavolo ne lo tuo inferno.

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“Abbiamo girato il film al Castello di Balsorano, in tre settimane. Io facevo Mastro Ricciardo, un pittore, e faceva coppia con Mimmo Baldi, un attore che veniva dal varietà. Assieme facevamo secche tutte le mogli dei possidenti. Le donne del film erano eccezionali, stupende, il set era veramente allegro”.

 

Bitto Albertini ha raccontato, su “Nocturno”, una storia fantastica: “Come al solito avevamo accontentato la censura, tagliando qualche scena un po’ osé, ma poi successe una tragedia. Un giorno fui mandato a chiamare dalla casa di sviluppo e stampa: per sbaglio, una copia integrale era uscita, mi pare, a Viterbo.

 

 

Partii per quella città ed arrivai al cinema, dove lo spettacolo era già cominciato. Andai dal direttore dicendogli: ‘Sono qui per tagliare la copia, altrimenti passiamo dei guai’. Lui mi guardò e disse: ‘Lei non taglia un bel niente, perché qui è pieno di aviatori che tornano in caserma e raccontano ai loro commilitoni le scene; se arrivano gli altri spettatori e non lo vedono, succede un casino’.

 

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Il direttore del cinema chiamò il prefetto, che assistette ad una proiezione del film e poi mi fece anche i complimenti. Così una copia in Italia circolò integrale”. Per Marcello Garofalo “è probabilmente il più squallido e miserabile tra i decamerotici. C’è anche la soggettiva (finta) di un grosso sedere maschile che fa la cacca”. La chiude qui che è meglio.

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