Gareth May per “The Debrief”
Il “sexting” ha sempre avuto una pessima reputazione. Secondo alcune ricerche del 2012, è una causa dei comportamenti rischiosi fra gli adolescenti (sesso non protetto), e, secondo altri studi del 2014, le immagini scambiate sono associate a partner sessuali multipli e all’assunzione di droghe.
Per fortuna adesso gli accademici ci rivelano anche qualcosa di positivo. Secondo il nuovo studio americano della “Drexel University”, il “sexting” fa bene alla soddisfazione sessuale. I dottori Stasko e Geller definiscono “sexting” “foto sessualmente suggestive, in lingerie o nude, o testi che invitano più o meno esplicitamente all’atto sessuale”. Il campione per il sondaggio era composto da uomini e donne, focalizzato sugli adulti, non sui ragazzini, e la maggior parte dei partecipanti era bianca ed eterosessuale.
I risultati? L’82% dei partecipanti ha fatto “sexting” nell’ultimo anno, il 75% all’interno di una relazione seria. Emerge che chi ha fatto più “sexting” ha anche la maggiore soddisfazione sessuale. Il perché ce lo spiega il dottor Stasko: «Il “sexting” indica comunicazione aperta all’interno di una coppia. E’ un momento di gioco, un divertimento, una forma di complicità. E’ un modo brillante per comunicare all’altro le nostre fantasie erotiche e per scoprire i suoi interessi sessuali. Sarebbe più difficile, per molti, dirlo faccia a faccia. Il “sexting” ci insegna la pazienza e non discrimina, lo possono usare tutti».
Naturalmente non è uno strumento nuovo. James Joyce scriveva lettere sporcaccione a Nora già cento anni fa e, quando nacque la Polaroid, i giovani americani si fotografavano senza vestiti proprio come fanno oggi. Eileen Yaghoobian è la regista che ha fondato il sito “Send Me Your Sexts”, un servizio che prende i veri messaggi postati sul sito e li trasforma in cortometraggi.
Lei legge migliaia di “sext” al giorno e dice: «E’ il confessionale definitivo, dove le fantasie più viscerali, autentiche, divertenti e pericolose, trovano voce. Il “sexting” è il miglior sesso della mente». Certo i problemi ci sono, e non riguardano gli errori dei correttori automatici. Parliamo di “revenge porn” e di ciò che, una volta condiviso, può essere rubato, senza il consenso dell’interessato. Il “sexting” è diventato una specie di moneta sociale, con valore sia positivo che negativo. Possiamo rifiutarlo e condannarlo, ma fa parte dei rapporti fra adulti e ha un ruolo importante nelle relazioni felici.
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