C’ERAVAMO TANTO ODIATI – DELLA VALLE E BAZOLI POTREBBERO UNIRE LE FORZE IN RCS PER PROVARE A FERMARE LA FIAT DI ELKANN E FAR SALTARE ROTOLONE SCOTT JOVANE – I LIBRI COMUNQUE VERSO LA VENDITA PER FARE CASSA

Lo scarparo marchigiano, finora stranamente silente, pronto a preparare una lista per il prossimo cda insieme a Cairo e all’”arzillo vecchietto” Bazoli. Mediobanca, Unipol e Pirelli premono invece per una lista unitaria… -

Condividi questo articolo


Marcello Zacché per “il Giornale

 

Per formare il prossimo consiglio di Rcs, quello che dovrà anche decidere il futuro direttore del Corriere della Sera, potrebbe nascere un'inedita lista sostenuta dal presidente di Intesa, Giovanni Bazoli, Diego Della Valle, Urbano Cairo e con gli eredi Rotelli. Uno schieramento forte del 18% del capitale, pronto ad aggregare altri soci, su cui si è cominciato a ragionare in contrapposizione all'attuale primo azionista di Rcs, la Fiat con il 16%. Sarebbe un'iniziativa clamorosa, perché ostile al socio principale.

DE BORTOLI E BAZOLI DE BORTOLI E BAZOLI

 

Che può continuare a contare però su Mediobanca, che ha il 6,2%, e che è disponibile ad appoggiare solo una lista unitaria presentata dal socio di maggioranza. Viceversa, in caso di guerre intestine, si tirerebbe fuori perché destinata a uscire dal capitale.

 

Il punto è che le posizioni tra Fiat e alcuni altri azionisti sono divenute più distanti che mai. La svolta è avvenuta dopo che Cairo è uscito allo scoperto quasi a candidarsi, lui che è già editore, a guidare un gruppo che ritiene non risanato. Mentre solo poche ore prima il presidente Fiat, John Elkann, aveva definito ottimale la gestione Rcs, chiudendo ogni porta alla sostituzione dell'ad Pietro Scott Jovane. Due posizioni del tutto incompatibili, sulle quali il titolo è salito anche ieri (+2,5%).

john e lavinia elkann 74c3ed69cee473732d478e811ebc1c47 john e lavinia elkann 74c3ed69cee473732d478e811ebc1c47

 

La novità del listone sarebbe l'asse di Bazoli con Della Valle (per ora silente): le reiterate critiche di quest'ultimo al presidente di Intesa sono state tanto violente da portare Bazoli ad avviare un procedimento civile contro Mr Tod's. Ma ora i due potrebbero trovarsi dalla stessa parte nel tentativo di ribaltare gli equilibri di Rcs, avendo anche pronto un gestore e collante, quale è Cairo.

 

L'idea potrebbe anche essere una forma di pressione per portare Fiat a rivedere certe sue intransigenze, così da poter convergere su una lista unitaria, sicuramente preferita da tutti, compresi Pirelli e UnipolSai. In quel caso Cairo si sfilerebbe per presentare una lista di minoranza. Insomma, situazione fluida a 15 giorni dalla scadenza-liste del 29 marzo.

GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANN GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANN

 

In ogni caso la sorte di Rcs Libri sarebbe segnata: la cessione a Mondadori andrà avanti anche nel nuovo cda. Come ha fatto intendere in un'intervista l'ad UnipolSai, Carlo Cimbri che, in presenza di un debito fuori controllo, ha definito la cessione una «strada segnata».

della valle della valle

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...