PER FAR ANCOR PIU’ RICCO BENIGNI CI VUOLE VIALE MAZZINI - PER RISOLLEVARSI DALLA CRISI GUBITOSI INVESTE QUASI 5,8 MLN € PER IL TOSCANACCIO - ALLA FACCIA DELLA NOVITÀ, IL COMICO SARÀ IN PRIMA SERATA SU RAI 1 IL 17 DICEMBRE, E DOPO IL SUO SOLITO MONOLOGO, PARLERÀ PER DUE ORE DELLA COSTITUZIONE ITALIANA - MA POI… SORPRESA! AD ATTENDERE I DISGRAZIATI SPETTATORI ITALIANI C’È TUTTO IL MAL DI DANTE…

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Carlo Tecce per il "Fatto quotidiano"

MATTEO RENZI CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A ROBERTO BENIGNIMATTEO RENZI CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA DI FIRENZE A ROBERTO BENIGNI

La più bella del mondo, cioè la Costituzione italiana, è un titolo che per la Rai vale tantissimo. È la risposta al concerto di Adriano Celentano su Canale 5. È la proposta che svela le intenzioni (e le ambizioni) dei tecnici di viale Mazzini. È l'investimento finale, cade il 17 dicembre, che chiude un anno poco brillante con un protagonista sbrilluccicoso: Roberto Benigni su Rai1, l'evento per recuperare immagine e telespettatori.

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Questo ha un costo. Che non recita i tempi di sacrifici per l'azienda: 1,8 milioni di euro, pacchetto pronto e scenografia inclusa, girato a Cinecittà con la produzione Melampo (del premio Oscar) e Arcobaleno 3 (di Lucio Presta, il suo agente).

La Rai non potrà mai riconvertire l'indice Auditel in moneta pubblicitaria. Non ci sarà un guadagno immediato, dicono. Ma sperano che Benigni sia l'innesco per trascinare i telespettatori verso il pagamento del canone senza sentirsi obbligati e, soprattutto, delusi. Ma Benigni è un'operazione complessa e complessiva che prevede anche dodici serate di Tutto Dante, già confezionate, appena rimontate e disponibili per Rai2: dodici puntate, circa 300 mila euro ciascuna, per un totale di 4 milioni. Il ritorno di Benigni fa quasi 5,8 milioni.

LUIGI GUBITOSILUIGI GUBITOSI

L'azienda è soddisfatta. Non aspetta l'esito, e giura: sarà un grandissimo colpo. Tant'è che scommettono, questo sì con gli inserzionisti, il 45 per cento di share.

LUCIO PRESTALUCIO PRESTA

Il comico toscano avrà due ore su Rai1, divise a metà: battute su politica e costume e poi la Costituzione raccontata a suo modo, comincia per "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" e finisce con "la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni".

Dodici saranno anche i canti dell'Inferno che verranno trasmessi su Rai2 a marzo.
Ogni ritorno di Benigni prevede un acquisto articolato, e precisano in Rai, molto redditizio per gli ascolti. In dieci milioni guardarono il Roberto internazionale parlare di Dante, e al tempo viale Mazzini spese 2,9 milioni di euro che si sommavano ai 4,8 milioni per le restanti dodici seconde serate su Dante, sempre su Rai2.

Siccome i canti dell'Inferno sono trentasei, tutto fa pensare che Benigni sarà a lungo presente con il suo sommo poeta. Questa volta, a differenza di quattro anni fa e di qualsiasi apparizione del comico di Castiglion Fiorentino, la trattativa è stata tenuta riservata perché condotta dai vertici.

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Il dg Luigi Gubitosi e il presidente Anna Maria Tarantola hanno sfruttato le modifiche al regolamento che prevedono la procura per la dirigenza sino a 10 milioni di euro. Cioè possono firmare contratti senza passare per le paludi del Consiglio di amministrazione che, in passato, alzava barricate e nascondeva mine trasformando un negoziato in un campo di guerra.

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Roberto Benigni è il primo biglietto da visita dei tecnici inviati da Mario Monti. È uno strumento visivo per farsi conoscere. È un momento che dà respiro, ma che non salva un malato cronico: il servizio pubblico televisivo.

 

 

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