FARANNO LE PRIMARIE ANCHE NEL “PARTITO-REPUBBLICA”? SCALFARI FA IL CORAZZIERE CAPO PRO-NAPO-LETTA, DE BENEDETTI E EZIOLO MAURO TIFANO PER RENZIE FONZIE

Scalfari, che invita a cena Re Giorgio, Draghi e Letta, demolisce il Rottam’attore fiorentino, pompato da Mauro che solo un anno liquidava gli “aspetti bulleschi” di Matteuccio - Lo stesso CDB, che supportò Bersani nonostante l’avesse definito “totalmente inadeguato come leader”, dava a Renzi del “Berlusconi di sinistra”…

Condividi questo articolo


Paolo Bracalini per "Il Giornale"

EUGENIO SCALFARI EZIO MAUROEUGENIO SCALFARI EZIO MAURO

«Senti,ma com'è che siete andati a Firenze dove c'è Renzi, che non vi stava tanto simpatico fino a poco tempo fa?» chiede la Littizzetto a bruciapelo a Ezio Mauro, direttore di Repubblica , mentre inaugura la festa del quotidiano nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, col sindaco Renzi e l'editore De Benedetti in prima fila.

Il direttore sfugge all'imbarazzo con una controbattuta: «Ci hanno già preso in giro, dicendo che venendo qui dovevamo metterci il chiodo alla Fonzie (usato da Renzi ospite di Amici della De Filippi, ndr ) come divisa d'ordinanza».

EUGENIO SCALFARI EZIO MAUROEUGENIO SCALFARI EZIO MAURO

Risate in sala, disagio sfumato. Perché proprio Ezio Mauro, solo un anno prima di farsi convincere «in dieci minuti » da Matteo Renzi a portare la festa di Repubblica a casa sua (e non a Genova, inizialmente opzionata), alla domanda «ti piace Matteo Renzi?» rispondeva: «Non particolarmente, ha aspetti bulleschi». Giudizio che nel «partito­Repubblica », diviso in correnti come il Pd, ormai sembra appartenere solo ad Eugenio Scalfari, ma non all'editore e neppure alla direzione.

sca12 eugenio scalfari ezio maurosca12 eugenio scalfari ezio mauro

Dopo l'editoriale con cui, domenica scorsa, ha stroncato Grillo («Se vince lui l'Italia a va a rotoli»), stavolta il fondatore usa il metodo Scalfari proprio con il nuovo prediletto di Repubblica, Matteo Renzi. Paragonandolo a Fabio Volo («Che non ho letto» precisa subito), fenomeno di massa privo di sostanza letteraria, Scalfari fa a pezzi la tuttologia renziana: «È un grande venditore di se stesso, al livello del primo Berlusconi (...) La sua riuscita politica rappresenta un'imprevedibile avventura e in politica le avventure possono giovare all'avventuriero, ma quasi mai al Paese che rappresenta».

EZIO MAURO CARLO DE BENEDETTI GIORGIO NAPOLITANOEZIO MAURO CARLO DE BENEDETTI GIORGIO NAPOLITANO

Il paragone dispregiativo tra Renzi e Berlusconi l'aveva fatto lo stesso De Benedetti, in epoca Primarie, quando liquidava il sindaco rottamatore così: «Renzi? Abbiamo già dato, non mi sembra il caso di riproporre un Berlusconi di sinistra... Di sinistra poi si fa per dire... Oltre a rottamare, brutta parola, cosa vuol fare?Non l'ho capito».

SCALFARI NAPOLITANOSCALFARI NAPOLITANO

Lì De Benedetti, e Repubblica compatta a ruota, stava con Pier Luigi Bersani. Con un endorsement palese dell'editore («Mi auguro che Bersani vinca le primarie. Lo conosco, lo stimo, è una persona per bene, mi dà un senso di tranquillità e stabilità, più di qualsiasi altro»). Pazienza che mesi prima, nel libro-intervista con Paolo Guzzanti, l'Ingegnere avesse fatto a pezzi proprio Bersani, definito «totalmente inadeguato come leader».

LETTA-RENZILETTA-RENZI

L'indice di gradimento si è invertito col frontale del Pd bersaniano alle elezioni, proseguito con la pantomima del corteggiamento a Grillo, concluso con il patatrac sull'elezione del Colle. Morto Bersani, per Repubblica , l'asso sui cui puntare è diventato Renzi. Non, però, per Scalfari, fedele all'asse Napolitano- Letta-Draghi. Tutti e tre, abbastanza irritualmente, ospiti per cena a casa Scalfari, affacciati su piazza della Minerva, una sera di settembre.

La divisione in correnti di Repubblica , tra quella scalfariana pro Letta-Napolitano, e quella ( maggioritaria) editore-direzione invece pro Renzi, provoca attriti. Sul caso Cancellieri, scoop di Repubblica , Scalfari non ha speso mezza riga. Mentre l'artiglieria pregiata della direzione ha martellato per le dimissioni. Stessa linea, casualmente, di Renzi. Per nulla, invece, quella di Napolitano, e del suo più illustre interprete giornalistico, Eugenio Scalfari. Capocorrente lettian-quirinalizio dentro il «partito Repubblica ».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO