Francesca Schianchi per la Stampa
«Seguo con curiosità il movimento delle sardine». Trent' anni di musica, nove Festival di Sanremo, Paola Turci è un' artista che non teme di esporsi: dalla scorta a Liliana Segre («assurdo, inconcepibile, osceno») al caso dell' ex sindaco di Riace Mimmo Lucano («umanità, la parola dal significato più nobile sembra diventata una parolaccia»), dai suoi social commenta spesso l' attualità. In questo autunno di manifestazioni, ragiona con interesse di piazze e partecipazione.
Che impressione le fa il ritorno delle persone in piazza?
«Quando c' è stata la prima piazza delle sardine a Bologna, il 14 novembre, ero lì per la seconda data del mio tour.Ci siamo sentiti con Gianni Morandi, abbiamo commentato Salvini al Paladozza e la contromanifestazione. Avevo invitato al concerto un' amica, Elly Schlein (ex europarlamentare di Possibile, ndr.): "Non posso - mi ha detto - devo andare dalle sardine".
Poi mi ha mandato la foto della piazza piena, bellissima. Io mi sento di sinistra all' emiliana, quella accogliente e solidale. Non avessi avuto il concerto quella sera sarei andata in piazza anch' io».
Andrà sabato a Roma?
«Penso di sì, ci stiamo scrivendo con le mie amiche in queste ore. Vorrei partecipare a questo risveglio delle coscienze, per scuotere una classe politica bloccata da slogan, algoritmi, becera propaganda».
Le sardine nascono in contrapposizione alla Lega, ma molti le interpretano anche come monito al centrosinistra. È d' accordo?
«Io penso che la decisione di scendere in piazza nasca prima di tutto dalla volontà di ribadire il concetto di antifascismo. Sembrerebbe qualcosa di antico, ma è importante arginare derive pericolose».
Quindi hanno fatto bene i fondatori a chiarire che CasaPound non è la benvenuta
«Certo. La cosa bella di questi ragazzi è che sanno riconoscere i loro errori: hanno commesso un' ingenuità, lo si dice e si va avanti».
Chi li critica dice: protestano ma non propongono.
«Quando qualcuno lo dice penso: ti dispiace eh che non ci hai pensato tu a questo movimento?... Le sardine non devono proporre nulla, il loro ruolo è far scendere la gente in piazza con un linguaggio civile. Il loro messaggio di civiltà e democrazia è fortissimo».
Non vogliono diventare un partito. Tutta questa energia alle urne dove andrà a finire?
«Chi lo sa, forse come faccio io alle Politiche, in una scheda bianca perché non so chi votare».
Martedì c' è stata un' altra piazza piena, a Milano, accanto a Liliana Segre.
«Commovente. Ho scritto al sindaco Sala via Instagram: "Sarebbe ora per me di tornare a Milano". Quella piazza è il mondo che vorrei, dove la società civile risponde con dolcezza prendendosi per mano».
«Lasciamo l' odio agli anonimi da tastiera», dice la Segre.Lei ha haters?
«Oh sì. Quando sono state assegnate le Olimpiadi invernali a Milano ho scritto: "E a Roma, la città più bella del mondo, vanno le Olimpiadi della monnezza". Non ce l' avevo col sindaco, constatavo come è messa la mia città, qualunque ne sia la ragione. Mi hanno massacrata. Su Twitter segnalo gli haters, anche quelli non miei».
Si dice che i renziani pensino a lei come candidata alle suppletive per il collegio Roma 1 alla Camera
«Grazie, non mi interessa. Se qualcuno mi proponesse di lavorare attivamente a qualche associazione probabilmente accetterei, in particolare sulla questione delle donne. Ma la politica no».
paola turci 3 segre prima alla scala tosca paola turci paola turci 8
paola turci paola turci PAOLA TURCI NEL 1987 paola turci 5 paola turci 7 sardine insulti casapound mattia santori in piazza paola turci 4