Adriana Marmiroli per la Stampa
Luca Tommassini alla corte dei Manetti Bros, in concorso a Venezia con Ammore e malavita : un musical di cui il direttore artistico di X Factor ha curato le coreografie. Le vie di Napoli e Scampia, ville sontuose e interni striminziti: «Coreografie spesso complesse - racconta - in cui il bello è stato far danzare persone normali, che non hanno il fisico del ballerino». Ricorda una scena «di massa, in una corsia d' ospedale, il nostro momento- Flashdance , la musica di quel film con le parole in napoletano».
Tra gli attori, Claudia Gerini. «Una scoperta. Dance Dance Dance su FoxLife, dove ero in giuria, è venuto dopo: nessuna sorpresa che arrivasse in finale. Nel film, per lei, a volte ho dovuto complicare le coreografie, perché "se le mangiava", come si dice in gergo». Il film non l' ha ancora visto e del festival ha saputo l' altroieri come tutto il mondo. Spera di vederlo al Lido. «Con i Bros non ho ancora parlato, ma mi piacerebbe per il nostro red carpet realizzare una coreografia apposita».
I Manetti - racconta - non li conosceva: loro hanno conosciuto lui per via di X Factor. Due anni fa, a film appena abbozzato, il primo incontro a Milano. «"Questa volta abbiamo i soldi per permetterci Tommassini", mi hanno detto». Script e coreografie sono cresciute insieme. «Intervenivo mano mano che la sceneggiatura veniva scritta. La musica è venuta dopo». Alla loro scuola «ho imparato l' arte dell' improvvisazione, che gli americani non praticano: i loro musical sono regali di Natale pronti, inscatolati e infiocchettati. Quello dei Manetti invece è una mela rubata dall' albero».
Nel passato di Luca Tommassini parecchio cinema hollywoodiano. Ultimi titoli The Tourist («Mi è riuscito di far ballare Angelina Jolie: se riesci con lei, puoi con tutti») e la sfilata di moda di Zoolander 2 («Una scena cult»). Nel presente molto cinema italiano: oltre ad Ammore e Malavita , Made in Italy di Ligabue e Benedetta follia di Verdone. Ancora coperti da segreto, può solo dire che c' è anche il suo zampino. «Verdone mi ha permesso di creare uno spazio tutto mio». Il film che ha amato di più, però, è Un bacio di Ivan Cotroneo, dove ha curato «i sogni a occhi aperti» dei protagonisti.
la gerini in ammore e malavita
«Anche per via del tema, il bullismo: anch' io ne sono stato vittima da ragazzino. La danza mi ha salvato». Allievo di Enzo Paolo Turchi a 9 anni, debutta a 11 a Drive In ballando con Carmen Russo. A 16 anni vola in America dove rimane per 20 facendosi conoscere e apprezzare: Madonna, Jackson, Prince, Eminem, Björk... «Poi è finita un' epoca, l' America ha smesso di piacermi. Ho avuto voglia d' Italia». Il suo tocco applicato a X Factor l' ha fatto uscire dall' anonimato illustre di chi sta dietro le quinte. «Per l' edizione 2017 siamo già al lavoro: la scenografia del live e quella della finale.
Scene, costumi e danze delle canzoni invece sono realizzate tra una puntata e l' altra. Di corsa, in materiali riciclabili». Ma non c' è Sky e neppure Venezia nel suo cuore, ora. È il megashow Il canto della Terra che Andrea Bocelli terrà il 3 agosto al Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa), casa sua. Per il secondo anno farà la regia: un laghetto, raggi laser e giochi pirotecnici, centinaia tra ballerini e comparse, una grande orchestra, decine di artisti. Tra loro Carla Fracci per cui Tommassini ha creato uno dei momenti culminanti. «Sulle note dell' Ave Maria entra in scena con un abito di carta, madonna laica e madre Terra. Amò ciò che feci per lei nel 2002, spero di non deluderla». Una macchina colossale e lui avrà solo due giorni per metterla a regime. «Ma è sotto stress che do il meglio».