Chiara Maffioletti per il Corriere della Sera
L'anno scorso la sua era stata una maratona partita senza riscaldamento. Chiamato con pochissimo preavviso a coprire lo spazio dell'approfondimento del giovedì sera di La7, Corrado Formigli ha fatto, una dopo l'altra, 39 puntate di «Piazzapulita». Quest'anno correrà la staffetta. Il programma partirà il 30 agosto e proseguirà per otto puntate. Poi, il testimone passerà a Michele Santoro.
Corrado Formigli Non tutti sarebbero felicissimi di dividere quello che poteva sembrare ormai uno spazio acquisito con un collega. Ancora meno, se si tratta di un peso massimo come Santoro. Eppure Formigli giura che è il contrario: «Alternarsi con un mostro come Santoro, con un programma di pari dignità, è un risultato eccezionale. Michele oltre ad essere il mio maestro è un leader degli ascolti da decenni. Io sono lì con lui, dopo una sola stagione: è un grande onore».
MICHELE SANTORO Davvero non le è sfuggito neanche uno scusabile «mannaggia» quando ha saputo che Santoro sarebbe arrivato a La7? «Anzi, ne sono stato contento: potenzia la rete per cui ora lavoro e conferma che la mia scelta è stata giusta». Vi siete sentiti? «Non ancora». Per anni avete lavorato insieme: cosa le ha detto di «Piazzapulita»? «A dire il vero non ci siamo sentiti dall'anno scorso. Ognuno ha vissuto la sua avventura in modo totale: è stata per entrambi una stagione molto impegnativa».
MICHELE SANTORO Come sarà divisa la staffetta? «Dopo le 8 puntate arriverà Santoro fino a circa Natale. Da gennaio torneremo noi fino a marzo, poi Santoro e quindi di nuovo noi, fino a luglio. Faremo 30 prime serate compresi 6 appuntamenti del primo spin-off di "Piazzapulita": istant-movies su grandi fatti di attualità. Il dato vero è che il super giovedì di La7 durerà da agosto a luglio».
corrado-formigliIl programma tornerà con dei cambiamenti nella scenografia: «La redazione sarà in studio. Non per una questione estetica ma perché alla base del nostro lavoro c'è la squadra. "Piazzapulita" non è il programma di Corrado Formigli ma un'impresa collettiva». Questa secondo lui, che si definisce un «conduttore-inviato», è la differenza con altri approfondimenti, tra cui ancora una volta quelli di Santoro, a cui spesso «Piazzapulita» è stato paragonato: «Abbiamo un bagaglio comune, inutile negarlo. Ma un pochino, il linguaggio di Santoro ho contribuito a costruirlo anch'io».
Enrico Mentana A La7 ci sono anche Gad Lerner, Mentana... «Il talk di Lerner è stupendo. Può essere anche impegnativo ma dopo ogni puntata senti di aver imparato qualcosa. Mentana fa il miglior tg che ci sia ed è un incursore formidabile: può andare in onda pochi minuti dopo un fatto di cronaca e costruirci una trasmissione». 2013, anno delle elezioni. Previsioni? «Due nomi: Grillo e Monti. È improbabile che gli italiani tornino a votare i vecchi politici. Che, tra l'altro, dovrebbero imparare a rispondere alle domande dei cittadini come succede da noi, e non parlarsi solo tra loro. Dentro i soliti salottini addomesticati ormai sono davvero inguardabili».
