IL FREAK SHOW DI SICILIA – I TRENT’ANNI DI “CINICO TV” LA SERIE TV STRACULT DEI PALERMITANI DANIELE CIPRÌ E FRANCO MARESCO - LE INTERVISTE SURREALI A PERSONAGGI INDIMENTICABILI CON DOMANDE TIPO “È VERO CHE IL POTENTE BERLUSCONI STA PER COMPRARSI LA SICILIA?” – SU RAIPLAY È USCITA LA PRIMA STAGIONE, CINQUANTA EPISODI DI SEI MINUTI CIASCUNO… - VIDEO

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Antonio Dipollina per “la Repubblica”

 

Era il 7 aprile del 1992 e la prima domanda, rivolta a uno dei numerosi Giordano che infesteranno il programma, era "È vero che il potente Berlusconi sta per comprarsi la Sicilia?". Da lì a un passo l'intervista a un altro Giordano sulla sua vita di maniaco sessuale, a seguire l'intervista a un cadavere - che si chiama Giordano - ricoperto da un lenzuolo, ucciso con novanta coltellate ("Ma perché c'è poco sangue?". "Sono anemico").

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E un altro Giordano ancora, o forse uno di quelli di prima, inizia a raccontare una barzelletta irriferibile su Sofia Loren e viene interrotto in tempo. In mezzo a tante celebrazioni tv, strappa l'applauso quella di RaiPlay dedicata al trentennale di Cinico Tv. Da un paio di giorni è disponibile l'intera prima stagione, e fanno cinquanta episodi sui sei minuti ciascuno: il tutto è stato rieditato e digitalizzato, sulle stagioni successive si vedrà l'effetto che fa, mentre si attende che altri indimenticabili personaggi - su tutti il rumoroso Paviglianiti - appaiano nella più strepitosa galleria freak mai sbucata in tv. 

 

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E citando anche MafiaMan, il Supereroe di Cosa nostra che accorre se qualcuno viene vessato e si unisce ai vessatori, meglio fermare gli esempi. Era la Rai 3 di Angelo Guglielmi, i palermitani Franco Maresco e Daniele Ciprì proposero queste pillole in bianco e nero, pillole al cianuro quanto tenerissime nel fondo, con una fauna di presunti attori periferici e fondali desolati e arsi, tipici del luogo. In un primo tempo vennero inseriti in programmi di punta (anche Avanzi) poi presero collocazione autonoma. Furono 4 anni di Cinico Tv che avrebbero lasciato il segno. Non si riesce a immaginare qualcosa di simile oggi - ma anche nei vent' anni precedenti - e sembra una storia di archeologia con dentro tesori brutti, sporchi e cattivi.

 

Certamente.

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*** Quale sia esattamente la situazione Covid, chissà. Ma mediaticamente è andata, a giudicare dal moltiplicarsi di riflessioni web sul problema dei virologi che non vengono più chiamati in tv. E che vengono più o meno paragonati a cagnolini abbandonati sulle autostrade d'agosto.

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