Kyle Smith per ‘New York Post’
VIDEO ‘TRAILER ‘AMERICAN ANARCHIST’’
manuale anarchico
Columbine. Oklahoma City. L’attentato a Londra del 2005. Queste e molte altre stragi dagli anni ’70 in poi hanno in comune una cosa: i carnefici avevano tutti una copia del “Manuale dell’anarchico”, libro pubblicato nel 1971 che spiegava come fabbricare armi rudimentali e come manipolare e intercettare le telecomunicazioni.
L’autore William Powell ora è protagonista del documentario di Charlie Siskel intitolato “American Anarchist”. Dice che è la prima volta che comprende davvero cosa abbia provocato il suo libro, scritto a soli 19 anni. Nel bel mezzo delle proteste contro la guerra, trovò un editore radicale che gli permise di pubblicare un vademecum per la rivoluzione, trascrivere segreti su armi ed esplosivi, auspicando una rivolta di massa e diffondendo intolleranza mortale.
powel in american anarchist
Nel 2013 Powell ripudiò il libro: «Era un prodotto sbagliato della mia rabbia adolescenziale di fronte alla prospettiva di essere arruolato e inviato in Vietnam a combattere una guerra a cui non credevo», ma non riuscì a toglierlo dalla circolazione, infatti si può ancora trovare su Amazon.
Nel documentario ammette di provare rimorso ma non pentimento. Ha tentato per anni di rimediare ai danni, occupandosi di bambini con problemi, e oscilla fra difendere l’indifendibile e chiedere perdono. Rigetta la violenza senza troppi mea culpa. Dopo che il film è stato completato, Powell è morto.
VIETNAM BAMBINA BRUCIATA DAL NAPALM 
campagna di dau tieng vietnam 1967 
Attentatori Londra 2005 
powell anni 70
