HOLLYWOOD MASTANDREA - ''ORA MI TOCCHERÀ PRENDERE L'AEREO (MI DARANNO GLI ANALGESICI) PER ANDARE A LOS ANGELES E FARE LE 'PARRUCCATE' PER PROMUOVERE 'NON ESSERE CATTIVO'. MA QUESTO FILM HA UN'ANIMA CHE NON FINISCE MAI''

Il film di Caligari è stato selezionato dall'Italia per gli Oscar, ma ora tocca andare in California per fare ''lobby'' e farlo entrare nella cinquina finale. Mastandrea ha aiutato a trovare i soldi per finire il film, e da allora ne è diventato il padrino. ''Claudio direbbe 'Di cosa ci stupiamo?'. Non per presunzione, ma per consapevolezza dei propri mezzi''...

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Fulvia Caprara per “la Stampa

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Adesso viene il bello, comincia la corsa che non ci si aspettava di correre e Valerio Mastandrea, che a Non essere cattivo ha dato anima e corpo, sprizza sincera contentezza.

 

Che cosa direbbe oggi Claudio Caligari ?

«Direbbe: “Di cosa ci stupiamo?”. Non per presunzione, ma per semplice consapevolezza dei propri mezzi».

 

Questa è la vittoria di un outsider, per lei che cosa significa?

«Significa che questo film non finisce mai, che ha un’anima talmente grossa che è come un’onda che non smette mai di tornare».

 

Aveva sperato nella designazione?

non essere cattivo caligari e mastandrea non essere cattivo caligari e mastandrea

«No, non ce l’aspettavamo, però, come capita spesso quando si punta a uno scudetto, ci credevamo. Adesso c’è forte entusiasmo, siamo gente che questi campionati li ha giocati».

 

Ora bisogna conquistare l’America, dovrà andare a Los Angeles.

«Sì lo so, bisognerà fare le “parruccate” e noi faremo i corsi di “parrucco”... Io a Los Angeles non ci sono andato mai, vedrò di capire come si può fare».

 

In che senso?

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«Non prendo l’aereo, come si fa a stare quattordici ore dentro un tubo metallico? Non so, mi daranno gli analgesici».

 

E con l’inglese come farà?

«Non è un problema. Parlo peggio l’italiano, una lingua difficilissima».

 

Che cosa vorrebbe che gli americani cogliessero di «Non essere cattivo»?

«Gli americani reclamano sempre un cinema italiano che non si fa più, tendono a valutarlo con lo sguardo rivolto all’indietro... Magari stavolta potrebbero capire che dietro questo film ci sono tre matti di 40 anni che hanno cercato in tutti i modi di racimolare i soldi necessari per portarlo a termine».

non essere cattivo caligari non essere cattivo caligari

 

Intanto il film nelle sale italiane ha funzionato: le sessanta copie hanno incassato finora circa 270 mila euro.

«Si sta difendendo bene, e magari ora, con questa bellissima notizia, crescerà ancora. Spero che venga ampliato il numero delle sale in cui viene proiettato».

 

Che cosa ricorda dell’esperienza al fianco di Caligari?

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«Le figuracce... Claudio si girava, diceva il titolo di un film, un riferimento. Tipo “Giungla d’asfalto”. Poi si girava, ti guardava in faccia, capiva che non l’avevi visto, e stava zitto».

 

Che cosa le ha insegnato l’impresa di questo film?

«Il rigore di uno come Claudio, che giocava, ma non per pareggiare».

 

A Venezia ha detto che avete ritrovato cinque copioni di Caligari e che vorreste realizzare.

«Li tireremo fuori tutti, e li porteremo avanti, altro che porte in faccia».

 

 

 

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