“HOW TO SPEND IT”, IL CELEBRE MAGAZINE DEL LUSSO DEL ‘’FINANCIAL TIMES ‘’ADESSO È ANCHE MADE IN ITALY - IN EDICOLA IL 12 SETTEMBRE CON ‘’IL SOLE 24 ORE’’ – DOMANI GRAN FESTA AL MUSEO DELLE CULTURE DI MILANO

«Il lusso è sapere quello che si vuole, capire i nostri veri desideri e seguirli», scrive Margaret Mazzantini - Non è infatti un giornale per sognare, ma per scegliere, viaggiare, agire in una visione del lusso come ottimismo del fare e come attenzione al particolare, a quell'estetica del "fatto a regola d'arte" che fa parte della storia di questo Paese…

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Nicoletta Polla Mattiot per “Il Sole 24 Ore

 

ARMANI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013 ARMANI ALLA PRIMA DELLA SCALA 2013

Il bello racconta sempre storie personali e originali. Come quella di Maurizio Marinella e delle sue cravatte che nascono a Napoli, conquistano il mondo «senza mai lasciare Napoli». Come quella di Alberto Alessi che si è ispirato a Leonardo da Vinci per produrre il suo vino e imbottigliarlo in «un progetto estetico globale».

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O quella di Alberto Arbasino che ha viaggiato in tutto il mondo, ma è a Roma che trova «posti piacevolissimi a qualsiasi ora del giorno», dove continuare a ritornare per mangiare, bere un caffè con gli amici o fare shopping. Sono solo alcuni dei protagonisti di How to Spend it, in edicola il 12 settembre con Il Sole 24 Ore. Il magazine internazionale del lusso del Financial Times adesso è anche made in Italy.

 

Una vetrina sul meglio: moda, bellezza, casa, viaggi, collezionismo, arte, design, alta cucina e vini, dove ogni luogo, personaggio, oggetto è un'esperienza, narrata in prima persona. Tema centrale il tempo, vero oggetto del desiderio, alla base della qualità artigianale e imprenditoriale come di uno shopping personale e su misura, che può essere non solo una scelta di gratificazione, ma identikit sensoriale e affettivo.

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Ci piace quello che ci assomiglia. «Il lusso è sapere quello che si vuole, capire i nostri veri desideri e seguirli», scrive Margaret Mazzantini, primo ospite della rubrica (Pre)visioni del tempo, che ben interpreta lo spirito di un giornale dedicato al bello come espressione di raffinatezza opposta alla standardizzazione, dove «Il lusso è avere quello che si è» (come recita la campagna di lancio del nuovo mensile), con quella way of life italiana che è un misto di "saper vivere" e disinvolta abitudine al bello, all'arte, al capolavoro quotidiano e sotto casa.

 

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Può essere qualcosa che si crea, si produce, s'inventa, si disegna oppure si compra, si gusta o s'indossa, ma in cui ci si riconosce perché racconta una storia coerente con noi. How to spend it dà ampio spazio alle storie, alle immagini, ai protagonisti, grazie al grande formato; è organizzato per aree tematiche non rigide e trasversali; ha una struttura rotonda (si può cominciare a leggere in qualsiasi punto) ed è accompagnato da indirizzi dettagliati e altamente selezionati.

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Non è un giornale per sognare, ma per scegliere, viaggiare, agire in una visione del lusso come ottimismo del fare e come attenzione al particolare, a quell'estetica del "fatto a regola d'arte" che fa parte della storia di questo Paese. «Il dettaglio non è qualcosa che può essere o non esserci, non è ininfluente. Ogni progetto è fatto di dettagli. Sono quelli che fanno la differenza», dice Giorgio Armani proprio dalle pagine di questo primo numero di How to Spend it, venerdì in edicola.

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