“COI POLITICI, PURTROPPO, A VOLTE BASTA RIPETERE PARI PARI QUELLO CHE DICONO PER FAR RIDERE” – BATTUTE AL VELENO DEL MAGO FOREST: “LA CLASSE POLITICA È COME SE PUNTASSE SULLA SCARSA MEMORIA DELL'ELETTORE. CE LO RICORDIAMO CHI AVREBBE AMMAZZATO I MERIDIONALI E ORA VUOLE FARE IL PONTE SULLO STRETTO?” – IL PROVINO CON RENZO ARBORE, LE GAG CON NINO FRASSICA E L'INCONTRO CON LA GIALLAPPA’S – “SE FOSSI DAVVERO QUELLO CHE APPAIO IN TV SAREI DA RINCHIUDERE” – VIDEO

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Estratto dell'articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”

 

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Stralunato, cialtrone, fa giochi di prestigio comici, presenta a modo suo: il Mago Forest, all'anagrafe Michele Foresta, conduce GialappaShow su Tv8 (sfiora il milione di spettatori) e Sky, fenomeno di questa stagione tv. Dal debutto con Renzo Arbore a Indietro tutta , a Mai dire gol, Zelig, Che tempo che fa, Lol, ha ritrovato gli amici Carlo Gherarducci e Marco Santin.

 

[…]

 

Cosa fa ridere?

«Lo spettacolo più bello è quello della gente. Ed è gratis. Mi piace osservare le persone che non hanno intenzione di farti ridere e sono comiche».

 

gialappa's show 5 gialappa's show 5

E in televisione?

«Stefano Rapone, che a GialappaShow fa il portavoce aggiunto al governo Galeazzo Italo Mussolini. Dice cose che possono essere verosimili. Coi politici, purtroppo, a volte basta ripetere pari pari quello che dicono».

 

Pensa anche lei che vi rubino il lavoro?

«Certo. E non mi riferisco solo al governo odierno, alla destra. A sinistra, ne parliamo? Riescono a spaccarsi su tutto. Poi i politici mi mettono anche profonda tristezza: quando dovevano eleggere il presidente della Repubblica, hanno raggiunto un senso del ridicolo inarrivabile per un comico. Scrivevano nomi assurdi. Era una cosa seria».

 

mago forest renzo arbore 2 mago forest renzo arbore 2

Perché secondo lei?

«È come se puntassero sulla scarsa memoria dell'elettore, che invece si disamora. Ce lo ricordiamo chi avrebbe ammazzato i meridionali e ora vuole fare il ponte sullo Stretto?».

 

Il più comico di tutti?

«Sono vari. Quelli che difendono a oltranza l'indifendibile sono i miei preferiti. Poi la banderuole, e chi cavalca mi piace. Non sono più cacciatori di voti, ma di like».

 

Dove nasce il mago Forest?

«A Radio Nicosia. A scuola facevo sempre lo spiritoso, mi ci mandarono i professori. Facevo un mago esoterico che si occupava di problemi d'amore, salute, e non dava speranza a nessuno»

 

[…]

 

 

Quando è diventato un mestiere?

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«Ho studiato ragioneria ma speravo di lavorare nello spettacolo: macchinista, aiuto scenografo — papà era carpentiere, ho una certa manualità. Sono partito per Milano, dove vivere uno zio, ho frequentato la scuola “Il palcoscenico”».

 

Il rapporto con Renzo Arbore?

«Al provino doveva andare un amico, non poteva. Renzo tirò fuori il meglio di me, mi presentai come mago scalcinato, andai a cambiarmi in bagno. È nel mio cuore da quando papà mi portava in campagna per fare i lavoretti. Attaccavo la radiolina a un ramo per ascoltare Alto gradimento. Ogni volta che fai qualcosa credendo che sia una novità, Arbore l'ha già fatta. Pensi a L'altra domenica , è un archetipo. Faccio bella figura quando uso questa parola».

 

Ha ritrovato Nino Frassica a “Che tempo che fa”.

«Lo ritengo un mio maestro, l'ho conosciuto a Indietro tutta e per anni abbiamo fatto le serate, ero il suo ragazzo di bottega. Gli sono grato. Ancora adesso riesce a sorprenderti. Ci siamo frequentati per un film con Diego Abatantuono. La cameriera a colazione fa: “Abbiamo anche i cornetti senza glutine”. Nino: “A me ne può aggiungere un po'?”».

 

 

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Nel 2001 l'incontro con la Gialappa's, alchimia perfetta: cosa vi unisce?

«Il modo di vedere le cose, stiamo facendo l'ennesima puntata di una trasmissione iniziata nel 2001. C'è molto affetto, sono stato testimone di nozze di Gherarducci in Comune, con la fascia del sindaco Sala. C'è questa naturalezza nel confrontarci, un clima bellissimo. Abbiamo ritrovato i vecchi truccatori, gli assistenti di studio, il regista Andrea Fantonelli. È una rimpatriata».

 

Ha detto: «Il mestiere della comicità è superare i paletti». Nell'era del politicamente corretto come si fa?

«Se una battuta fa ridere la dici, l'importante è non insultare o diffamare. Puoi dire tutto, dipende come e dove, uno show comico non è il Tg1. Capisco la nuova sensibilità culturale, ma le battute sono battute.

È solo rock'n'roll, no? È solo cabaret».

 

A “GialappaShow” c'è più scrittura o improvvisazione?

gialappa's show 6 gialappa's show 6

«Gherarducci ripete: “Sembra che improvvisi perché dici malissimo le battute”. Con i miei autori, Claudio Fois, Giovanni Tamburrini e Laura Bernini scriviamo tutto. In onda l'istinto ti porta a improvvisare».

 

L'uscita di Fazio dalla Rai?

«Mi dispiace che la Rai abbia perso un grande professionista che portava qualità al servizio pubblico, che non è dei partiti, è degli italiani. Piuttosto che perdere Fazio, sarebbe stato meglio aggiungere una voce di destra che fa il suo lavoro».

Prende in giro le sue compagne.

virginia raffaele mago forest lol 2 virginia raffaele mago forest lol 2

 

Rapporto con le donne?

«Sembrano tutte bellissime grazie a me. Con l'ultima, Cristina Chiabotto, avevo lavorato al Festivalbar nel 2006, c'era Ilary Blasi. Vedevamo la tv e ci abbracciavamo quando segnavano Totti e Del Piero, bei tempi. Nella vita sono felicemente sposato con Angela, se fossi davvero quello che appaio sarei da rinchiudere».

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