COMUNICATO SINDACALE
Cari lettori, il Corriere della Sera e il sito Corriere.it oggi e domani non avranno le firme dei giornalisti del vostro quotidiano che, in questo modo, intendono protestare contro la decisione dell’azienda di chiusura del tavolo di confronto sulla flessibilità del lavoro, utilizzata per fare un giornale di qualità anche nei momenti più complessi degli oltre due anni di pandemia, e per il pessimo stato delle relazioni sindacali con l’azienda. I giornalisti del Corriere, inoltre, sono ancora in attesa di conoscere i dettagli industriali della fusione tra Rcs Mediagroup spa e Rcs Edizioni locali che l’azienda, in una comunicazione al Cdr, al momento ha posticipato. Troverete le firme dei collaboratori, molti pagati a pezzo e al minimo contrattuale, che altrimenti perderebbero la loro retribuzione.
Il Cdr
(Domenico Affinito
Gian Luca Bauzano
Giuditta Marvelli
Maria Rosaria Spadaccino)
RISPOSTA DELL'EDITORE
La fusione per incorporazione di Rcs Edizioni Locali in Rcs MediaGroup rappresenta un passo importante di valorizzazione delle edizioni locali che avranno modo di partecipare con maggiore coinvolgimento alla vita della azienda e contribuiranno meglio, con questa nuova organizzazione, alla qualità e alla completezza informativa del Corriere della Sera.
urbano cairo foto di bacco (3)
L'azienda ribadisce inoltre che i contenuti indipendenti, autorevoli e di qualità del Corriere della Sera sono il risultato di una tradizione di lavoro in presenza che valorizza il confronto, il dibattito e lo scambio di opinioni tra i giornalisti.
Per questo l'Azienda ritiene che, dopo un periodo di emergenza in cui lo smart working ha funzionato, sia ora il momento di tornare al modello lavorativo in presenza. Infine si ricorda che il Corriere può contare su una redazione di 470 giornalisti dipendenti a cui si aggiunge un parco di collaboratori di oltre 1.700 persone, risorse fondamentali che contribuiscono alla qualità informativa quotidiana, e verso cui l'Azienda nutre il massimo rispetto.