“NON ERA SPARITA LA CENSURA? MA IN CHE SECOLO SIAMO?” 'LA SCUOLA CATTOLICA', IL FILM DI MORDINI SUL DELITTO DEL CIRCEO, TRATTO DAL ROMANZO DI ALBINATI, SARA' VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI. PIERA DETASSIS (PRESIDENTE ACCADEMIA DAVID DI DONATELLO): “PERCHE’ LA CENSURA INTERVIENE PROPRIO QUANDO SI PARLA DI VIOLENZA SULLE DONNE?” - IL REGISTA: "INCOMPRENSIBILE. IL FILM È DALLA PARTE DELLE VITTIME" - ANCHE I FRATELLI DELLE VITTIME SI SONO DETTI SORPRESI DELLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE

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la scuola cattolica 3 la scuola cattolica 3

Da repubblica.it

 

Il film di Stefano Mordini sul delitto del Circeo, dal romanzo di Edoardo Albinati, è stato vietato ai minori di 18 anni. La scuola cattolica, che arriva nelle sale giovedì, ha avuto l'indicazione dalla Commissione per  la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura di essere vietato ai minorenni.

 

Questa la motivazione: "Il Film presenta una narrazione filmica che ha come suo punto centrale la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice. In particolare i protagonisti della vicenda pur partendo da situazioni sociali diverse, finiscono per apparire tutti incapaci di comprendere la situazione in cui si trovano coinvolti.

 

il cast della scuola cattolica a venezia il cast della scuola cattolica a venezia

Questa lettura che appare dalle immagini, assai violente negli ultimi venti minuti, viene preceduta nella prima parte del film, da una scena in cui un professore, soffermandosi su un dipinto in cui Cristo viene flagellato, fornisce assieme ai ragazzi, tra i quali gli omicidi del Circeo, un’interpretazione in cui gli stessi, Gesù Cristo e i flagellanti vengono sostanzialmente messi sullo stesso piano. Per tutte le ragioni sopracitate la Commissione a maggioranza ritiene che il film non sia adatto ai minori di anni diciotto".

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Un'interpretazione che il regista Mordini rigetta totalmente: "Non riesco a trovare delle ragioni valide per questa censura e se mi sforzo di trovarle, mi inquietano. Nella motivazione della commissione censura si lamenta il fatto che le vittime e i carnefici siano equiparati, con particolare riferimento a una lezione di un professore di religione, ma questo è esattamente il contrario di quello che racconta il film, e cioè che, provenendo dalla stessa cultura, è sempre possibile compiere una scelta e non deviare verso il male. Una delle due vittime, all'epoca, era minorenne e il nostro è un film di adolescenti interpretato da adolescenti.

albinati la scuola cattolica 19 albinati la scuola cattolica 19

 

Trovo assurdo che oggi si vieti ai ragazzi anche solo di vedere, attraverso un libero mezzo di espressione, quello che due ragazze come loro anni fa hanno subito, questo atto censorio priva una generazione di una possibile presa di coscienza che potrebbe essere loro utile per difendersi da quella violenza spesso protagonista nella nostra cronaca.  E questo perché alcune delle ragioni di quella tragedia sono purtroppo ancora attuali".

 

 

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Il film tratto dal romanzo Premio Strega di Edoardo Albinati che fu compagno di scuola degli assassini, ricostruisce i drammatici fatti del delitto del Circeo, quando nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 1975 Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira violentarono per 36 ore Rosaria Lopez e Donatella Colasanti portando alla morte la prima e ad un trauma mai più risanabile la seconda, morta poi a 47 anni.

 

"I miei assistiti sono, rispettivamente, sorella di Rosaria Lopez e fratello di Donatella Colasanti, e ne sono anche eredi mortis causa" dichiara l'avvocato Stefano Chiriatti. “Hanno visionato, unitamente al sottoscritto scrivente, il film La Scuola Cattolica. Il loro evidente coinvolgimento, personale e affettivo, nella vicenda narrata, per la parte che li riguarda, ha indotto in Letizia e Roberto il risvegliarsi di traumi e dolori profondi, legati a quanto patito nel 1975 e negli anni successivi.

 

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Malgrado l’enorme sacrificio, umano ed emotivo, legato alla rievocazione vivida, visiva e sonora, di quanto accaduto alle rispettive sorelle, hanno, tuttavia, apprezzato la volontà di tramandare, anche in chiave di ammonimento per il futuro, la memoria della loro tragedia, soprattutto alle giovani generazioni. Hanno, pertanto, appreso con grande sorpresa della decisione del Ministero della Cultura di vietare la visione del film ai minori degli anni diciotto".

 

 

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D'altronde il regista lo aveva detto a Venezia: "Noi ci auguriamo che questo film venga visto dai giovani, abbiamo scelto di parlare di una storia anni Settanta partendo da un libro per togliere l'argomento dalla responsabilità dalla cronaca e riportarlo il più possibile alla contemporaneità e a un certo tipo di deriva che forse il cinema può aiutare a osservare". L'attenzione del film si concentra oltre che sulla scuola sulle famiglie di questi ragazzi, al giovane cast composto da Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Emanuele Maria Di Stefano, Giulio Fochetti, Leonardo Ragazzini, Alessandro Cantalini, Andrea Lintozzi, Guido Quaglione, Federica Torchetti, Luca Vergoni, Francesco Cavallo, Angelica Elli, si affiancano attori di esperienza come Fabrizio Gifuni, Fausto Russo Alesi, Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca che interpretano insegnanti e genitori.

 

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Lo scorso aprile il Ministro  Dario Franceschini, alla firma del decreto che istituì la nuova Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, commentò: "Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti''.

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