“DA ORFEO CRITICITÀ SFOCIATE NEL RITARDO DELLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI” – IN COMMISSIONE VIGILANZA  CARLO FUORTES RIGIRA IL DITINO NELLA PIAGA SUL SILURAMENTO DI “PONGO” ORFEO: “IL MANCATO INVIO DELLA DOCUMENTAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DEL GENERE APPROFONDIMENTO HA CAUSATO L'ANNULLAMENTO DELLA PRESENTAZIONE DELL'INTERO PALINSESTO AUTUNNO-INVERNO. RITENGO INDISPENSABILE CHE VI SIA LA MASSIMA CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE TRA COLORO CHE RICOPRONO RUOLI APICALI NELLE DIREZIONI IMPEGNATE…”

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Da Ansa

 

CARLO FUORTES CARLO FUORTES

"Negli scorsi mesi ho registrato una serie di criticità. Queste da ultimo sono sfociate nel mancato invio della documentazione indispensabile per la presentazione della programmazione del genere Approfondimento nei tempi previsti. La mancanza della documentazione in questione ha causato l'annullamento della presentazione al cda dell'intero palinsesto autunno-inverno".

 

mario orfeo mario orfeo

Così l'ad Rai Carlo Fuortes ha motivato in Vigilanza la decisione di revocare le deleghe del genere Approfondimento a Mario Orfeo, prima di proporgli la direzione del Tg3. "Lo scorso primo giugno - ha ricordato l'ad - ho provveduto a comunicare al dottor Mario Orfeo il venire meno delle condizioni necessarie per una proficua collaborazione quale direttore del genere Approfondimento. Negli scorsi mesi ho registrato una serie di criticità.

 

CARLO FUORTES CARLO FUORTES

Queste da ultimo sono sfociate nel mancato invio della documentazione indispensabile per la presentazione della programmazione del genere Approfondimento nei tempi previsti. La mancanza della documentazione in questione ha causato l'annullamento della presentazione al cda dell'intero palinsesto autunno-inverno 2022-2023, prevista lo scorso primo giugno".

 

"Come dovuto, tutti gli altri direttori di genere avevano da tempo inviato la documentazione necessaria - ha sottolineato ancora Fuortes -. Ritengo indispensabile, a maggior ragione in una fase così importante di trasformazione dell'azienda, che vi sia la massima condivisione e collaborazione tra coloro che ricoprono ruoli apicali nelle direzioni impegnate". "Successivamente - ha concluso -, considerando valore professionale del dottor Orfeo, gli ho proposto la direzione del Tg3 che ha avuto l'approvazione della larga maggiorazione del cda".

mario orfeo foto di bacco mario orfeo foto di bacco

 

"La centralità dell'approfondimento, anche in un processo di trasformazione come quello che l'azienda sta vivendo, è un problema cruciale ed è il motivo per cui ho deciso di fare questo cambiamento. Non avere il palinsesto - Orfeo doveva mandarlo entro il 25 maggio, avevamo una riunione del cda il lunedì successivo e poi il mercoledì -, voleva dire non avere chiarezza su un aspetto indispensabile". Lo ha detto l'ad Rai Carlo Fuortes, rispondendo alle domande dei parlamentari in Commissione di Vigilanza, in merito alla revoca delle deleghe sull'Approfondimento a Mario Orfeo ed il suo passaggio alla direzione del Tg3.

 

carlo fuortes carlo fuortes

"Orfeo è stato un grande direttore di tg, ma è un lavoro profondamente diverso dal direttore di un genere - ha aggiunto Fuortes -. Ho agito in modo veloce e credo che di aver fatto la cosa giusta". "Voi pensate che l'ad sia onnipotente e possa fare qualsiasi cosa in azienda, ma così non è, per legge - ha proseguito -. La responsabilità civile e penale delle trasmissioni non è dell'ad ma è del conduttore. L'ad non è, per fortuna, onnipotente, quello che può fare e nominare o rimuovere le deleghe dai ai dirigenti. La vostra preoccupazione di non avere chiarezza è la mia, e questo non venti giorni prima della presentazione ma lo stesso giorno: il mercoledì, quando ho informato Orfeo di non poter continuare, non avevo ancora ricevuto il programma.

mario orfeo mario orfeo

 

Non so dove leggete di programmi che entrano e escono, ma non c'è stata alcuna presentazione del palinsesto. Non mi è mai successo di rimandare un cda, ho dovuto farlo perché non avevo informazioni su un argomento cruciale. Era un atto dovuto, è ovvio che sarebbe stato meglio non farlo. L'azienda però va tranquillamente avanti, non c'è nessun problema. L'idea che il direttore sia il centro dell'attività in Rai è sbagliato. I programmi sono fatti da direttori, autori. Ci sono cambiamenti molto forti, Rai2 sta cambiando, tra alcuni mesi vedrete una tv assolutamente nuova".

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