Antonello Guerrera per repubblica.it
Un uomo che amava le donne, moltissimo, anche se tutti lo consideravano distaccato e freddo come un frigorifero. Basta leggere le sue lettere segrete ed erotiche ad agognate amanti e donne di oltre 30 anni più giovani di lui.
Questo nonostante la scorza di austerità, timidezza, riservatezza, e la sua rigorosa religione cristiana. Perché questo era Thomas Stearns Eliot, alias TS Eliot, lo scrittore premio Nobel e forse il più grande poeta del Novecento scomparso nel 1965 a 76 anni.
ELIOT AFTER THE WAST LAND COVER
Ma perché adesso parliamo delle segrete sentimentali e passionali di TS Eliot? Ebbene, è appena uscito, in Inghilterra, la seconda parte di una notevole biografia del poeta nato nell’americana St Louis, Missouri, e trapiantato a 25 anni in Inghilterra, dove tra l’altro scrisse il massimo capolavoro La Terra Desolata, in parte sulla decadente spiaggia inglese di Margate. Il tomo si chiama appunto “After the Waste Land” perché il suo autore, Robert Crawford, ripercorre amori, dolori e desideri di Eliot proprio dalla pubblicazione della Terra Desolata nel 1922, fino alla sua morte.
L’opera di Crawford è stata già ampiamente lodata dalle anticipazioni uscite in questi giorni su giornali come l’Observer, il Times e il Daily Mail. Il motivo è semplice: lo studioso britannico ha avuto accesso a molte lettere, sinora inedite, inviate e ricevute dal poeta. Questo perché Emily Hale, una delle donne che Eliot ha inseguito per quasi tutta la sua vita, fece un patto con la Princeton University cui donò le sue missive: l’ateneo, in cambio, avrebbe dovuto tenerle in cassaforte per almeno 50 anni dopo la morte di Hale (deceduta nel 1969), o di Eliot.
T.S. Eliot e la seconda moglie Valerie Fletcher
Ora Crawford è stato praticamente il primo a mettere le mani su questo materiale, corposo e affascinante. Prendiamo per esempio le lettere tra Hale ed Eliot, che quest’ultimo conobbe tramite un cugino all’Università di Harvard nel 1912, dove lei insegnava drammaturgia. Il poeta è logorato dalla passione repressa: perché la donna è oramai sposata negli Stati Uniti mentre lui lo è altrettanto, ma con una partner diversa, molto più esplicita e vivace di lui: Vivien Haigh-Wood. Una che Virginia Woolf chiamò “matta come una lepre”, mentre lei, la signora Eliot, replicò: “Woolf è la snob più scandalosa che abbia mai incontrato”.
T.S. Eliot e la seconda moglie Valerie Fletcher 3
In ogni caso, a causa dei precetti della sua fede, Eliot non divorziò mai da Haigh-Wood - nel 1938 ricoverata in un istituto per malattie mentali - fino alla sua morte nel 1947. Ciò nonostante ammettesse il suo matrimonio come “una farsa immonda”. Nel frattempo però, il grande poeta, bollato come “l’incarnazione dell’umanità congelata” dal contemporaneo Siegfried Sassoon, fantasticava con i sensi e scriveva a Emily Hale: “Quando vado a letto, immagino che tu mi baci. E quando ti spogli, sogno di baciarti il tuo caro piede, mentre provo a approcciare la tua anima bellissima”. E poi: “Hai tutto il mio amore e devozione”, “sono geloso di qualsiasi uomo che pensi di averti a cuore come me”. In tutto, oltre 1100 lettere da Eliot a Hale, scritte e inviate in America tra il 1930 e il 1957.
Poi, nel libro; c’è un altro lato segreto di Eliot, che non ebbe mai figli. Più erotico e meno sentimentale. Questo sboccia nel 1956 quando incontra e sposa non Hale - anzi in pubblico smentirà per lei ogni infatuazione - bensì una delle sue assistenti alla Faber & Faber e sua fan: Valerie Fletcher, 30 anni, di 38 più giovane di Mr Eliot, dopo la proposta di matrimonio di quest’ultimo per mezzo di una missiva scritta.
Una relazione che scioccò molti contemporanei e amici della coppia ma che fece fiorire una nuova giovinezza in Eliot: “Questa donna mi ha letteralmente trasformato”, ammette la leggenda del Modernismo in uno dei suoi scritti contenuti nel libro di Crawford, “non abbiamo bisogno neanche di parlare: ci capiamo al volo”. Anche la nuova vita passionale e carnale con Hale esalta il poeta premio Nobel, tanto che si spinge a commentare persino la sua vita sessuale: “I nostri capezzoli che si sfregano”, “tra i fremiti del nostro fuoco dentro”. Roba che persino un tabloid spesso esplicito come il Daily Mail definisce “quasi imbarazzanti da leggere”.