“L’AMORE? NE SENTO UN'ASSENZA SPAVENTOSA” – RAGAZZE, FATEVE SOTTO CON CESARE CREMONINI CHE ALTRIMENTI CADE IN DEPRESSIONE: “IL VUOTO DI QUESTO ISTANTE DI VITA È INGOMBRANTE" – E POI LA BOLOGNA “PROGRESSISTA”, LA RISCOPERTA DI KURT COBAIN ("MA È MEGLIO MORIRE LENTAMENTE CHE BRUCIARE IN FRETTA”) IL FILM E IL DUETTO VIRTUALE CON DALLA SU "STELLA DI MARE": “SEGNÒ LA FINE DELLA CANZONE POLITICA. PARLAVA D’AMORE IN MODO NUOVO” – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

 

Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”

 

CESARE CREMONINI SAN SIRO CESARE CREMONINI SAN SIRO

Cesare Cremonini è andato a cercare la voce di Lucio Dalla in una foresta in Germania. «È in un magazzino lassù che sono conservati i master con le registrazioni originali dell'epoca cui ho avuto accesso grazie a Sony e Fondazione Dalla. Dentro quei nastri ci sono segreti, respiri, umori, energie.

 

La voce di Lucio ha una potenza e un timbro profondo: ho preso una lezione di canto. Rispetto alla versione fatta dal vivo la sfida è stata dare a quelle sonorità, che oggi sembrano datate, una produzione attualizzata per le nuove generazioni». Il risultato è un duetto su Stella di mare: esce giovedì come anteprima del doppio live sul tour negli stadi che sarà pubblicato il 28 ottobre.

 

Perché «Stella di mare»?

«È su Lucio Dalla , l'album più venduto in Italia nel 1979 con cui Lucio fece esplodere una forma canzone non più imbrigliata dalla politica. Aveva già liberato la canzone con Com' è profondo il mare , ma lì c'era ancora il rapporto con la società, "siamo noi siamo in tanti...". Qui invece racconta l'amore, i rapporti quotidiani, l'intimità della camera da letto. Lui disse che voleva passare dalla canzone di protesta a quella di proposta. Andava contro l'atteggiamento, ancora oggi vivo in molti che non sono altro che canzonettari, del voler dimostrare una credibilità artistica attraverso l'attenzione alla politica».

CESARE CREMONINI SAN SIRO CESARE CREMONINI SAN SIRO

 

Lei non farà mai una canzone politica, quindi?

«Nessuno vuole essere Robin è impegnata, ma più che politica la definirei civile.

Quel "siamo tutti più soli" nasce da un disagio profondo e da un dolore privato che si collegano poi a una collettività intera. Anche La ragazza del futuro è civile, guarda alla collettività. Nel 2005-10 sono stato un autore che ha iniziato un racconto sull'intimità, poi sviluppato da altri, senza più gli stereotipi del grande amore baglioniano. Quel mio capitolo si va esaurendo per questioni anagrafiche, per la mia maturazione come uomo».

 

E lei come lo vive l'amore?

«Le mie canzoni dicono che l'amore l'ho vissuto tanto, ma adesso ne sento un'assenza spaventosa. Il vuoto di questo istante di vita è ingombrante. Ho fatto una scelta di onestà con me stesso e non mi basta più accontentarmi. Però il legame con il pubblico compensa questa mancanza. Lo disse anche Alberto Sordi in un'intervista in cui gli chiedevano del suo essere uno scapolone».

CESARE CREMONINI SAN SIRO CESARE CREMONINI SAN SIRO

 

Invece Dalla, su cui sta anche scrivendo un film, non ha mai esplicitato le sue scelte sessuali. Secondo lei soffriva nel parlare di una lei nei testi?

«L'ambiguità di Dalla non era nella sua sessualità o nella sua vita, ma nelle composizioni. Non era in simbiosi con le sue canzoni. Io sono autobiografico, raccolgo pezzi di vita e li trasformo in brani».

 

Ci riesce ancora dopo quasi 25 anni di carriera?

«Il mio terrore è sempre stato quello di svegliarmi un giorno e dirmi "ormai sei grande, la musica è stata un'esperienza giovanile". I 20 anni non ci sono più, a 40 sei ancora giovane ma ti chiedi se la passione rimane.

 

Questi tempi aggressivi non aiutano: non memorizzano nulla e danno una sensazione di vuoto a quello che fai come artista. L'attenzione è ridotta e c'è una bulimia di contenuti a scapito di una qualità che va verso il basso».

 

Come ci si oppone a questa corsa al ribasso?

CESARE CREMONINI SAN SIRO CESARE CREMONINI SAN SIRO

«Con la copertina di questo disco ad esempio. L'approccio attuale privilegia un processo creativo che punta a colpire il pubblico. Lo trovo insoddisfacente e dopo aver rifiutato 120 proposte ho chiamato un artista. Gianluigi Toccafondo ha dato una lettura che va oltre il tempo e nutre una parte del cervello diversa».

 

Ha iniziato a 18 anni con i Lùnapop: il successo le ha portato via qualcosa?

«Vedo tanti colleghi che si raccontano con un documentario. Io avrei qualche difficoltà. Se guardo i filmati e le registrazioni del mio archivio vedo molta vita fino ai 22 anni.

cesare cremonini cesare cremonini

Poi mi chiudo in uno studio di registrazione per 12 anni per costruire una carriera in prospettiva. Sento tanta plastica intorno e sto riscoprendo Kurt Cobain e i Nirvana.

 

Ma se lui nel biglietto di addio scrisse "è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente", io dico che è meglio morire lentamente. Se mi chiedi quanti anni ho non ho risposta e questo mi ha aiutato a misurarmi con Lucio».

 

La lettura è lentezza. Che libro ha sul comodino?

«Sto rileggendo Musicofilia di Oliver Sacks. Il rapporto fra cervello e musica mi intriga da quando sono ragazzino. Io credo, e i suoi studi lo confermano, che l'interesse per la musica sia innanzitutto biofilia, interesse per la vita».

 

Bolognese, ma lontano dal cerchio magico di Dalla...

«Sono la prima voce della mia città nata quando quell'epoca era finita. Sono riuscito a liberarmi da quella sala parto. C'è stata una conoscenza graduale e cauta fino a che con l'età e l'accumulo di canzoni avevo una strada definita e ci siamo incontrati da colleghi. Ho interiorizzato Lucio Dalla nel corso degli anni.

 

In genere non amo come vengono le canzoni di altri artisti cantate da me e viceversa. Sono un artista "di voce", ma nei geni evidentemente c'era questa possibilità, nutrita con la dieta territoriale del cantautorato bolognese... Quando mi chiedono il segreto della carriera, rispondo che è il mio modo di vivere, il cui unico segreto è Bologna».

cesare cremonini a sanremo cesare cremonini a sanremo

 

La sua città oggi?

«Generosa, aperta mentalmente, progressista, inclusiva, empatica, non spaventata, allegra, proiettata nel futuro. Aggettivi ereditati dalla storia di questa città».

 

Sembra in controtendenza rispetto al Paese...

«Bologna può rappresentare un punto di riferimento. Sono andato a votare e non lo facevo da tempo perché non trovavo un'immagine di questo Paese rappresentata da una forza politica. L'età mi ha dato esperienza e coscienza. Il voto è un modo per confermare una visione critica della realtà».

 

amadeus cesare cremonini. amadeus cesare cremonini.

Lei tifa Bologna: l'esonero di Mihajlovic?

«Sinisa ha sempre detto che non voleva essere giudicato per come stava ma per quello che faceva. La società ha diritto di fare scelte che ritiene giuste e comunque conoscendo la dirigenza credo abbiano valutato tutto. Rispetto per lui e per la società».

 

 

Dal 29 ottobre torna nei palazzetti. Ha già venduto 110 mila biglietti, ma non le sembra un ridimensionamento dopo gli stadi?

«Questa domanda tocca la mia sensibilità di musicista. Il mio rapporto con la musica va oltre la comunicazione di un progetto discografico. Dopo due anni di stop causa pandemia rimanere fermo un altro anno per difendere un posizionamento negli stadi sarebbe una sciocchezza. Voglio suonare».

cremonini malika ayane 9 cremonini malika ayane 9 malika ayane cremonini malika ayane cremonini CESARE CREMONINI E LA COLF MOLDAVA CESARE CREMONINI E LA COLF MOLDAVA Cesare Cremonini Martina Maggiore Cesare Cremonini Martina Maggiore cesare cremonini cesare cremonini cremonini milano per gaber cremonini milano per gaber cesare cremonini marinella venegoni cesare cremonini marinella venegoni CREMONINI BAGGIO CREMONINI BAGGIO CESARE CREMONINI E VALENTINO ROSSI MASCHERATI CESARE CREMONINI E VALENTINO ROSSI MASCHERATI cremonini cremonini CESARE CREMONINI CESARE CREMONINI cremonini canta al matrimonio di uccio cremonini canta al matrimonio di uccio cesare cremonini e alessandro cattelan 7 cesare cremonini e alessandro cattelan 7 CESARE CREMONINI CESARE CREMONINI malika ayane cremonini malika ayane cremonini

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....