Da Non è un paese per giovani – Rai Radio Due
Beppe Sala, sindaco di Milano, è stato ospite di Non è un paese per giovani su Rai Radio Due, condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate
D Il tema degli assembramenti ha fatto saltare sulla sedia molti suoi colleghi delle istituzioni locali, che addirittura chiederebbero un passo indietro, delle restrizioni. Lei è d’accordo col provare a restringere il perimetro delle riaperture?
R Io sono stato il primo a richiamare un po’ all’attenzione, perché quello della riapertura è un buon investimento per tutti e ci serve. Da qui a dire che per quello che abbiamo visto bisogna immaginare di chiudere, direi di no.
beppe sala giustiziere dei navigli
D Il nuovo stadio di Inter e Milan potrà essere il manifesto della Milano che uscirà fuori dal Coronavirus?
R A me l’idea che attualmente è stata presentata non dispiace. Ero più freddo all’inizio, ma adesso non mi dispiace perché lascia molto verde, perché San Siro in qualche modo rimane e perché apre a molti sport e tra l’altro anche con un progetto di sport gratuiti, che va bene per la città. Non siamo arrivati ancora a una sintesi, perché il tema di discussone sono i diritti volumetrici associati: è chiaro che le squadre non fanno lo stadio solo per lo stadio in sé, perché non rientrerebbero dell’investimento, vogliono fare altro e lì c’è una discussione aperta.
D Sindaco, sappiamo che è prematuro visto che manca ancora qualche mese, ma dipendesse da lei avrebbe in testa un profilo, un identikit, una categoria a cui dedicare e assegnare l’Ambrogino d’Oro?
R Direi il personale medico e sanitario, che oggettivamente ha combattuto una battaglia con armi che erano quelle che erano. Viene un po’ da pensare alla guerra, agli italiani in Russa. Obiettivamente all’inizio non avevano protezioni. Usare la definizione eroi magari è eccessivo, ma direi a loro, senz’altro.
D Sotto la sua giurisdizione ci sono due delle più importanti squadre di Serie A, Inter e Milan, lei dal punto di vista personale, non da sindaco, è favorevole alla riapertura del campionato di calcio di Serie A per farlo arrivare alla fine?
R Io che sono interista come Tommaso Labate! Sono favorevole. Adesso vediamo come si evolverà il contagio e quanto riusciremo a tenere sotto controllo. Ma sì, sono favorevole a una ripresa.
Da Non è un paese per giovani – Rai Radio Due
Beppe Sala, sindaco di Milano, è stato ospite di Non è un paese per giovani su Rai Radio Due, condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate
D Il tema degli assembramenti ha fatto saltare sulla sedia molti suoi colleghi delle istituzioni locali, che addirittura chiederebbero un passo indietro, delle restrizioni. Lei è d’accordo col provare a restringere il perimetro delle riaperture?
R Io sono stato il primo a richiamare un po’ all’attenzione, perché quello della riapertura è un buon investimento per tutti e ci serve. Da qui a dire che per quello che abbiamo visto bisogna immaginare di chiudere, direi di no.
D Il nuovo stadio di Inter e Milan potrà essere il manifesto della Milano che uscirà fuori dal Coronavirus?
R A me l’idea che attualmente è stata presentata non dispiace. Ero più freddo all’inizio, ma adesso non mi dispiace perché lascia molto verde, perché San Siro in qualche modo rimane e perché apre a molti sport e tra l’altro anche con un progetto di sport gratuiti, che va bene per la città. Non siamo arrivati ancora a una sintesi, perché il tema di discussone sono i diritti volumetrici associati: è chiaro che le squadre non fanno lo stadio solo per lo stadio in sé, perché non rientrerebbero dell’investimento, vogliono fare altro e lì c’è una discussione aperta.
BEPPE SALA E GIUSEPPE CONTE CON LA PALA
D Sindaco, sappiamo che è prematuro visto che manca ancora qualche mese, ma dipendesse da lei avrebbe in testa un profilo, un identikit, una categoria a cui dedicare e assegnare l’Ambrogino d’Oro?
R Direi il personale medico e sanitario, che oggettivamente ha combattuto una battaglia con armi che erano quelle che erano. Viene un po’ da pensare alla guerra, agli italiani in Russa. Obiettivamente all’inizio non avevano protezioni. Usare la definizione eroi magari è eccessivo, ma direi a loro, senz’altro.
D Sotto la sua giurisdizione ci sono due delle più importanti squadre di Serie A, Inter e Milan, lei dal punto di vista personale, non da sindaco, è favorevole alla riapertura del campionato di calcio di Serie A per farlo arrivare alla fine?
R Io che sono interista come Tommaso Labate! Sono favorevole. Adesso vediamo come si evolverà il contagio e quanto riusciremo a tenere sotto controllo. Ma sì, sono favorevole a una ripresa.
BEPPE SALA INCAZZATO PER I RAGAZZI CHE BEVONO BIRRETTE SUI NAVIGLI
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