IL BACIO TRA DILETTA LEOTTA E RYAN FRIEDKIN SU OGGI
1 - DOPO LO SCOOP DI DAGOSPIA SULLA SUA LIAISON CON RYAN FRIEDKIN, FIGLIO DEL PROPRIETARIO DELLA ROMA, LA REGGIMICROFONO DI DAZN HA FRIGNATO SUI SOCIAL CONTRO "IL GIORNALISMO SPAZZATURA", "LE FALSITA' ACCHIAPPA CLICK", "GIORNALISTI MALE INFORMATI". E ORA ARRIVANO LE FOTO DI "OGGI" CHE IMMORTALANO IL SUO BACIO A FRIEDKIN - CARA "DIVETTA", COME LA SMENTISCI 'STA LIMONATA?
2 - DAGO-FLASH! SAPETE PERCHE' DILETTA LEOTTA HA SCARICATO IN FRETTA E FURIA IL TURCOMANNO CAN YAMAN? PERCHE' SI E' DEDICATA AL RIPASSO DEGLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A IN COMPAGNIA DI RYAN FRIEDKIN, FIGLIO DEL PROPRIETARIO DELLA ROMA
3 - UNA CARABINA PER DILETTA
Michele Serra per “la Repubblica”
"Spiegatemi perché una donna non può avere amici, ma sempre e solo amanti", chiede Diletta Leotta, volto e voce di Dazn, esasperata dal pedinamento dei paparazzi (anche con i droni) e dalle dicerie di quella che un tempo si chiamava "stampa rosa", e oggi ha esteso i suoi confini anche in territori un tempo immuni dal gossip sessuale (quasi tutta la stampa, con rare e nobili eccezioni, è diventata "rosa").
È una domanda ben posta. L'idea che una donna giovane e di bell'aspetto, qualunque lavoro faccia, sia comunque e sempre riducibile a oggetto sessuale, è molto diffusa: e di questa idea è custode, tetragona ai tempi e ai mutamenti di costume, una parte non piccola dei media, che quando fiuta l'eros è come i cani da aeroporto quando si imbattono in uno spinello.
Sorprende che in un'epoca così disposta a gridare al sessismo se in ascensore un maschio dice a una femmina "buongiorno, sono contento di vederla", non si levi mezza voce contro un uso del corpo femminile così strumentale, così becero e così violento.
Qualunque sia la vita privata di Leotta, come di chiunque altro, è suo pieno diritto pretendere rispetto, e qualche Comitato di Indignate e di Indignati a tempo pieno dovrebbe infine occuparsi dell'uso violento e illegittimo che si fa, qui e ora, della vita intima delle persone viventi, piuttosto che rimestare nei bauli per cercare tracce di misoginia e di sessismo nei libri e nei film concepiti ai tempi dei nostri nonni.
DILETTA LEOTTA E CAN YAMAN FOTO INSTAGRAM
Quanto ai droni, suggerisco a Leotta di munirsi di una carabina o di una fionda, perché il danno economico è il solo tasto sul quale battere, se si vuole vedere il proprio nemico ululare per il colpo ricevuto. Un drone costa.
DAGO RISPOSTA
Be', caro Serra, allora si potrebbe cominciare così: la vita si sconta spiando. I fatti degli altri, naturalmente. I fatti propri annoiano sempre a morte. Dopodiché, massimo cinismo e minimo riserbo. "Dimmi tutto, sarò una tromba!". Perché la vita imita i pettegolezzi, e non ci riesce nemmeno troppo bene.
In sostanza, sono il normale rumore di fondo della civiltà, un modo importante di raccontare le piccole storie, senza cui non ci sarebbe forse oggi la Storia. Rivoluzioni sono cominciate per un'indiscrezione detta fuori posto, battaglie sono state perdute perché qualcuno aveva litigato con la moglie.
diletta leotta fa ginnastica in terrazzo con king toretto 2
Né va dimenticato che "gran parte della letteratura, da Omero in poi, ha le sue radici nei fertili terreni del pettegolezzo. Litigano gli dei? Moltissimo! E come si tradiscono, si camuffano, quante ne fanno. E Svetonio non si basa forse sulla malalingua?" (Camilla Cederna). Bisogna dunque riconoscere che l'arte della diceria non è un genere letterario, ma la letteratura un settore molto fortunato del gossip. Da mille portinaie nasce un Proust, non viceversa.
Attenzione, però. Il pettegolezzo, oggi, non è più la scoperta del raro-flash e del proibito-trash, il sedere variabile di Diletta Leotta e i fidanzati da circo di Belen. Perché Internet ha trasformato il gossip in una risorsa strategica, uno strumento di potere, un canale d'informazione, che la grande stampa liquida al sottorango di maldicenza.
"Cose da serve", sentenzierebbe un umanista ferito nel cuore. "La finestra sul porcile", titolerebbe un moralista indispettito. Ma già Fruttero e Lucentini, la sublime coppia della letteratura italiana, osservavano: “Tagliare i panni addosso agli altri è forse l’ultima trincea del libero pensiero…”.
Ecco: il gossip è una bugia che dice la verità. Infatti, lo spettegolamento non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezzo. Come disegnare i baffi alla Gioconda. Per lentamente diventare un aforisma di Lec: "I pettegolezzi quando invecchiano diventano miti".
LEOTTA, CHIAGNE E FOTTE
Post su Instagram
"Mi illudevo, infatti, che prima o poi la buona informazione avrebbe avuto la meglio sul giornalismo-spazzatura. Perciò ho subito la quotidiana goccia di gossip-veleno; i fotografi sotto casa e in scooter dietro ogni mio spostamento; i droni fuori le finestre.
Ma ora mi sono un po' stancata" comincia così un lungo post social di Diletta Leotta che sottolinea una differenza di trattamento tra donne e uomini.
"Leggendo le falsità acchiappa-click sui giornali che mi vengono riservate quotidianamente, chiunque può pensare che io sia una mangiauomini, una donna incapace di amare. Ed è inaccettabile. Non mi si venga a raccontare, infatti, che è il prezzo da pagare al successo. O che me la sono cercata e me la cerco per via del trucco, delle forme, degli abiti indossati, delle foto postate.
copertina oggi - 28 aprile 2021
Tutte scelte che rientrano nella sfera della libertà individuale, no? E la libertà individuale, nel rispetto e considerazione dell'altro, va rispettata, no? Io non offendo e non giudico nessuno", scrive la conduttrice televisiva che ovviamente non fa nomi.
"Spiegatemi perché, poi, una donna non può avere amici, ma sempre e solo amanti. Perchè se incontro due volte un ragazzo simpatico per un aperitivo si parla subito di nuovo amore? Perchè se faccio uno spot con un calciatore si insinua per mesi che siamo una coppia segreta? Perchè se frequento un attore, bellissimo, e siamo felici, deve essere per forza una storia inventata? E perchè se, nel rispetto del lockdown, rinuncio a un meraviglioso viaggio all'estero si parla di crisi fra noi? Io ho sopportato tutto, fin qui, imparando a riderci sopra, talvolta.
DILETTA LEOTTA SOFFIA SULLE CANDELINE
Ma rifletto sul fatto che nessuna celebrità, talent, personaggio pubblico, chiamatelo come volete, di sesso maschile è oggetto di morbosa attenzione giornalistica nella sfera privata come lo è una donna del cinema e della TV. Posso dire che mi sono stufata? Anche per rispetto ai lettori ingannati da giornalisti male informati.
E per amore delle persone che mi sono accanto e che spesso vengono ferite per via delle falsità sul mio conto. E anche per amore di mia nonna, che a ottant'anni crede, sbagliando, a tutto quello che scrivono i giornali", conclude lo sfogo su Instagram. (ANSA).
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