Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
A 17 anni dall' editto bulgaro che lo mise al bando dalla Rai, insieme con Enzo Biagi e Michele Santoro, il comico Daniele Luttazzi ieri pomeriggio ha rimesso per la prima volta piede in viale Mazzini. Alle viste c' è il suo rientro nella televisione pubblica con un programma satirico di 50 minuti, in otto puntate, che dovrebbero andare in onda in autunno.
Il suo mentore, il direttore di Rai2, Carlo Freccero, ha voluto incontrare Luttazzi per un primo scambio di idee, durato ben un' ora e venti, alla presenza di Roberto Minutillo, l'avvocato dell' artista. «Luttazzi ha già scritto il programma - ha dichiarato Freccero al termine dell' incontro -. Ora dobbiamo discutere le condizioni del contratto e i costi della trasmissione». Che è probabilmente quello che i tre hanno iniziato a fare ieri.
Il direttore di Rai2 aveva parlato della sua volontà di riportare Luttazzi a Raidue già da gennaio, al momento del suo insediamento alla guida della rete, in commissione di Vigilanza. In quella occasione aveva subito messo le cose in chiaro, spiegando di volere il controllo editoriale sull' eventuale programma. Una precisazione che suona ora come una sorta di presa sotto tutela del comico, noto per la sua verve satirica pungente che non ha mai risparmiato il mondo politico.
Fu proprio parlando di politica nel suo programma Satyricon, in piena campagna elettorale per le politiche del 2001, con un' intervista a Marco Travaglio sul libro L' odore dei soldi, che Luttazzi, insieme con il giornalista, fu accusato di diffamazione dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L'allora premier chiese 10 milioni di euro di risarcimento ma nel 2015 i due vennero assolti in Cassazione. Intanto però il talk show Satyricon fu cancellato dai palinsesti subito dopo la vittoria alle politiche del Cavaliere.
Da allora l'unica apparizione di Luttazzi in Rai è stata un'intervista rilasciata a Enzo Biagi nel 2007, per Rai3. In quello stesso anno il comico riapparve su La7 con Decameron, programma che però fu sospeso per altre polemiche relative al giornalista Giuliano Ferrara. In questi anni Luttazzi si è occupato del suo blog, di libri e di teatro, collaborando anche come autore televisivo.
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