Carlo Verdone cammina dopo l'operazione alle anche
1. IL VIDEO SU FACEBOOK DOPO L'OPERAZIONE ALLE ANCHE
Laura Zangarini per il ''Corriere della Sera''
Sette anni di dolori atroci a causa della coxartrosi bilaterale, o artrosi dell'anca, malattia dovuta all'usura della cartilagine articolare. Oggi, però, Carlo Verdone, 69 anni, è tornato finalmente a camminare senza più stampelle e, soprattutto, senza soffrire. Un piccolo miracolo, come lo ha definito lo stesso attore e regista nel post pubblicato l'altro ieri sulla sua pagina Facebook ufficiale. A piedi nudi, in T-shirt blu a mezza manica e pantaloncino nero da basket, Verdone ha raccontato in un video la patologia dalla quale è guarito con un doppio intervento chirurgico.
carlo verdone dopo l operazione alle anche
Muovendosi un po' rigido e a piccoli passi, cautamente incerti, sul parquet del salone della sua casa romana, il comico si è rivolto ai fan. «Cari amici - ha esordito -, vi sembrerà un video banale, io che cammino... Invece è importante, perché da sette anni soffrivo di coxartrosi bilaterale: quindi anche completamente partite, senza cartilagine. Non potendone più nell'ultimo mese dal dolore, mi sono operato, in un colpo solo, a tutte e due le anche. Quando? Giovedì scorso... avrei dovuto buttare la prima stampella dopo 20 giorni, la seconda dopo altri 20 venti».
Invece, ha proseguito l'attore e regista rivolto alla telecamera, «oggi non so cosa è successo, ma sono molto felice, mi sembra una cosa miracolosa. Bravi i chirurghi, coraggioso io, ho perso anche tanto sangue. Però eccomi qui, mi sembra un sogno. E non ho dolore... ho preso antidolorifici per sette anni. Tutte le volte che mi vedevate nei film, impazzivo dal male, un dolore che era impossibile stare in piedi. Non sono un buon esempio - ha aggiunto riferendosi al fatto di non usare più le stampelle -, sono stato rimproverato da molti medici».
Ma, ha concluso, «Volevo solo dirvi che oggi sono felice». Curioso come proprio una na équipe medica sia al centro del nuovo film del regista, Si vive una volta sola , stoppato in febbraio dal Covid e nei cinema forse dalla metà di gennaio 2021. Protagonisti sono quattro professionisti (interpretati, oltre che da Verdone, da Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora) tanto abili in sala operatoria - sono stati scelti dal Papa per una delicata operazione chirurgica - quanto fragili e maldestri nella vita privata. Quando uno di loro si ammala, decidono di partire tutti insieme per un viaggio on the road tra le spiagge del Sud.
3. VERDONE "AVEVO IL TERRORE DEL BISTURI ORA CI FAREI UN FILM"
carlo verdone dopo l operazione alle anche
Dall'articolo di Franco Montini per ''la Repubblica''
«Più che il terrore poté il dolore», dice Carlo Verdone con una smorfia che sembra un sorriso. Così, nonostante la naturale resistenza ad affrontare un'operazione, l'attore romano si è sottoposto nei giorni scorsi ad un doppio intervento alle anche. Il recupero è stato lampo. (…)
Lo ha fatto pensando alla vecchiaia?
«Non solo, anche al presente, perché cominciavo ad avere seri problemi perfino a camminare dentro casa. Ho temuto di non avere più un futuro nella vita e nel lavoro. Nel mio ultimo film, Si vive una volta sola , che deve ancora uscire in sala, mi è scappata una battuta autobiografica. A un certo punto il mio personaggio si rivolge ai colleghi dicendo: "C'ho un'anca che m' è partita". Nel mio caso, erano partite tutte e due».
Assecondando il suo noto interesse per la medicina, prima dell'operazione si è informato sulle modalità dell'intervento?
«Non potevo non farlo, anche se in certi casi è meglio non sapere nulla. Si tratta di un'operazione per certi aspetti cruenta, anche se il paziente è sedato e non si accorge di nulla. Il fatto è che interventi di questo tipo sono paragonabili al lavoro dei carrozzieri sulle automobili. Gli strumenti che usano gli ortopedici sono sega e martello: per questo i colleghi di altre specializzazioni, ovviamente scherzando, si divertono a definirli macellai ».
carlo verdone legge La peste nuova di Fulvio Abbate
Però maghi, perché nel video, che lei ha pubblicato su Facebook, si definisce "miracolato".
«Con il video volevo condividere una grande gioia. Ero seduto sul divano di casa e mi era venuta voglia di suonare la chitarra: così, dimenticando le stampelle che avevo accanto, mi sono alzato, ho attraversato il salotto e, solo allora, mi sono accorto che stavo camminando e non provavo alcun dolore. Dopo anni di sofferenza, mi è sembrato davvero un miracolo e, a quel punto, ho pensato di postare l'esperienza in un video».
Definendosi, tuttavia, "un esempio da non seguire". Perché?
«Perché è importantissimo rispettare i tempi del recupero post operatorio. Ed io stesso, per il momento, continuo ad usare regolarmente le stampelle e sottopormi agli esercizi di fisioterapia. Se non lo facessi, sarei un cretino».
(…)
Che consiglio darebbe a un amico sofferente per la stessa malattia?
«Scegli l'intervento, perché se è vero che di artrosi all'anca non si muore, è altrettanto vero che, senza l'operazione, la vita può diventare orrenda. Adesso mi dico: ma non potevo farla prima? Perché ho aspettato, infliggendomi anni di questo calvario?», conclude Verdone "il miracolato".
giovanni caudo e carlo verdone foto di bacco carlo verdone troppo forte carlo verdone foto di bacco (5)