LA MADONNA PELLEGRINA HA IL VOLTO DI VESPA - BRU-NEO HA PORTATO A CASA 31 OSPITATE IN TV IN QUARANTA GIORNI PER PROMUOVERE IL SUO ULTIMO LIBRO - DA "STASERA ITALIA" A "DIMARTEDI", DA "QUARTA REPUBBLICA" A "CARTABIANCA", VESPA E' UN PREZZEMOLINO CHE RIESCE A INCUNEARSI ANCHE A "BALLANDO CON LE STELLE" - TRA LITI COI NO-VAX E INTERVISTE CON LA CAGNETTA, E' SEMPRE PRESENTE…

-

Condividi questo articolo


Massimo Falcioni per https://www.tvblog.it

 

BRUNO VESPA BRUNO VESPA

Ti accorgi che sta per arrivare il Natale quando in tv Bruno Vespa comincia ad apparire in ogni trasmissione, ad ogni ora del giorno e della notte. Come da tradizione, il giornalista abruzzese è in tour per la promozione del suo libro, “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e perché Draghi la sta risanando)”. L’ultimo atto – forse – di una trilogia inaugurata due anni fa, quando ancora il covid non aveva stravolto la nostra quotidianità.

 

Si cominciò nel 2019 con “Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)”. Argomento azzeccatissimo in una fase storica in cui la destra sovranista era in ascesa, le ‘sardine’ scendevano in piazza per ribellarsi alla possibilità che la Lega conquistasse l’Emilia Romagna e il pericolo fascismo veniva puntualmente evocato.

 

BRUNO VESPA OSPITE DI ZONA BIANCA BRUNO VESPA OSPITE DI ZONA BIANCA

Poi è arrivato il virus e pure Vespa si è dovuto adeguare. “Perché l’Italia amò Mussolini” si munì pertanto di sottotitolo evocativo (“e come è sopravvissuta alla dittatura del covid”), che permise all’autore di far entrare in scena il “signor covid”, una sorta di dittatore dei giorni nostri.

 

Oggi, che il covid tiene ancora banco, il contenuto tra parentesi risulta ugualmente decisivo, con Vespa che sfrutta i capitoli dedicati a Mario Draghi per restare agganciato al presente ed avere maggiore opportunità di manovra nei talk. Il conteggio delle ospitate parte il 9 novembre con la partecipazione a Di Martedì, per proseguire il 12 a Stasera Italia, il 15 a Quarta Repubblica e il 16 a Cartabianca.

 

Mercoledì 17 novembre trasferta a L’Aria che tira, il 18 a Oggi è un altro giorno. La notte del 20 è il turno di Sottovoce, alla corte di Gigi Mazullo. Nello stesso giorno Vespa è anche a Tv Talk, mentre il 24 novembre è la volta di Accordi e Disaccordi, sul Nove.

 

BRUNO VESPA OSPITE DI DIMARTEDI BRUNO VESPA OSPITE DI DIMARTEDI

Il 25 timbra il cartellino sia a Storie Italiane che a Quelli che… (dentro al servizio di Enrico Lucci), il 28 invece è tripletta: Da noi a ruota libera, In Onda e Controcorrente. Lunedì 29 Antonella Clerici lo accoglie a E’ sempre mezzogiorno, il 30 Tiziana Panella gli apre le porte di Tagadà. Vespa riprende il fiato per quarantotto ore e il 2 dicembre è nuovamente in pista a Dritto e rovescio. Il 5, accompagnato dalla cagnetta Zoe, si concede a Dalla parte degli animali.

 

Il giorno dell’Immacolata prima gioca ai Soliti ignoti, in seguito sbarca a Non è l’Arena, regalando agli spettatori una manciata di minuti di ubiquità. Il 9 dicembre sveglia presto per il collegamento con Agorà e appuntamento a Quante Storie. Sabato 11 dicembre il libro sul Duce viene rapidamente illustrato all’interno di Ballando con le stelle, con la regia che – casualmente – non stacca mai su Alessandra Mussolini, opinionista dello show. Il 14 spazio a Omnibus e al bis da Floris, il 15 impegno a I Fatti Vostri, Tg2 Post e Zona Bianca, il 16 capatina a Mattino 5 News, il 17 intervento a Coffee Break e sabato 18 al Caffè di Raiuno.

BRUNO VESPA OSPITE DI MATTINO5 BRUNO VESPA OSPITE DI MATTINO5

 

In quaranta giorni ben trentuno promozioni, con la clamorosa occupazione televisiva che non tiene conto delle diciotto puntate di Porta a Porta andate in onda nel lasso di tempo osservato, della conduzione della Prima alla Scala con Milly Carlucci e delle interviste rilasciate nei tg e nelle varie radio che spesso godono di un canale dedicato sul digitale terrestre. Vespa si conferma una macchina da guerra. Offre spunti, pone riflessioni, genera dibattito e va allo scontro con i no-vax, regalandosi un lato inedito improponibile per ovvi motivi a Porta a Porta. Resta tuttavia la percezione di un inevitabile déjà vu.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MAMMA! MORMORA LEONARDINO… - L’AFFETTUOSO INCONTRO TRA LA VEDOVA DEL VECCHIO, NICOLETTA ZAMPILLO, CON IL VIVACISSIMO FIGLIO LEONARDO MARIA, IN DECOLLO PER LA “FEBBRE DEL SABATO SERA” MILANESE: "CHIODO" AL POSTO DEL DOPPIOPETTO MANAGERIALE - DAL 27 GIUGNO 2022, SONO TRASCORSI OLTRE DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DI DEL VECCHIO E LA GUERRA SULL’EREDITÀ TRA GLI 8 EREDI SI E’ INGARBUGLIATA DEFINITIVAMENTE QUANDO È ESPLOSO IL CASO DEGLI SPIONI MILANESI DI EQUALIZE SRL, DOVE TRA I CLIENTI PIU’ DOVIZIOSI SBUCA LEONARDINO CHE ‘’VORREBBE MONITORARE IL FRATELLO MAGGIORE CLAUDIO DEL VECCHIO E UN CONSULENTE CHE STA VICINO A UNA DELLE SUE SORELLE, PAOLA DEL VECCHIO…”

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...