Renato Franco per il "Corriere della Sera"
Piero Marrazzo e Patrizia Mancini
Dieci anni che per altri sarebbero una vita intera. Prima popolare conduttore tv (Mi Manda Rai3), poi presidente della Regione Lazio, quindi il ricatto e lo scandalo per il suo rapporto con una transessuale. Le dimissioni, le riflessioni in monastero, il lento ritorno alla normalità. Che per Piero Marrazzo significa stare in tv. Dopo un approccio morbido (due documentari per Rai Cinema), il giornalista torna a metterci la faccia e a fare il conduttore. Lo ha rivelato l'altra sera a Virus su Rai2.
PIERO MARRAZZO E sarà proprio la seconda rete a ospitare il suo secondo debutto (Razza umana, da metà novembre, mercoledì, seconda serata). «Torno a fare il mio lavoro attraverso documentari di costume e politica. La grande scommessa è puntare su formati brevi», spiega il conduttore che, insieme ad alcuni ospiti, commenterà 4 o 5 filmati a serata.
PIERO MARRAZZO A Virus si era presentato così: «Sono Piero Marrazzo, ho 55 anni, tre figlie, due matrimoni alle spalle e una vita in cui ho avuto la fortuna di fare tante cose. Ho avuto una grande debolezza, ho fatto un percorso psicoanalitico, terapeutico, ma non farmacologico; ho avuto frequentazioni che non deve avere un uomo politico, ma solo a livello personale, e che non hanno influito sulla mia attività politica». Rivendica: «Io non ho avuto procedimenti penali» .
PIERO MARRAZZO CAPELLI BIANCHI
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