MISTERI D'ITALIA - LE ASSOCIAZIONI DEL TEATRO RISPONDONO A BARBARESCHI: “DICE DI AVER VINTO? LE REGOLE DEVONO VALERE PER TUTTI" - IL SIMPATICO ATTORE RIVELA: ''FRANCESCHINI HA CERCATO DI DARE UNA MANO" - E IL PAESE MALIGNA: CHISSA' COME E' RIUSCITO A FARSI GLI 8 MILIONI "AD PERSONAM"? AH, SAPERLO...

-

Condividi questo articolo


Anna Bandettini per la Repubblica

 

luca barbareschi luca barbareschi

 

Ammette di voler comprare l' edificio del teatro («un investimento privato, con la mia società immobiliare» dice rispondendo alle accuse di usare i soldi pubblici a fini personali); ripete di "aver vinto", ma nell' intervista rilasciata a ieri a Repubblica, Luca Barbareschi chiama in causa la politica: ministri e deputati con cui avrebbe parlato e preso accordi, come dichiara, prima e dopo quello che ormai tutti definiscono "lo scandalo Teatro Eliseo": gli 8 milioni di euro in due anni, una cifra "fuori mercato" per un teatro privato, incardinata, con due emendamenti, nella manovrina.

 

«I decisori politici sapevano che serviva un qualche intervento compensativo per la mia avventura nella riapertura del teatro», dichiara l' attore. E più oltre: «Il ministro Franceschini ha cercato di dare una mano».

BARBARESCHI BARBARESCHI

 

Eppure, almeno da una parte della "politica", non viene alcuna conferma a queste dichiarazioni di "complicità". Se di Padoan già si sapeva la contrarietà, Franceschini non fa dichiarazioni, ma parla una sua lettera, scritta il 1° giugno a polemiche già scoppiate. Rivolgendosi all' Agis per chiedere il ritiro delle dimissioni della Consulta dello Spettacolo, il ministro della Cultura dice con toni chiari:

 

BARBARESCHI BARBARESCHI

«Desidero ribadire con fermezza che il ministero non ha alcuna responsabilità rispetto all' emendamento approvato della Commissione bilancio della Camera per il quale è stato espresso parere contrario del Governo». E sottolinea: «Il momento cruciale del settore, impegnato a lavorare a un disegno di legge quadro per il riordino della materia», lasciando intendere che non intende derogare alle regole uguali per tutti.

 

luca barbareschi luca barbareschi

Proprio sul rispetto delle regole tornano anche i teatri attraverso le associazioni che li rappresentano, Agis e Federvivo dove sono raccolti i teatri, le fondazioni liriche, la danza, i circuiti. Carlo Fontana, presidente Agis, parla di «necessità di interventi improntati a scelte equilibrate e trasparenti».

 

Più netto Filippo Fonsatti, direttore dello Stabile di Torino, ma qui in qualità di presidente di Federvivo: «Quando si profilava un' assegnazione di 2 milioni di euro al Teatro Eliseo, con l' Agis contenemmo le perplessità. Pur nel mancato rispetto delle pari opportunità pareva un intervento una tantum al secondo palcoscenico della Capitale per evitarne la chiusura. Ma i quadruplicati 8 milioni "ad personam" interferiscono con le regole di assegnazione dei contributi.

 

BARBARESCHI BARBARESCHI

 

Al cospetto di questa incredibile cifra, suona un po' stonato anche l' aumento del 10% (38 milioni di euro) del Fus, il finanziamento complessivo allo Spettacolo. Perché non creare un fondo speciale, a cui tutti i teatri di prosa in difficoltà possano attingere? Infine quando Barbareschi parla di "salvezza dell' Eliseo e sconfitta nostra" rispondiamo che continueremo a batterci per leggi che garantiscano a tutti, non solo ad alcuni "privilegiati", trasparenza e meritocrazia».

BARBARESCHI 7 BARBARESCHI 7 LUCA BARBARESCHI LUCA BARBARESCHI luca barbareschi luca barbareschi

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…